Capitolo 17

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Hermione stava camminando tranquillamente per i corridoi... Okay, forse non proprio tranquillamente ma abbastanza serena. Tutto a un tratto però andò a sbattere contro una delle tante vipere, meschine, facce da rospo, cattive, vendicative femmine presenti in quella scuola :Dolores Jane Umbridge. Eh sì, quell'anno oltre ad avere la seccatura in persona come compagno di banco c'era un'altra novità sgradevole: Dolores Jane Umbridge, "professoressa" di Difesa Contro le Arti Oscure.
"Mi scusi tanto professoressa." disse Hermione cercando di essere educata.
"Non si scusi tanto signorina Granger. Stasera l'aspetto alle 16.55 davanti al mio studio per scontare la punizione."
"Non volevo farlo apposto. Glielo giuro!"
"Non ti basta fare la professorina a lezione? Inoltre vedo che frequentare Potter e Weasley abbiano avuto, anzi stiano avendo, un effetto alquanto negativo sulla sua personalità."
Hermione abbandonata ogni dignità, si girò e prese a correre verso l'aula di Trasfigurazione, più precisamente verso la professoressa McGonagall, la sua preferita. Bussò alla porta e dopo aver sentito un avanti entrò.
" Mi scusi professoressa. Vorrei parlarle di una cosa. Pochi minuti fa, per sbaglio ho sbattuto contro la professoressa Umbridge. Non era mia intenzione... Tuttavia mi ha messo in punizione. Conoscendo ciò che accaduto al mio amico Harry durante la sua punizione, vorrei che andasse a parlare con la Umbridge. "
" Hermione cara, siediti e prendi un biscotto. "
" Come scusi?!?! "
" La Umbridge attualmente è una "professoressa"... Suppongo che presto salirà la potere ma poco dopo cadrà. Quindi sta attenta. " le spiegò la McGonagall e poi uscì.

*********
Alle cinque meno cinque Hermione salutò i suoi amici e s'incamminò verso l'ufficio della Umbridge al terzo piano. Quando bussò alla porta lei disse" Avanti" con voce zuccherata.  Entrò cauta e si guardò attorno.
Aveva già visto quell'ufficio al tempo dei tre precedenti occupanti,visto che spesso la chiamavano come assistente personale. Nei giorni in cui Gilderoy Lockhart era vissuto lì, era tappezzato dei suoi ritratti sorridenti. Quando l'aveva occupato Lupin, era assai probabile incontrarvi qualche ammaliante Creatura Oscura in una gabbia o in un acquario. Nei giorni di Moody l'impostore, era ingombro di vari strumenti e congegni per riconoscere malefici e occultamento. Adesso però era irriconoscibile. Le superfici piane erano state coperte da tovaglie e pizzi. C'erano parecchi vasi pieni di fiori secchi(come lei), ciascuno posato sul suo centrino, e su una delle pareti era appesa una collezione di piatti ornamentali, raffiguranti gattini coloratissimi, ognuno con un fiocco diverso appeso al collo. Erano così orrendi che Hermione li fissò sorpresa finché la professoressa Umbridge non parlò di nuovo.
"Buonasera, signorina Granger".
Hermione trasalì e si guardò intorno. Lì per lì non l'aveva notata perché indossava un completo a fiori sgargianti che si mimetizzava perfettamente con la tovaglia sul tavolo dietro di lei.
"Buonasera, professoressa Umbridge" rispose impacciata.
"Prego, si sieda" disse lei, indicando un tavolino ricoperto di pizzo al quale aveva avvicinato una sedia con lo schienale rigido. Un foglio di pergamena bianco era posato sul tavolo, a quel che pareva in sua attesa.
"Ora ricoprirà un po' di frasi per me, signorina Granger. No, non con la sua penna" aggiunse quando Hermione si chinò ad aprire la borsa. "Userà una delle mie, una piuttosto speciale. Ecco qui".
Le porse una lunga penna d'oca nera e sottile con la punta insolitamente affilata.
"Oh no. No. No. No." disse Hermione. "So cosa ha fatto ad Harry e non succederà con me". Si alzò dalla sedia e iniziò a correre, inseguita dalla tozza e rotonda Umbridge. Per sbaglio inciampò e cadde a terra, afferrando immediatamente la bacchetta.
"Vediamo un po'. Sai sopportare il dolore? Cucio!" disse imperiosa la  Umbridge.
Hermione iniziò a contorcersi per terra ma ad un tratto arrivò Draco Malfoy, che guardando la scena, corse a spingere la Umbridge che non cadde. Ma lo buttò a terra, scagliano a sua volta altri Crucio. Per fortuna, la Umbridge si stava concentrando su Malfoy, ed Hermione riuscì ad afferrare la bacchetta e lanciare uno Schiantesimo contro la Umbridge. Si alzò, afferrò Malfoy e iniziò a correre verso l'ufficio di Silente. Entrarono correndo e si sedettero ansimanti. Poco dopo entrò una vipera spettinata piena di rabbia e vendetta.

Spazio Autrice
Ciao a tutti! Questo capitolo ha richiesto molto tempo ma sono felice di come sia venuto. Spero che la storia vi stia piacendo... Un bacio...

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