Capitolo uno

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Appena metto piede fuori dal frecciarossa che mi ha portato fino a Roma, l'atmosfera della mia città mi assale come un tornado e mi fa capire quanto realmente mi sia mancata casa mia.
Tiro la valigia enorme verso la fine del binario, fin quando non incontro lo sguardo di mia madre e con un sorriso affretto il passo fin quando non arrivo davanti a lei, mollando borsa e valigia per buttarle le braccia al collo: bellissima Verona e bellissimo tutto, ma la mia città e la mia famiglia non hanno rivali.
Dopo aver appreso la notizia della convocazione agli studi per i casting, ho acquistato immediatamente un biglietto per Roma, in modo tale che potessi avere ancora più tempo da passare con la mia famiglia.
Alex è stato contento della notizia e voleva venire qui a Roma con me, ma gli ho fatto cambiare idea in quanto credo proprio che mi serva del tempo per me stessa, tempo per concentrarmi al massimo sui casting, sulla possibilità di entrare veramente in quella scuola, tempo per stare a casa mia, con i mie genitori, il mio cane e tutti gli amici che nell'ultimo anno avrò visto approssimativamente due sole volte.
Più che la voglia di stare con me per non sentire la mia mancanza, la richiesta di Alex di venire qui a Roma con me, mi è sembrata l'ennesima manifestazione di questa gelosia esagerata e della sua voglia costante di avermi sotto la sua sorveglianza. La contentezza dimostrata riguardo la mia convocazione per i casting era piuttosto forzata e anche se lui crede che io non me ne sia accorta, non è stato di certo così.
Fargli cambiare idea non è stato facile, ma siamo arrivati al compromesso che ogni weekend lui verrà a trovarmi qui a Roma, oppure quando potrò sarò io a salire a Verona.
Ogni preoccupazione cessa dal momento in cui sono finalmente accanto a mia madre e raccontandoci come stanno andando le nostre giornate, ci avviamo in macchina verso casa.
-Mamma lo sai che tua figlia sta per diventare la nuova promessa della danza italiana?- scherzo non appena varco il cancello di casa mia, inchinandomi per riempire di carezze Anthea, la mia bellissima Golden Retriever.
-Io lo spero Elena, sono da sempre la tua fan numero uno- risponde mia madre ridendo.
Casa mia mi era mancata come nessun altra cosa, l'atmosfera, la mia stanza, le voci dei bambini che provengono dalle case vicine, il mio cane che dorme sul mio letto tutte le notti... insomma casa dolce casa.
Quando finalmente arriva anche mio padre, non posso che essere la ragazza più felice del mondo: ho tutto quello che di migliore si possa desiderare in questo momento. Ceniamo a tavola tutti insieme e mentre mangiamo, ridiamo e scherziamo, i miei mi fanno moltissime domande su come sta andando la convivenza con Alex a cui io rispondo per metà.
-Elena guarda che se c'è qualcosa che non va noi siamo i primi a cui puoi raccontarlo, non c'è nulla di male a rendersi conto che magari questa convivenza non sta andando come avevate programmato- dice mio padre.
-Ma no tranquillo papà, non è niente di importante, sono piccole incomprensioni come in tutte le normali coppie, non vi dovete preoccupare perché io e Alex ci amiamo e va tutto benissimo- rispondo facendo un piccolo sorriso.
Dopo questa affermazione i miei si tranquillizzano e torniamo a chiacchierare normalmente.
Dopo cena aspetto che Eleonora e Alessia, le mie due migliori amiche da una vita, arrivino a casa mia per trascorrere una serata solo noi tre, come non accade più da un'anno a questa parte. Ci sono moltissime cose che abbiamo da raccontarci e molte ore in cui possiamo farlo... inoltre solo loro due sanno come darmi la carica giusta per affrontare i provini domattina.
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Quando la sveglia suona non traffico per spegnarla e girarmi dall'altra parte come faccio di solito, ma immediatamente afferro il cellulare e mi alzo dal letto: oggi è un giorno importante.
Faccio una doccia veloce, pettino i capelli, mi trucco leggermente ed infine mi vesto indossando una semplice t-shirt bianca con dei leggins neri di pelle. Ai piedi metto le nike rosh run per stare comoda e come giacca ne prendo una di jeans con dietro ricamata la scritta "Heartbreaker", che rappresenta in tutta la sua verità quello che sono: una spezzacuori.
Preparo la borsa con le cose che mi devo portare agli studi e scendo al piano di sotto.
-Elena vuoi che ti accompagno?- chiede mia madre quando mi alzo da tavola dopo aver finito la colazione.
-No non ti preoccupare, oggi sfodero la mia artiglieria pesante- ghigno prima di salutarla ed andare in garage per prendere il mio gioiellino, inusuale per una ragazza si, ma dei luoghi comuni non mi è mai interessato nulla, tantomeno quando ho comprato la mia Harley Davidson. Così indosso il mio mega casco e salto in sella direzioni studi di Amici.

NENÈ | BiondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora