I racconti eroticomici di Pamy

Capitolo 4

Mi alzai e presi il frustino.
Mi tolsi i vestiti rimanendo in completo intimo.
Passai accanto alla vaschetta del pesce rosso vuota...il pesciolino Ricky se ne era andato qualche giorno prima.
Mi diressi nello studio di mio marito e la vidi.
La posta segreta che odorava d'oceano..sul tavolino segreto...dinanzi la porta segreta...accanto alla parete segreta...riflessa dalla luce segreta.
Il luogo dove mi era vietato entrare, ma non quel giorno poiché mio marito mi stava aspettando.
Entrai nella stanza con addosso solo l'intimo ed il frustino in mano.
Qualcosa di viscido mi sfiorò la mano e prese il frustino.
Mio marito era dinanzi a me piegato a novanta gradi....come fosse na' torta che aspettava la cottura.
Il pesce rosso Ricky era lì.
La cosa strana non era trovarlo là...piuttosto che fosse in piedi con solo cinque zampe a terra...
Con il frustino agguantato dalla mastodontica pinna piena di inaspriti addominali squamosi iniziò a colpire ripetutamente mio marito come un trapano elettrico ad acqua fa con le mattonelle...
E così iniziò a frustare l'uomo..
Gridandogli con accento tedesco
"Balla Tasso, Balla!
Ricky essere tornato ora"
E tra ululati squamosi e grida anfibie la notte si tinse di rosso banana.

Ricky se ne andò dopo qualche giorno.
Mi accusò di tentato omicidio.
Disse che si sarebbe fidato solo di vegani, vegetariani, sofficini, necrofili, zoofili, cerealiani e derivati vari.
Se ne andò con l'acquario ed il mio frustino dentro.
Mi lasciò sola con mio marito, quello sterile che beccavo ad abbracciare il lavandino nei giorni di spuma.
Non soffrivo quando ricky lo frustava...con quelle squamose pinne poste a nascondere gli addominali...
Ma con il lavandino era diverso...
Se mi tradiva con il lavandino voleva dire che io sarei finita con il cesso...
Invece con ricky..era l'apnea ad eccitare
Era come finire soffocata durante un pompino ma senza carne tra i denti...

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