Capitolo 18

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"Ragazzi che è successo??" chiese il Professor Silente allarmato, vedendo lo stato dei ragazzi.
"Quella Bastarda ci ha lanciato dei Crucio e se non fosse stato per Hermione noi saremmo morti come i genitori di Neville Longbottom. Mio padre lo verrà a sapere." urlò Draco.
"Professoressa Umbridge, si sieda IMMEDIATAMENTE. Lo sa che la Maledizione Cruciatus è una maledizione Senza Perdono?! Ora lei andrà dritta ad Azkaban." disse Silente e con un tic fece apparire delle manette.
"Lei non può spedirmi ad Azkaban!! È appena arrivata la lettera ufficiale da parte di Cornelius Fudge, la quale dice che io sono stata scelta per controllare questa scuola, sotto comando del Ministro in persona!" esclamò, anzi urlò la Umbridge, mentre le sue mani si unirono dietro la schiena con delle manette di ferro.
" Ragazzi andate da Madame Pomfrey, perché evidentemente siete stati traumatizzati abbastanza, dopodiché raggiungete i vostri amici. "disse Silente alla Grifondoro e al Serpeverde.
Così loro si alzarono verso fiatare e si incamminarono in silenzio verso l'infermeria.
"È assurdo. Davvero assurdo. Finirà in prigione dove resterà per il resto dei suoi luridi giorni! "disse Hermione indignata.
" Hai ragione. Se io fossi stato nei panni di Silente, l'avrei uccisa con le mie mani... "commentò Malfoy. Entrarono in infermeria, dove ci restarono per varie ore e poi si diresse ognuno verso le proprie sale comuni.
" Hey ragazzi" disse Hermione timidamente, avendo paura di sbagliare a dire qualcosa. Gli amici sono tutto, e se in quel momento gli avrebbe persi, poteva consegnarsi direttamente ai Dissennatori.
"Hermione! Come stai?" dissero in coro Ron, Harry e Ginny. Hermione si sedettero e raccontò l'accaduto, dopo il racconto i ragazzi erano scioccati e arrabbiati allo stesso tempo. Però Hermione ne aveva abbastanza di insulti e punizioni per oggi così salutò gli amici e si diresse verso il dormitorio. Quando entrò e chiuse la porta, scoppiò a piangere come se non esistesse un domani. Piangeva perché era stanca di tenersi tutto dentro, perché era stanca di assecondare sempre gli altri, era stanca e turbata.

*********
L'indomani Hermione si svegliò, e dopo aver fatto il solito rituale mattutino, si incamminò per andare alla Sala Grande...quando sentì piangere nel bagno di Mirtilla Malcontenta. Aprì cautamente la porta e camminò senza far rumore... E poi vide che la causa di quel rumore era Draco Malfoy, che piangeva disperato come lei la notte prima.
"Draco... Stai bene?" disse piano Hermione.
"Certo Granger, sto benissimo, non vedi? Sto morendo dalle risate..." disse cupo Draco, sedendosi sul pavimento bagnato.
Hermione si sedette vicino a lui.
"Se non sono troppo indiscreta, posso chiederti che succede?" disse Hermione.
"Mio padre ha detto che mia madre sta seriamente male... Ho paura che... Che... Muoia come mio fratello... Sì lo so... nessuno è a conoscenza della sua storia e questo non mi dispiace. I ricordi mi fanno paura, vengono in mente, la maggior parte delle volte, quando qualcosa è finita. "disse tremando Draco.
"Oh Draco, mi dispiace molto... È quella che non fai vedere a tutti che è la parte più bella di te."
" Ho sempre invidiato quelle persone che riuscivano a parlare delle loro emozioni con franchezza e libertà, a cui non pesa e non risulta difficile esprimere a parole ciò che provano. "
Hermione rimase sorpresa.
Possibile che quel furetto patinato sapesse parlare così bene?
" Ora è meglio se non vai a lezione, ma vai nei sotterranei a riposarti. " disse Hermione. Draco se ne andò,ed riflettè su una cosa.
È la natura umana. Avendo una scelta, le persone fanno quella sbagliata.

Spazio Autrice
Ciao a tutti! Mi scuso enormemente per avervi fatto aspettare. Spero che questo capitolo vi piaccia, se sì schiacciate sulla stellina e commentate. Un bacio💗

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