Terzo Capitolo

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Ariel
Anche questo turno si è concluso, pensai uscendo dallo spogliatoio.. Amo il mio lavoro, amo essere d'aiuto alle persone meno fortunate di me.
<<Sorpresa!!>>
Mi girai e vedi mia sorella con la mia nipotina, Kelly.
<<Amore di zio, ciao>>
<<Ciao zio>> disse buttandosi tra le mie braccia.
<<Ciao anche a te Cristal>>
Salutai mia sorella
<<Ciao fratellino, Kelly è appena uscita da scuola ed era curiosa di vedere dove lavoravi..>>
<<Avete fatto bene a passare tanto per oggi ho finito>>
<<Ziooo io voglio una ciambella grossa grossa>> disse Kelly mimando la ciabella facendomi sorridere.
<<Sai che anche a me è venuta voglia di una ciambella?>>
<<Siii! Zio poi andiamo anche al parco giochi?>>
<<Kelly, zio ha appena finito di lavorare..>>
<<Tranquilla Cri, tu devi andare al lavoro o vieni con noi?>>
<<Si fratellino devo andare al lavoro, infatti uscita da scuola la stavo per portare da mamma ma poi ha voluto a tutti i costi venirti a salutare>>
<<Non ti preoccuare, tu vai pure, noi andiamo a fare merenda, la porto un po' al parco e poi la lascio da mamma>>
<<Sei un tesoro>> disse Cris dandomi un bacio e abbracciando Kelly che non aveva intenzione di staccarsi da me.
<<Mmm zio guarda quante ciambelle!>>
<<Hai visto amore? Io prendo quella alla crema tu?>>
<<Zio io quella al cioccolato>> disse contenta.

Richard
<<Venga da questa parte>> disse l'infermiera di competenza al paziente appena visitato.
<<Dottore ha ancora un paziente sulla lista>> mi avvisò.
Venga pure dentro, sentì dire e alzai gli occhi davanti al mio ultimo paziente della giornata.
Mi trovai di fronte un ragazzo con le stampelle che zoppicava..
<<Vada pure, ora mi penso io>> dissi all'infermiera.
Non sono conosciuto come un uomo loquace e accomodante ma poco mi importa. Sono il numero 1 nel mio settore, il mio curriculum parla per me quindi le chiacchiere stanno a zero.
<<Salve Dottore, ho pre..>>
<<Si accomodi e stia in silenzio.
Capì subito il problema: signore lei ha un piede rotto. Le ho scritto passo dopo passo tutto quello che dovrà fare. Riposo assoluto per i primi 10 giorni, poi verrà nuovamente qui e vedremo in che condizioni sarà il suo piede.>>
Lo salutai e chiamai l'infermiera..
<<Il paziente ha il piede rotto, lo porti in sala gessi>>
Ah, giornata conclusa!

Ariel
<<Zio andiamo sull'altalena?>>
<<Certo amore, vieni..>>
<<Più in alto zio, più in alto!>> urlò Kelly sorridente.
<<Nonno! Nonno rispondimi!>> sentì un urlo e mi girai seguendo il suono della voce.
<<Che succede zio?>>
<<Niente amore, tranquilla>>
<<Fate largo, sono un infermiere!>>
Lasciai la mano a Kelly e prima di inginocchiarmi verso il signore gli dissi: <<Amore rimani ferma qui e non ti muovere!>>
<<Chiamate un'ambulanza>> gridai alle persone rimaste a guardare..
Capì subito che si trattava di un infarto..
Uno.. Due.. Tre. Uno.. Due.. Tre.
Dopo 2 riprese di massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca il vecchietto si riprese ma la situazione restava critica.
Andai verso la nipotiva e cercai di rassicurarla, quando vidi arrivare l'ambulanza..
<<Spazio! Spazio!>>
<<Sono un infermiere. Il signore ha accusato un infarto e perde sangue alla nuca. Ho praticato il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca>> dissi alla collega.
<<Bene, venga pure con noi al Central Hospital così verificheremo il tutto>> mi rispose
<<Ok, tanto lavoro lì da 2 giorni>>
Misero il paziente sulla barella e lo caricarono in ambulanza.
Presi per mano Kelly e la nipotina del signore e ci i camminammo verso la mia auto..

Richard
Dopo aver finito di firmare gli ultimi documenti, mi alzai e presi il cappotto, quando..
Codice rosso! Codice rosso!
Oh no, non ci voleva, pensai..
<<Dottore! Dottore!>>
<<Ho sentito, portate il paziente il sala operatoria, arrivo subito>>
dissi all'infermiera.
<<Cosa abbiamo?>> chiesi entrando in sala operatoria e indossando i guanti
<<Dottore abbiamo un infarto. Il paziente è stato soccorso da un collega>>
<<Togliete la mascherina e provvediamo per il massaggio cardiaco:
Uno.. Due.. Tre: libera!
Uno.. Due.. Tre: libera!>>
È tornato stabile! disse l'infermiera.
Ma.. Perde sangue alla nuca..
<<Affidate una stanza al paziente e provvedete ad avvisare i parenti. Il capo reparto è pregato di seguirmi fuori>> annunciai                                         <<Dottore, mi dica pure>>
<<Il paziente perde sangue alla nuca, qualcuno se ne è accorto? Avete attaccato un macchinario ad una persona e non vi siete accorti di niente? Incompetenti!>> urlai fuori di me   
<<Dottore mi scusi ma è stato tutto così veloce e dall'ambulanza non ci è stato detto niente..>>
<<Il paziente sarebbe potuto morire per colpa di una vostra disattenzione!>>
<<Scus..>>
<<Silenzio! Per oggi avete fatto già abbastanza danni. Dove si trova il collega che ha soccorso il paziente?>>
<<È in Pronto Soccorso, vado..>>
<<Mandalo immediatamente nel mio ufficio, domani tramite un comunicato saprete le conseguenze della vostra disattenzione avvenuta oggi>>

Ariel                                                  <<Piccoline, sedetevi pure qui e aspettatemi. Vado un attimo a parlare con quella signora e arrivo subito>>  
<<Ciao Stefania, in ambulanza non mi hanno riconosciuto e mi hanno chiesto di venire qua e dare le mie generalità, ma non penso che sia il caso visto che sono assunto regolarmente e tutto ciò che mi riguarda è nei registri>>    
<<Si Ariel, stai tranquillo. La bambina è la nipote del paziente?>>
<<Si, ho provveduto a prendere il telefono del signore prima che salisse in ambulanza, prova a vedere se c'è qualche numero di un parente>>               
<<Piccole vi va una buona cioccolata? Non è quella del bar, ma delle macchinette però è buona lo stesso. Che ne dite?>> <<Siii!>> urlarono entrambe.  Dopo aver preso le cioccolate mi squillò il telefono, era mamma.. <<Ehy amore, ho saputo da Cristal che Kelly è con te, me la porti tu?>>                          
<<Si mamma, ora però sono in ospedale perché c'è stata un'emergenza. Kelly è con me, appena che la situazione si sarà risolta verremo subito <<Un'emergenza? Ma te e Kelly state bene vero?>>            
<<Si, mamma tranquilla, ora devo staccare. Ci vediamo tra un po', ciao.>>                                <<Ariel, vieni un momento>> mi chiamò Stefania  
<<Grazie alla bambina ho saputo il nome di sua mamma e allora ho visto che compariva anche nella rubrica del paziente. L'ho avvisata e mi ha detto che arriverà a momenti.. >>
<<Oh, menomale>>    
Ariel! mi sentì chiamare, mi girai e vidi Alexander il capo reparto.
<<Dimmi Alexander>>
<]Il Dottor Phill vuole parlarti, ti aspetta nel suo ufficio. Seguimi>> Cosa voleva da me il Dottor Richard Phill? pensai perplesso.. Prima di seguire Alexander, mi rivolsi a Stefania.. Tranquillo Ariel, le guardo io le bambine. Mi disse capendo già..
Mi raccomando Kelly, fai la brava. Arrivo subito. lei annuì sorridendomi.

Richard 
Sentì bussare la porta..
<<Avanti!>>
Dopo la mia risposta vidi avanzare un giovane ragazzo..
<<Salve Dottore, ha chiesto..>>
<<Massimo silenzio!>>
<<Come?>>
<<Le ho detto di fare silenzio>>
<<Per quale motivo dovrei fare silenzio? Ha chiesto di me per cosa? Per parlare solo lei?>>
Questo presuntuoso da dove esce?
<<Ho chiesto di lei per farle presente della grave mancanza avvenuta oggi>>
<<Di che mancanza sta parlando?>>
<<Il paziente perdeva sangu..>>
<<Alt! Io ho comunicato ai colleghi che il paziente perdeva sangue alla nuca>>
<<A me non risulta!>>
<<A me non interessa che cosa risulti a lei. Io avevo finito il turno e ero al parco con mia nipote, ho visto il signore stare male e sono corso in suo soccorso e ora devo pure subirmi questo attacco del tutto inappropriato?>>
<<Io sono il suo capo quindi lei non può parlarmi in questo modo, ha capito?>> dissi con voce severa e mi alzai dalla poltrona
<<Io sono educato e sto parlando tranquillamente ma non consento a nessuno di mettere in dubbio l'attenzione e la cura che metto nel mio lavoro, anche quando non sono in servizio>>
<<Sei una matricola ancora, io metto in dubbio quello che voglio se ne vedo il motivo>>
<<Non sono una matricola, mi sono laureato con il 100 lode e ho superato anche i 2 test di ammisione quindi lei mi deve rispetto>>
<<Sei solo un insolente e domani verrai punito severamente per la manc..>>
Si alzò di scatto facendo cadere la sedia a terra
<<Punito per cosa? Io ho fatto il mio dovere ma magari qui si viene premiati per altro..>>
<<Cosa stai insinuando?>>
<<Niente, lasci perdere. Ora però io me ne vado a casa perché sono stanco e per oggi ho dato tanto>>
<<Fermo, non ho finito di parlare!>>
<<Parli pure con la mia schiena>> se ne andò sbattendo la porta.
Non sapeva con chi aveva a che fare, ma domani lo avrebbe scoperto.

Dannatamente imperfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora