Prefazione

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Un tempo il mondo di Pandora era una terra piena di fiori, animali, piante, alberi, fiumi, laghi. Tutti gli abitanti vivevano felici e longevi. Il clima era buono, non faceva nè troppo caldo, né troppo freddo, i frutti della terra erano abbondanti e gli animali non venivano uccisi per mangiare, ma erano amici dei Pandoriani e comunicavano con loro, usando la telepatia. 

La gente era pacifica e viveva in armonia con la natura, ma con il tempo, Pandora progressivamente cambiò.

Alcuni Pandoriani decisero di specializzarsi in quello che la loro terra aveva da offrirgli, così nacquero i mastri ferrai, a est, i lavoratori della pietra e della roccia, a ovest, i costruttori di dighe a nord e i maestri della sabbia e del fuoco a sud.

Ciascuno di essi, i più ambiziosi, oppure coloro che più si annoiavano iniziarono a costruire edifici sempre più alti, fatti ciascuno con il materiale che padroneggiavano. I ferrai costruirono strutture simili a delle piramidi, fatte di lastre di ferro incrociate tra di loro come le palafitte, i costruttori di dighe crearono dei corsi d'acqua maestosi che seguivano le forme del loro volto, i maestri della sabbia costruirono dei grattacieli, come dei formichieri giganteschi fatti di sabbia, sale e legno, che padroneggiavano discretamente. Inoltre ciascun popolo iniziò a costruire monili e statue per autocelebrare i loro risultati.

Quello che era inizialmente un popolo socialmente aperto e interconnesso pian piano diventò sempre più misantropo, poiché ciascun popolo tendeva sempre più a starsene in disparte nel proprio territorio. Era rimasto ancora solo una zona di Pandora, verde e brulicante, la parte centrale, quella più antica. Era lì che i maestri ferrai incontravano i maestri del fuoco per lavorare il loro ferro, i maestri della sabbia e del legno quelli dell'acqua per produrre dalla sabbia e dalla paglia il fango con cui costruivano le loro strutture, e così via, reciprocamente ognuno aveva necessità delle funzioni altrui.

Ogni popolo poi iniziò a sviluppare una propria lingua, ed iniziarono a nascere pregiudizi e maldicenze tra le nuove generazioni sui popoli stranieri. Cambiò anche la struttura politica e gerarchica. Nacquero padroni e schiavi, Re e Regine, ricchi e poveri. Nacquero regni, e ciascun regno fu diviso in diverse casate. Nacque infine l'esercito e i guerrieri, i maghi e gli stregoni. I consiglieri. I navigatori.

Quello che appariva del mondo moderno era molto diverso da quello che una volta era Pandora.

Gli abitanti di ciascun regno poi iniziarono ad alimentarsi in maniera diversa, mangiando anche gli animali, a bere pozioni magiche.

Questo con il tempo portò ad una mutazione nella genetica.

Iniziò la seconda era del mondo di Pandora.

***

Pandora nella seconda Era, fu costituita da due aree principali. Un'area era costituita interamente di fango: case, strade, città e finanche gli abitanti. L'altra di neve. Uno situato era situato nel profondo sud, l'altro ai suoi antipodi, al polo opposto, all'estremo nord.

Crystallide, il regno di neve situato a nord, era interamente di ghiaccio. Nevicava tutto l'anno ed il tempo era sempre grigio, con un'aria gelida. Sahade invece, ad estremo sud era sempre soleggiata, con un caldo torrido ed un clima secco.

In questi due mondi, il corpo degli abitanti era costituito della stessa sostanza di cui erano fatti i mondi. A Crystallide gli abitanti erano di pietra e ghiaccio. A Sahade di terra e fango. 

L'unica caratteristica in comune che avevano, era il cuore. Esso era costituito di carne. Rosso e pulsante.

A Sahade, per tutto il periodo che era stato sotto il governo di Dorah, che era giusta e buona, quel lasso di tempo era stato un momento particolarmente prospero, fatto di pace ed equilibri. Tuttavia già da molto tempo le cose erano cambiate. Le forze oscure, guidate dal malvagio re Faranhor, re del regno di fango - dilagavano tra le genti.

Faranhor, il malvagio re del sud aveva rapito la regina del regno delle nevi del nord, la regina Dorah. Con essa, anche gran parte del suo popolo era stato soggiogato. Della regina non si avevano più notizie da molto tempo. Il suo popolo, reso schiavo da Faranhor e costretto a lavorare per dodici ore al giorno nelle miniere di Mercole, era convinto che l'avessero persa per sempre. 

Ma la speranza, si sa, è dura a morire... Un giorno, com'era narrato nella profezia del libro di Archubar, sarebbe arrivato un salvatore che avrebbe salvato la regina e liberato il suo popolo. E quel giorno, non era poi così lontano...


Il mondo dei due regni di fango e di neveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora