Settimo Capitolo

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Vincent
<<Questi sono tutti i documenti controllati da Derek, è proprio un ragazzo intelligente e con molta forza di volontà>>
<<Già, Susan domani non penso di riuscire a venire qui per la solita ora, quindi non ti preoccupare se mi vedrai tirardare. Adesso vado da Derek a comunicargli una notizia>>
<<Ingegnere, Derek è già andato via>> mi disse Susan, la mia segretaria.
Ma come, è andato via senza avvisarmi? Adesso mi sente! Questo ragazzo non può sempre fare di testa sua.
<<Pronto>>
<<Sei andato via senza avvisarmi. Sono il tuo capo e come tale voglio essere trattato>>
<<Sei l'Ingegnere? Chi ti ha dato il mio numero?>>
<<Sono il tuo capo Derek, ho accesso alla tua documentazione>>
<<Ciò non ti dà il diritto di prendere il mio numero, comunque adesso non posso parlare perché sono in Ospedale, ci sent..>>
<<In ospedale? Cosa ti è successo?>>
<<A me niente, è il mio amico che..>>
<<Il nome dell'ospedale?>>
<<Cosa ti interessa il nome dell'osped..>>
<<Derek, il nome. Grazie>>
<<Oh, che irritante! Central Hospital, ciao>>
Pure il telefono in faccia mi ha riattaccato.. Appena che arrivo in ospedale lo concio per le feste.

Richard
<<Ariel.. Ariel.. Ariel!>>
È diventato sordo o cosa?
Esco dallo studio e trovo una signora in piedi con la schiena incaricata in avanti..
<<Scusi ma cosa ci fa in questa posizione?>>
<<L'infermiere mi stava accompagnando dentro da lei ma poi ha ricevuto una telefonata ed è corso via..>>
Che telefonata ha ricevuto per correre via e lasciare tutto di punto in bianco?
Suona libero.. Però perché agli altri risponde e a me no?
Mi sto incazzando, e non poco.
Riproviamo..
<<Pronto>>
<<Chi è che sta rispondendo al telefono di Ariel?>>
<<Sono Derek, un suo amico. Con chi parlo?>>
<<Sono il capo di Ariel, dov'è?>>
<<Un nostro amico si è sentito male e Ariel gli sta facendo le analisi del sangue>>
<<Quindi siete in pronto soccorso, sto arrivando.>>

Michael
"I valori sono quasi tutti sballati, deve assolutamente riposarsi. È un vero testone Al!"
Sentì dire da un infermiere ad un ragazzo, Al sarà Alan.
<<Salve, state parlando di Alan?>>
I due si girano..
<<Salve Avvocato, io sono Derek, abbiamo parlato al telefono poco fa>>
<<Sisi ricordo, posso sapere dove si trova Alan?>>
<<Sta finendo di sistemarsi, adesso arriva>>
....
<<Eccomi ragazz.. Tu cosa ci fai qui?>> disse Alan guardandomi
Indossava una tuta blu, aveva i capelli spettinati e il cappuccio della felpa tirato su. Cazzo!
<<Volevo sapere come stavi.. Gli esami?>>
<<Gli esami sono privati quindi non ti dirò niente>>
Stavo per rispondere, quando il suo telefono ha iniziato a squillare..
<<Si, mi dica..>>
<<Cosa? E chi si è lamentato? Io sto male sul serio, sono in ospedale>>
Si sentiva solo Alan, l'altra voce no..
<<No, ma perché? Io mi sono sempre comportato bene.. Pronto? Pronto?>>
<<Che succede Al?>> disse l'infermiere..
<<Sono stato licenziato per colpa della lamentela di un cliente>>
<<Ehm, possiamo parlare>> intervenni
<<No, non ho vogl.. Aspetta, sei stato tu a lamentarti?>>
<<Posso spieg..>>
<<Ti rendi conto che per colpa tua sono stato licenziato?>>
<<Io pensavo che era una scus..>>
<<Una cosa? Una scusa? Scusa o non scusa non hai nessun motivo di intrometterti nella mia vita privata>>
Derek! Ariel! sentì pronunciare alle mie spalle, mi girai e vidi l'Ingegnere Gillonis e il Dottor Phill.
Mi salutarono e io contraccambiai.
<<Non era un modo per intromettermi nella tua vit..>>
<<Ah no? Guardaci, noi siamo Alan, Ariel e Derek. Siamo come fratelli, siamo cresciuti insieme e viviamo nello stesso appartamento. Siamo 3 ragazzi che ci siamo fatti da soli e non abbiamo bisogno dell'aiuto di nessuno. Vero ragazzi?>>
Ariel e Derek avevano gli sguardi dell'Ingegnere e del Dottore addosso.
<<Al, l'avvocato sicuramente ha sbagliato ad intromettersi in una faccenda tua, ma non si poteva andare avanti così. Hai tutti i valori sballati e giri tutti i giorni come una trottola>> disse Ariel
<<Al, sono della stessa opinione. Ti sei laureato con il massimo, che te ne frega dell'ambiente? Devi solo lavorare con lui>> continuò Derek
<<L'ambiente? Il problema è l'ambiente?>>
<<Si, ok. Il problema sei tu e il tuo ambiente>>
<<Come sei bravo a giudicarmi senza conoscermi..>>
<<Senza conoscerti? Hai assunto un ignorante solo per..>>
<<Ragazzino, non ti consento di mancarmi di rispetto in questo modo. Ne devi mangiare di pane per arrivare al mio livello>>
<<Ma chi ci vuole arrivare al tuo livello!>>
<<Mi sono anche preoccupato per te ma sai cosa ti dico? Vai a fare in culo>>
<<Bene, uno in meno. Addio!>>
Era troppo, mi girai e me ne andai.

Derek
<<Bene, che bella situazione. Io vado Ary, ci vediamo a casa>>
<<Dove pensi di andare?>> sentì tuonare alle mie spalle..
<<A casa, forse?>>
<<Non fare lo spiritoso con me, seguimi. Subito.>>
Non mi diede il tempo di rispondere che mi prese per il braccio e mi portò fuori
<<Che modi sono razza di..>>
<<Razza di?>>
<<Di.. Di buzzurro>>
Mi misi a camminare verso la macchina..
<<Non ho finito. Te ne sei andato via dallo studio senza avvisarmi>>
<<Al sta..>>
<<Non voglio sentire una mosca fiatare. Non ti costava niente avvisarmi>>
<<Ho sbagliato ma..>>
<<Nessun ma, hai sbagliato>>
<<C'è altro o hai finito? Sono stanto e voglio andare a dormire>>
<<Sali in macchina, ti accompagno io>>
<<Ho la macch..>>
<<Derek, sali>>
<<Mamma mia quanto mi stai antipatico quando fai così!>>
<<Dimmi la via che la scrivo sul navigatore>>
<<Vai avanti, poi al semaforo gira a destra>> mi girai dall'altra parte..
<<Adesso fai pure il bambino capriccioso?>>
<<Sono cazzi miei>>
<<Prima di andare a fare la nanna, prepara la valigia, bimbo>> mi disse ridacchiando
<<Nanna.. Bimbo.. Un giorno rimpiangerai tutto questo. Comunque, perché devo preparare la valigia?>>
<<Quello che rimpiangerà il suo comportamento penso che sarai te. Domani partiamo per un viaggio di affari>>
<<Io non rimpiangerò niente. Viaggio di affari? E io cosa c'entro con i tuoi affari?>>
<<Lavori per me quindi partirai con me>>
<<No. Non sono il tuo fottuto zerbino>>
<<Direi di no visto che non mi ascolti mai, ma su questo punto non transigo. Domani si parte>>
<<Gira a sinistra all'incrocio e poi vai dritto. E si può sapere la meta?>>
<<Amsterdam>>
<<Amsterdam? Accetto solo perché non ci sono mai stato>>
<<Derek, si tratta di un viaggio di lavoro non di una scampagnata>> rise
<<Infatti, tu lavorerai e io visiterò la città. Siamo arrivati, fermati>>

Ariel
<<Prima che tu dica qualsiasi cosa, mi scuso per aver lasciato improvvisamente il posto di lavoro>>
<<Non metti in mezzo il problema del tuo amico?>>
<<No, perché nel mio lavoro non esistono malati privilegiati e giù al pronto soccorso ci sono dei colleghi molto preparati>>
<<Però hai agito d'istinto..>>
<<Io, Alan e Derek siamo una cosa sola. Se sta male uno, stiamo male tutti e quindi si, ho reagito d'istinto ma ho sbagliato e mi sembra di averlo ammesso>>
<<Che non si ripeta più>>
<<Ho chiest..>>
<<Che non si ripeta più>>
<<Sei così pieno di te, che non accetti neanche le mie scuse. Non so neanche perché perdo il mio tempo a parlare con te, ma da domani non sarà più un problema>>
<<Cosa intendi dire?>>
<<Ho deciso di richiedere il trasferimento in pronto soccorso>>
<<Non se ne parla>>
<<Invece si, non ho intenzione di rimanere a lavorare con un presuntuoso che non ascolta altro che sé stesso>>
<<Non mi interessa. Tu non ti muovi>>
<<Non spetta a lei decidere>>
<<Ah no? Sono il Dottore e il proprietario dell'ospedale>>
<<E io sono un laureato a pieni voti che può trovare lavoro anche in altri ospedali>>
<<Al momento non puoi andare da nessun altra parte perché c'è un contratto in ballo>>
Lo fulminai e mi girai..
<<Dove stai andando?>>
<<Ho finito il turno di lavoro, vado a cambiarmi>>
<<Domani mattina ti voglio qua alle 9 e non ammetto repliche>>
<<Ho una replica: mi stai sulle palle>>
<<Io ho una contro replica: non me ne frega>>

Dannatamente imperfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora