Quinto Capitolo

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Michael                                           
<<Eccoci arrivati all'ultima cena di lavoro..>> mi disse Rita
<<Già, sei stata il braccio destro di mio padre per tutta la sua carriera e il mio per l'inizio del mio percorso>>                 
<<Per me è stato un vero onore, ora però è arrivata la giusta ricompensa per tutti gli anni di lavoro. Me lo merito un po' di sano riposo>> <<Assolutamente, i tuoi anni di lavoro li hai svolti egregiamente>>
<<Eh si. Michy, per quanto riguarda la ricerca del tuo nuovo assistente siamo ancora in alto mare..>>      
<<Hai visto anche te quante richieste ci sono arrivate..>>      
<<Si e nessuna mi entusiasma.. Specialmente l'atteggiamento dei ragazzi che, sapendo i tuoi gusti sessuali, hanno puntato tutto su occhiolini e sorrisi accentuati.. Sai di essere un bel ragazzo e di piacere ma il lavoro non c'entra niente con la vita sentimentale. Anche questo Alex che adesso è in prova non mi convince>>
<<Tesoro, sono uno schianto, lo so. Alex lo sai che lo tengo perché i nostri genitori sono amici e mio padre mi ha chiesto un favore >>
<<Si lo so, il padre vuole farlo crescere con te. Comunque per quanto riguarda la bellezza devo dire che sei anche furbo visto che ci giochi su questo. Ah, bambino mio quanto sei cresciuto!>>
<<Eh, il bambino ora è diventato uomo, eh che uomo>> dissi facendo l'occhiolino e lei scoppiò a ridere.

Alan
Quanto sarebbero fieri di me mamma e papà.. Esco dallo studio legale dove mi sto facendo le ossa e vado a fare il cameriere in hotel.. Mi mancano, tanto!
<<Dai Alan, sbrigati che stanno per arrivare gli ospiti di stasera>> mi disse Jim, il mio collega.                                              <<Eccomi, sono pronto!>>
....
<<Cameriere, un bicchiere di Champagne!>> mi girai e vidi Alex..
<<Alan? Adesso fai la sguattera?>>
Io e Alex abbiamo fatto la scuola insieme e ci siamo leureati insieme, peccato solo che lui mi ha sempre temuto.
<<Faccio anche il cameriere, problemi?>>
<<Ti capisco, come avvocato non avevi chance>>
<<No caro, io di giorno lavoro in uno studio legale e di sera lavoro qui. Ah ma, che stupido! Tu non lo conosci neanche il significato della parola "lavorare">>
<<Io invece lo conosco il significato perché lavoro per l'avvocato Fins>> disse compiaciuto mentre io rimasi perplesso.
<<Tu lavori per l'avvocato più famosi di New York?>>
<<Si, mentre tu fai la sguattera insignificante>> stavo per rispondere quando una voce mi interruppe:
<<Alex, che modo di parlare è questo?>> era l'avvocato Michael Fins..
<<Avvocato, mi scusi, ho esagerato>>
In quel momento scoppiai in una fragorosa risata.
<<Mi scusi ho esagerato? Mi temi, mi invidi e mi insulti da sempre, stasera hai iniziato ad offendermi senza motivo e ora fai la parte del buon samaritano? Eh Alex, tu non sai neanche dove sorge il sole alla mattina. Detto ciò, io vi saluto. Buona continuazione>> me ne andai senza degnare di uno sguardo i 2 presenti.

Michael
<<Alex, seguimi un attimo>>
Nella mia vita 2 cose non tollero: l'ignoranza e la mancanza di rispetto.
<<Si può sapere perché ti sei rivolto in quel modo al ragazzo?>>
<<Perché non lo sopporto. Ho fatto tutte le scuole con lui fino alla laurea. È sempre stato il cocco di tutti ma in realtà è solo un agnellino travestito da lupo>>
<<Quindi se si è laureato con te vuol dire che è un avvocato>>
<<Si ma lavora in uno studietto legale da niente e fa pure la sguattera>>
<<Alex caro, io penso che tu dovresti ringraziare i miei genitori per l'educazione che mi hanno dato altrimenti adesso ti troveresti in ospedale>>
Era quel ragazzo..
<<Non posso farlo visto che sono crepati>>
Mi girai verso il ragazzo e lo vidi con le lacrime agli occhi..
<<Questo è quello che sei: una porcheria. Lo sai perché non mi sporco le mani con te? Perché sarebbe come sparare sulla Croce Rossa>>
Se ne andò..
<<Alex, ti ordino di andare a casa. Ci vediamo domani in studio per parlare di quanto successo stasera>>
.......
Devo parlare con quel ragazzo, assolutamente.
Appena vidi il responsabile di sala lo fermai: <<Mi scusi, è possibile parlare con un vostro cameriere?>>
<<È successo qualcosa, signore?>>
<<No, non è successo niente. Ci terrei solo a scambiare 2 parole con questa persona..>>
<<Ok, vado subito a chiamare un cameri..>>
<<No, non ci siamo capiti. Io sto cercando una persona in particolare. Alan, si chiama Alan>>

Alan
Serata conclusa, grazie a Dio! Non vedo l'ora di arrivare a casa e mettermi sotto le coperte.
Tolta la camicia bianca della divisa sento bussare..
<<Viene pure Jim>> dissi al mio collega..
<<Non chi sia Jim ma il mio nome è Michael>> mi ritrovai di fronte l'avvocato Fins
<<Cosa ci fai le qua dentro? Lo sa che è uno spogliatoio privato per i dipendenti?>>
<<Lo so, ma prima di venire ho chiesto il permesso al capo sala>>
<<Avrebbe potuto benissimo apettare che finissi di cambiarmi, comunque dal momento che è qua mi dica cosa vuole>>
<<Perché stai usando questo tono con me?>>
<<Che tono? Ascolti, io ho iniziato a lavorare alle 8 in uno studio legale e sono uscito alle 18 e poi sono venuto qua. Se permette sono stanco quindi si muova e non perda tempo con domande inutili>>
<<A me questo tono non piace ma capisco anche la tua stanchezza. Posso darti del tu?>>
<<Faccia pure, ora però vada al punto>>
<<Intanto mi piacerebbe che anche tu mi dessi del tu, consecutivamente vorrei scusarmi io per Ale..>>
<<Fermo! Ok, ti do del tu senza problemi, ma le scuse non le voglio. Prima cosa perché non sei stato tu a mancarmi di rispetto, seconda cosa perché non voglio neanche le scuse da parte di una persona che non stimo neanche per il taglio di capelli che ha>>
<<Non vi state molto a genio..>>
<<Parla al singolare, io con lui non ho niente. È lui che è geloso di me solo perché sono più in gamba di lui. Stasera mi ha subito sbattuto in faccia che lavora per te ma con me marca male perché non mi interessa>>
<<Non lavora con me, per il momento è in prova>>
<<Immagino già il tipo di prova>> dissi ridendo, lui però mi guardò male
<<Cosa stai insinuando?>>
<<Penso sia chiaro..>>
<<Spiegati bene perché per me non è chiaro>>
<<Sei l'avvocato più famoso della città e assumi un ragazzo che si è laureato per il rotto della cuffia?>>
<<Ti ripeto che è in prova>>
<<Ah si, certo. Comunque non è una cosa che mi interessa. Ora io vado>> dissi passandogli davanti ma lui mi fermò
<<Che ne dici di fare un colloquio per lavorare nel mio studio?>>
<<Dico di no, al momento mi trovo bene così>>
<<Ti trovi bene a girare come una trottola tutti i giorni?>>
<<Se permetti sono cazzi miei, e ora lasciami!>> dissi strattonandolo e facendoli mollare la presa
<<Perché stai facendo l'orgoglioso?>>
<<Oh, ma la smetti di starmi addosso? Non voglio avere niente a che fare con te>>
<<Ah davvero? Strano perché solitamente mi trovo sempre con tante richieste..>>

Michael
<<Mi dispiace per te ma sono un ragazzo con dei valori e non do il mio culo al primo che capita>>
<<Mmm interessante, sei passivo>>
<<Mmm interessante, sei cretino!>>
Quanto è ribelle, ah!
Il suono del suo telefono, non ci voleva!
<<Ei Ary, dimmi..>> non sentivo l'altra voce..
<<Ok va bene, arrivo!>>
Cazzo, stava andando via.. Chiuse la comunicazione e mi disse: <<Devo proprio andare, c'è il mio amico fuori che mi aspetta.>>
Sbuffai ma non c'era altra scelta..
<<Tieni, questo è il mio biglietto da visita. Aspetto una tua chiamata domani>>
<<Si, aspetta e spera>> mi disse fiondandosi verso la porta, mentre un ragazzo stava andando verso di lui..
Mi ha lasciato impalato come un cretino.
Ah, con me ti passerà la voglia di fare il ribelle caro Alan, eccome se ti passerà.

Alan
<<Ei Ary, scusa per il ritardo ma sono stato trattenuto dentro..>>
<<Tranquillo Al, com'è andata oggi?>>
<<Domanda di riserva?>>
<<Ei, che è successo?>>
<<Niente tranquillo, è stata solo una serata un po' movimentata, ma non ho tanta voglia di parlarne>>
<<Ok, per questa sera ti lascio tranquillo, ma domani non mi scappi>>
.......
<<Shhh facciamo piano perché Derek dorme...>>
<<Una camomilla ti va?>> continuò..
<<Grazie Ary ma no, vado a farmi un bagno e mi butto sul letto>>
<<Ok Al, riposati che ne hai bisogno!>>
<<Stai dicendo che ho una brutta cera?>> chiesi inarcando un sopracciglio
<<No scemo, lo dico solo perché ti sento stanco dalla voce>> disse ridacchiando..
<<Sisi, faccio finta di crederci. Notte Ary>> risposi ridacchiando anche io
.....
E ora, che devo fare con questo numero?
Non ho intenzione di chiamare quel presuntuoso, fine. Ho deciso.                   

Dannatamente imperfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora