CAPITOLO 3

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CAPITOLO 3.

-Allora, come è andata?-, mi chiese Susan appena mi sentì aprire la porta d'ingresso.
-Alla grande! Il proprietario non ha potuto essere presente, ma la sua assistente è davvero simpatica! Per caso hai qualche programma per la serata?
-A dire il vero no, perché? Hai qualche idea?
-Emma, la ragazza che mi ha accolta oggi, mi ha invitata ad andare a bere qualcosa insieme stasera, e pensavo potessi venire anche tu, se non avevi altri piani per la serata...-, le proposi con un sorriso.
-Perché no? Mi farebbe piacere un'uscita tra donne, e sono proprio curiosa di conoscere questa Emma. Da come ne parli sembra davvero simpatica...!
-Perfetto! La chiamo e mi faccio dire dove trovarci!
-Così in base al tipo di locale decidiamo come vestirci...!-, disse contenta, battendo le mani e saltellando in giro per casa contenta come una bambina di 5 anni il giorno di Natale.
La guardai ridendo di tutto quell'entusiasmo, e scuotendo la testa mi diressi verso la mia stanza per chiamare Emma.
Appena mi rispose, dimostrò lo stesso entusiasmo di Susan all'idea dell'uscita e mi disse che si erano uniti un paio di suoi amici che, a suo parere, sarei stata entusiasta di conoscere.
-Allora, ci troviamo fuori dal Sundark* alle 23.00...! A stasera, cara!
-Susan!-, la chiamai, appena chiusi la chiamata.
Quella pazza entrò come una furia nella mia stanza, con i capelli arruffati, mezza nuda, e con 5 vestiti diversi che le prendevano dal collo.
-Perché sei ridotta così?-, le chiesi confusa.
-Stavo iniziando a vedere quale vestito mettere...! Allora, dove si va?-, mi chiese, con gli occhi che le luccicavano.
-Ha detto di trovarci fuori dal Sundark alle 23.00 e che ci saranno anche un paio di suoi amici.
-Wow! Il Sundark! Quello sì che è un locale coi fiocchi! Ha buon gusto la ragazza, mi sta già simpatica...!- decretò Susan, con totale ammirazione nei confronti di Emma.
-Ma che locale è?
-È uno dei più in della città! È raffinato, ma non per questo è frequentato da gente con la puzza sotto il naso o snob... Si beve, ci si diverte e si ascolta ottima musica di ogni genere... Le serate sono a tema. Non ti ha detto qual è quello di stasera?
-Ehm... No...
-No problem, cerco sul sito...!
Scappò per andare a prendere il portatile lasciato in cucina e connettersi a internet. Nel frattempo mi distesi sul letto con l'intenzione di rilassarmi un po', ma senza rendermene conto mi addormentai.
-Dora!
Mi sveglia di colpo, sentendo urlare il mio nome dritto nell'orecchio.
-Cavolo Susan! Ti sembra il modo di svegliare una persona?!
-Scusa, ma sono le 20.30...! Dobbiamo cenare e poi devi iniziare a vestirti per la serata...!
-Ah già...! Qual è il tema, alla fine?
-Il dark gotico...-, rispose con aria sognante.
-Questo significa nero, corsetti, pizzo e viso pallido...?
-Esatto.
-Vampiri!- esclamammo in coro.
Avevamo scoperto di avere entrambe la passione per i vampiri e tutte le creature leggendarie.
-Meno male che mi sono portata un vestito adatto per il personaggio!
Mi alzai dal letto, aprii l'armadio e ne tirai fuori un abito nero, con la gonna gonfia, lunga fino a metà coscia, ricoperta di pizzo, così come il corsetto
-Questo sì che è un vestito da vampira sexy!
Mi misi a ridere e, senza rispondere, mi diressi in cucina per mangiare la pizza che aveva ordinato. Non c'era paragone con quelle italiane, ma non era nemmeno così male come dicevano: mi aspettavo di peggio, almeno erano commestibili!

"Andiamo al Sundark alle 23.00, dovresti venire anche tu: Shannon ha già detto che ci sarà...".
Rilessi per l'ennesima volta il messaggio che mi aveva scritto Emma. Ero indeciso: la curiosità di conoscerla era tanta, ma non mi sembrava adatto conoscere una mia "dipendente" in un locale. Inoltre il tema della serata era il dark gotico, avrei rischiato di causare un infarto ad un sacco di poverette se mi avessero visto in versione sexy vampiro. Non mi andava molto di avere sulla coscienza la morte di un sacco di poverette...
"Ci penserò", risposi semplicemente al messaggio.
"Magari mandami una foto, così decido se ne vale la pena..! ;D", aggiunsi.
Di sicuro non avrei chiesto un parere a Shannon, per lui valeva la pena ogni volta che c'era di mezzo un individuo di sesso femminile!

Dopo aver cenato iniziammo a prepararci per la serata. Indossai il vestito e mi feci aiutare da Susan per stringere i laccetti del corsetto: avrei potuto comprare il modello con la cerniera, ma non mi sembrava abbastanza suggestivo...!
Sopra all'abito avrei indossato un mantello nero con il cappuccio e ai piedi degli anfibi neri.
L'abito di Susan, invece, era lungo, le cadeva morbido lungo il corpo ed era interamente di pizzo, con il collo alto, lasciando la schiena e le bracci nude.
Aveva un' aria molto più elegante e femminile di me...!
Non avevo bisogno del trucco per rendermi pallida, quindi mi truccai soltanto gli occhi di nero e un po' di rossetto sulle labbra. Alle 22.40 eravamo pronte!
Chiudemmo la porta e salimmo in macchina dirette verso il Sundark.
Ero un po' nervosa: non sapevo cosa aspettarmi dal locale più in di Los Angeles. Temevo di essere fuori luogo...!
Arrivammo con 5 minuti di anticipo, ma Emma era già lì ad aspettarci. Mi augurai che non fosse rimasta lì troppo a lungo.
-Ciao Emma! Ti presento Susan, la mia coinquilina!-, la salutai, presentandole subito la mia accompagnatrice.
-Ciao, cara! Molto piacere. Su, entriamo, i miei amici ci stanno già aspettando...! Ah, sì mi dispiace molto non averti avvertita dal tema della serata, me ne sono completamente dimenticata prima! Ma sai com'è, quel brontolone del capo ha voluto un resoconto dettagliato del nostro incontro di oggi...!-, mi spiegò.
-Cavolo, deve essere davvero pignolo...!-, commentai.
-Ma chi è il proprietario?-, chiese Susan curiosa.
-Mio fratello...!-, rispose una voce grave e roca alle nostre spalle.
Ci voltammo e la mia visuale fu riempita dai bicipiti dell'uomo difronte a me.
-Piacere, io sono Shannon Leto.

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