Capitolo due

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Il display del mio Iphone lampeggia: "Elenaaaaa ma tra quanto arrivi?" dice il messaggio di Grace sul gruppo che abbiamo creato con alcuni dei ragazzi incontrati ai casting.
Eh già, sono in ritardo il giorno dell'assegnazione dei banchi, cosa assolutamente non da me.
"Massimo mezz'ora e arrivo, aspettatemi!!" rispondo mentre con l'altra mano spazzolo i capelli: forse dovevo seriamente prendere in considerazione l'idea di trasferirmi da subito in hotel.
Fortunatamente il borsone e la valigia sono già pronti da ieri sera, quindi frugando velocemente nell'armadio prendo una felpa bianca con dei jeans, mi trucco con eyeliner e rossetto rosso e sono finalmente pronta.
-Mamma mi accompagni tu?- chiedo scendendo l'ultimo scalino.
-Certo ma sbrigati che sei già in ritardo- mi riprende come se non lo sapessi già.
Nonostante casa mia sia molto lontana dagli studi, oggi il traffico quasi inesistente mi permette di arrivare entro quella mezz'ora che avevo promesso a Grace.
In questa settimana che ha separato i casting dalla puntata di oggi, non c'è stato giorno in cui siano mancate le chiacchiere sul gruppo WhatsApp, il rapporto iniziato il giorno dei provini con alcuni dei ragazzi si è consolidato ancora di più e spero vivamente che almeno tutti noi del gruppo riusciremo ad ottenere il banco. Grace ovviamente resta la "mia preferita", si è creato un rapporto veramente bello in un sola settimana, con lei altro che un'ora di chiacchiere sul gruppo al giorno, semmai le ore al telefono e le passeggiate con me in giro per Roma a farle da guida turistica: se questa esperienza mi permette di conoscere persone come lei, allora sono doppiamente felice di averla intrapresa.
Nel gruppo c'è anche il Biondo (ossigenato), a cui non gli è sembrato vero di avere il mio numero a completa disposizione semplicemente scorrendo tra i partecipanti alla chat e di conseguenza mi ha scritto in privato continuando ad alludere al mio comportamento da "stronza completa". Alla fine lo trovo anche normale che mi abbia scritto, non lo avrei mai detto ma a volte è simpatico, peró io conosco benissimo le sue intenzioni e lui invece non è ha conoscenza del fatto che io sia felicemente fidanzata, motivo per la quale due giorni fa ho visualizzato senza rispondere e lui non mi ha più cercata.
Finalmente arriviamo davanti l'hotel. -In bocca al lupo amore, ti guardo da casa ma tu chiamami appena puoi- dice mia mamma abbracciandomi.
-Certo, crepi- rispondo, dopodiché scendo e recupero borsa e valigia dirigendomi nell'hotel.
-Finalmente!- urla Grace quasi saltandomi addosso. -Come se non mi avessi visto quasi tutti i giorni questa settimana- esclamo sarcasticamente prima di salutarla. -Vieni ti faccio vedere dove è la camera- continua Grace.
-Filippo mi aiuti con la valigia? Ti prego- gli chiedo facendo gli occhi dolci.
-Sei una rompiscatole- afferma ridendo e afferrando la valigia.
Entro nella hall dell'albergo seguendo Grace, guardandomi intorno noto Biondo seduto su una poltrona intento ad usare il cellulare; non faccio in tempo a distogliere lo sguardo prima che lui lo noti, così gli faccio un cenno di saluto, ma lui anziché ricambiare mi lancia un'occhiata indecifrabile senza mutare minimamente l'espressione seria che aveva quando sono entrata: se pensa di suscitarmi qualche reazione o pentimento, bhe si sbaglia di grosso.
Dopo aver posato i bagagli in stanza ci dirigiamo agli studi, l'ora della verità è quasi arrivata e l'ansia inizia ad essere palpabile ancora più di prima quando entriamo in sala relax.
Mi reco insieme a Lauren a cambiarmi per un'eventuale esibizione che dovrò fare in studio, questa ragazza è una forza della natura, è veramente simpatica, parlare con lei è molto piacevole, le faccio spesso da tramite con gli altri perché ho il certificato di madrelingua inglese nonostante sia italiana, e appunto perché parlo e capisco la sua lingua, che io sono una di quelle con cui fino ad ora si è rapportata di più.
Indosso un body a maniche lunghe nero con ricamate delle rose e un pantaloncino corto di tessuto stretch anch'esso nero, rimetto le scarpe e la felpa bianca considerata la temperatura non troppo calda presente qui dentro.
L'attesa è veramente snervante, procura molta più ansia di quanta io già non ne abbia, così per calmarmi metto le cuffie e mi siedo in un angolo a ripassare mentalmente le coreografie.
-Andiamo ragazzi, è ora!- sento la voce di Marcello anche attraverso le cuffie e subito mi alzo seguendo gli altri verso lo studio.
-Grace io penso che sverrò appena entriamo- annuncio ascoltando le urla del pubblico.
-Non fare la cretina Elena, stai calma e spacca tutto, anche se tanto ormai il verdetto è deciso: o dentro o fuori- risponde Grace.
La fulmino con un'occhiataccia: -Così non sei d'aiuto-.
Dei signori della produzione ci fanno cenno di entrare e appena siamo in studio le urla del pubblico si moltiplicano, il mio cuore accelera sempre di più e l'atmosfera presente qui dentro mi da una carica immensa che mi fa venire voglia di ballare immediatamente.
Ci sediamo a terra divisi tra cantanti e ballerini ed io prendo posto vicino a Lauren e Orion.
Maria inizia a chiamare i ragazzi per comunicare loro se hanno il banco o no e ad ogni nome la voglia di ottenerlo cresce di più. Maria chiama Paola De Filippis, ballerina classica che purtroppo non viene ammessa e successivamente sta per dare la pubblicità, quando le comunicano che ha ancora un po' di tempo. -Elena Beverly Crescenti- annuncia Maria.
Il mio cuore perde un battito, quello è il mio nome! Raggiungo il centro dello studio e fisso Maria in attesa del responso. -Tranquilla prima è prevista un'esibizione- annuisco, tolgo scarpe e felpa e mi metto in posizione. Parte "Unstoppable" di Sia e tutta l'ansia che avevo viene incanalata in ogni parte del mio corpo per trasformarla in energia, questo pezzo mi da una carica indescrivibile, è forte ed intenso, mi fa sentire potente esattamente come dice la musica, sento che ogni cosa intorno a me sparisce e che tutto lo studio è assorbito nel vortice di potenza da me creato. La musica termina; -Allora di te scrivi che sei una 20enne cresciuta molto in fretta, ma nascosta dentro di te hai un'eterna bambina, ti definisci un'inarrestabile spezzacuori- a questa parola tutto il pubblico scoppia in una risata generale. -I maschietti approvano?- chiede Maria voltandosi verso i ragazzi e loro annuiscono ridendo. -Dici "Ballare è la mia vita, la danza mi ha sempre salvato da ogni evento negativo, è il mio punto di riferimento, non riuscirei a vivere una vita senza ballare"- Annuisco sorridendo per le mie stesse parole. -Un'ultima cosa, perché Beverly?- chiede Maria.
Mi viene un po' da ridere: -E' una storia strana e lunga- dico. Maria dice che la vuole sentire e perciò continuo: -I miei genitori avevano prenotato un viaggio in California, ma poi mia madre è rimasta incinta di me e il viaggio coincideva con l'ultimo mese della gravidanza quindi era rischioso farlo perché sarei potuta nascere in America, però lei voleva andarci a tutti i costi e perciò partirono. Mentre stavano visitando il quartiere di Beverly Hills mia madre iniziò ad avere le contrazioni, praticamente quello che non doveva succedere stava per succedere. All'ospedale le dissero che quelle che aveva avuto erano le cosiddette "false contrazioni" e che quindi non c'era da preoccuparsi e sarei nata secondo i tempi stabiliti. Alla fine nacqui due giorni dopo quando i miei erano ormai tornati in Italia, ma questa cosa che stavo per nascere in America e principalmente le contrazioni a Beverly Hills fecero venire in mente ai miei di darmi come secondo nome questo "Beverly"- racconto.
-Molto carina questa cosa Elena- dice Maria sorridendo. -Ma ora è il momento del verdetto- annuncia. -Eleonora di te dice che hai un bellissimo movimento, riesci a dosare bene l'energia, sei bella da guardare e la tecnica è presente ma da migliorare e questo è il posto giusto dove farlo- vorrei mettermi a strillare al suono di quelle parole, sono dentro questa scuola, il banco è mio e il mio sogno si sta realizzando; vado ad abbracciare Maria ringraziandola, prendo la felpa bordeaux e corro sventolandola fino al banco dove mi siedo accanto a Grace: -Ma ti rendi conto siamo dentro!- esclamo estasiata abbracciando la mora vicino a me. Durante la pubblicità mi cambio indossando questa tuta così ambita e mi complimento con gli altri che hanno ottenuto il banco, non mi sembra reale tutta questa situazione. I ragazzi del gruppo hanno ottenuto tutti il banco, manca solo Biondo e infatti subito dopo la pubblicità Maria fa il suo nome e lo fa esibire; lui canta la stessa canzone dei casting, Quattro Mura e successivamente Maria annuncia che anche lui ha il banco.
Biondo si stampa in faccia un'espressione compiaciuta ma allo stesso tempo fredda , roba che solo lui riesce a fare, e sale le scale sedendosi al banco davanti quello mio e di Grace: ora tutti noi del gruppo siamo al completo, en plain per noi e non potrei essere più felice, oltre ad avere la fortuna di essere qui dentro, ho la fortuna di condividere questo percorso con delle persone come loro che sicuramente contribuiranno a renderla una delle cose migliori della mia vita.

Siamo di ritorno dagli studi, la classe è formata e siamo stati divisi in squadre, io sono nella squadra fuoco, ma Grace è nell'avversaria, il ferro, però già condividiamo la stanza, per ora mi basta questo.
-Ragazzi stasera si festeggia!- urla Vittorio mentre camminiamo verso l'hotel.
-E dove vuoi andare che abbiamo il coprifuoco- ribatte Claudia.
-Dai ragazzi allora domani- propongo io. Prima che possa continuare mi squilla il telefono, "Amorrr" lampeggia sullo schermo. "Hey amore" rispondo.
"Elena entri e non mi dici niente?" chiede Alex scherzando.
"Siamo stati dentro fino ad ora, non potevo usare il telefono" dico. "Sono strafelice amore, non ti immagini".
"Anche io, sei la più brava te lo meriti" sorrido istintivamente; continuiamo a parlare fin quando non chiudo prima di entrare in hotel.
Sento la voce di Biondo chiedere a Grace: -Ma quindi Elena è fidanzata?- Grace gli risponde di si e io sogghigno voltandomi. -Ma buongiornissimo eh- esclamo -Il cuore lo spezzo a molti, ma ad uno l'ho anche rubato... felicemente fidanzata da due anni- affermo sventolando davanti i suoi occhi la mia mano con la fedina. "Che poi felicemente fidanzata è una parola grossa viste le dinamiche di questi ultimi mesi, ma a me piace negare l'evidenza fino all'ultimo momento" penso tra me e me.
-Ti hanno mangiato la lingua Biondino?- scherzo sedendomi sulla panchina vicino la hall.
-Faccio come fai tu quanto visualizzi e non rispondi- ribatte fermandosi davanti a me.
-Sei permaloso eh- dico. -Lo facevo per evitare di spezzare il cuore anche a te- spiego frugando nella borsa in cerca di una sigaretta, che purtroppo noto essere sparita.
Biondo si siede accanto a me, mette una mano in tasca e tira fuori il pacchetto di sigarette offrendomene una. -Grazie mi hai appena salvato- esclamo sorridendo. -Stai tranquilla che il cuore non me lo faccio spezzare da nessuna- risponde alludendo alla mia affermazione di prima. Si accende anche lui una sigaretta. -Dal testo della tua canzone questo non sembrerebbe proprio- dichiaro alzando le sopracciglia. Vedo che l'espressione sul suo viso cambia e capisco di aver toccato un tasto dolente. -Questa è un'altra storia, una storia lunga che non ho assolutamente voglia di raccontare- dice mettendo subito fine alla questione. -Tanto non te lo avrei chiesto, non sono affari miei o cose che mi interessano, preferisco pensare ai miei di problemi- affermo.
-Ottima filosofia- dice secco senza nemmeno voltarsi a guardarmi. Sbuffo e alzo gli occhi al cielo: -Ma la smetti di avere questo atteggiamento da distaccato e freddo del cazzo? Urti i nervi- esclamo gesticolando. Lui scoppia a ridere e io scuoto la testa in segno di disapprovazione. -Sempre così fine sei?- chiede continuando a ridere. Scoppio a ridere anch'io e aspiro il fumo poggiando la testa al muro e fissando davanti a me... resto in silenzio e noto che lui continua a fissarmi.
-Si può sapere che hai da guardare?- chiedo voltandomi.
-Niente è solo che hai gli occhi più azzurri dell'icona del Safari sull'Iphone- risponde sorridendo.
Mi metto a ridere e lo guardo in silenzio per un attimo: -Questo è il complimento più strano che mi abbiano mai fatto sui miei occhi- dichiaro sorridendo -Però mi piace questa nuova definizione- concludo.
-Perché hai scritto sul casco "Nenè"?- mi chiede. Ah ma allora se lo ricorda ancora! -E' il mio soprannome da quando sono piccola- rispondo mostrandogli la collanina che porto con inciso questo nomignolo. Lui guarda prima la collana e poi me negli occhi: -Ti si addice proprio, secondo me lo può avere solo una "bella bellissima" come te- dice fissandomi ancora. Quest'atmosfera che si sta creando è rischiosa per il suo cuore che presto dovrò spezzare, quindi faccio l'ultimo tiro di sigaretta e mi alzo lasciandolo interdetto. -Me ne vado, sai com'è, non vorrei far innamorare pure te, poi se siete troppi siete complicati da gestire- dico con l'espressione di chi la sa lunga.
-Tanto bella e tanto stronza in egual modo- borbotta Biondo mentre fuma e mi lancia occhiate di fuoco.
-Buonanotte anche a te Simone- esclamo e vado via.

HOLA
Rieccomi, ieri avevo sbagliato a scrivere capitolo due anziché capitolo uno, e me ne sono accorta stamattina così ho cambiato il titolo.
Vabbè ma questi due? Elena gli da filo da torcere, mooolto filo da torcere.
Ho scritto un'altro capitolo oggi e c'è una parte che mi piace tantissimo, non vedo l'ora di farvela leggere, mi piacerebbe continuare ad aggiornare ogni giorno, ma non mi posso mettere sempre a scrivere di notte (anche se mi piace ahahah) perché poi al lavoro dormo in piedi. Detto questo spero che il capitolo vi sia piaciuto, tutti i commenti di ieri mi hanno fatto strapiacere e quindi niente spero che replicherete.
All the love, Aly xoxo❤️

NENÈ | BiondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora