CAPITOLO 2.
-Jay, stai tranquillo, controllerò personalmente che il nuovo arredamento non stravolga troppo le tue abitudini.
Ero terribilmente nervoso: avevo deciso di rinnovare un po' l'arredamento della mia casa a Los Angeles, e desideravo essere presente durante gli incontri col nuovo arredatore, ma purtroppo avevo avuto un impegno imprevisto e il giorno del primo colloquio non potevo esserci. Avevo chiesto ad Emma di sostituirmi, ma temevo che avrebbe messo troppo "un tocco femminile".
-Emma, mi raccomando, non voglio roba rosa in giro per casa, chiaro?-, ripetei per la millesima volta.
-'Sta tranquillo! Vedrai che adorerai il nuovo arredamento!-, mi "rassicurò" con quella che doveva essere una voce angelica e innocente.
-Quel tuo tono mi fa venire i brividi, e lo sai...!
BIP. BIP. BIP.
"Mi ha riattaccato! Non ci posso credere! Mi ha letteralmente sbattuto il telefono in faccia!"
Ero sconvolto e la preoccupazione era salita alle stelle.
"Ti prego, fa' che vada tutto bene", pregai dentro di me qualsiasi essere supremo e divino esistente.Per qualche istante rimasi immobile senza aprire bocca, completamente sotto shock... Non potevo credere ai miei occhi!
-Signorina Ciullo, si sente bene?-, mi chiese con un tono lievemente preoccupato.
Sbattei le palpebre per un paio di volte, mi stampai un sorriso cordiale in faccia ed assunsi un aria professionale: di sicuro non era chi pensavo io.
-Certo, mi scusi, é che sono arrivata qualche ora fa dall'Italia e mi sento un po' scombussolata per via del fuso orario, mi perdoni.
-oh, non si preoccupi, la capisco perfettamente: viaggio molto per lavoro e mi ci vuole un po' per abituarmi...-, mi rispose apprensiva.
Eppure anche quando sorrideva era identica a... Ma no, era impossibile!
-Prego, si accomodi. Purtroppo il padrone di casa ha avuto un imprevisto e oggi non potrà essere presente, ma io sono il suo portavoce, quindi...-, mi sorrise in modo complice. -E poi le posso assicurare che la sua assenza può essere solo positiva: é piuttosto strano e l'avrebbe fatta di certo impazzire. Ma sa, d'altronde é un artista...
"Perché il fatto che il proprietario sia un artista mi fa convincere sempre di più che questa donna sia proprio QUELLA donna? Mah!"
-Sono davvero ansiosa di conoscerlo, allora, signorina...?
-Oh, che maleducata, non mi sono neanche presentata! Sono Emma Ludbrook!-, si presentó, spazzando via ogni minimo dubbio.
-Ehm... Per me é davvero un onore poterla conoscere...!
-Dal modo in cui lo dice, pare che lei mi conosca...
-Il suo nome non mi é nuovo...-, le risposi con un sorriso criptico! pienamente ricambiato.
Decisi di tenere per me il motivo per cui il suo nome e il suo viso, mi erano così familiari: quel pomeriggio dovevo essere professionale ed efficiente, se non volevo perdere subito il lavoro.
Mi fece fare un rapido tour della casa, indicandomi quali zone secondo lei necessitavano maggiormente di un rinnovamento.
Era davvero gentile e simpatica: più che un appuntamento di lavoro, quel pomeriggio si stava rivelando come un incontro tra amiche. Mi spiegò che la casa era appena stata acquista dal suo capo e l'arredamento era ancora quello del precedente proprietario, in stile moderno e col la prevalenza di acciaio e colori freddi.
-Bene, questo é tutto, giusto per farti avere un'idea della casa e delle sue dimensioni. Direi che possiamo già fissare il prossimo incontro con la presenza del proprietario megalomane...!-, dichiarò contenta.
Dopo un'ora ci davamo del tu, e sembravamo amiche di vecchia data.
-Certo! Dimmi tu quando é disponibile, io non ho altri impegni.
-Che ne dici di domani pomeriggio intorno alle 14:00? Sai, prima é, meglio é, altrimenti rischia un collasso per la troppa tensione nervosa: ha paura di ritrovarsi del rosa in giro per casa...-, mi confessò, alzando gli occhi al cielo.
Quel suo gesto di finta esasperazione mi fece ridere, in realtà si vedeva che gli voleva molto bene.
-Ok, perfetto!
-Se non hai altri programmi, stasera potremmo uscire a bere qualcosa...-, mi propose.
-Che io sappia non ho impegni, però devo vedere anche con la mia coinquilina: sai, mi sono appena trasferita, magari lei aveva già programmato qualcosa...
-Senti, ti lascio il mio numero, ne parli con lei e poi mi fai sapere: portala, se non ha nient'altro da fare!
-Certo!
Ero contenta di poter uscire, così avevo la possibilità di vedere come passava la serata la gente della Città degli Angeli.
Ci scambiammo i numeri di cellulare, con la promessa di sentirci nel tardo pomeriggio per organizzarci la serata. Ci salutammo e tornai verso casa, felice di essere già a quota due in fatto di amicizie dopo solo poche ore.
In cuor mio speravo di non dover soffrire ancora a causa delle persone: cosa avrei fatto in quel caso?
Scacciai il pensiero scrollando il capo e con un sorriso raggiante sulle labbra aprii la porta della mia nuova casa.-Allora?-, risposi al telefono in modo brusco, con i nervi tesi al massimo.
-Tranquillizzati, le ho solo fatto vedere la casa e abbiamo fissato il prossimo appuntamento per domani alle 14...!
Tirai un sospiro di sollievo. Il giorno dopo sarei stato presente anch'io e avrei seguito personalmente il rinnovamento dell'arredamento.
-Com'é?
-Professionale, competente, nonostante la giovane età, ed è anche molto simpatica e carina...! Stasera forse usciamo insieme, deve dirmi se la sua coinquilina ha altri progetti...
Sembrava di ottimo umore, doveva essersi trovata davvero bene con questa misteriosa arredatrice.
-Tienimi informato degli sviluppi della serata... Sono davvero curioso di conoscerla...!
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City of Angels
FanfictionUltimamente va tutto di male in peggio: quella che fino a pochi mesi fa consideravo come la mia migliore amica si sta allontanando sempre di più e per la maggior parte del tempo mi irrita, a casa non riesco a stare tranquilla un secondo... Mi piacer...