Capitolo 3

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Katsuki era stanco, stanco di tutto; per di più era ancora sconvolto per il sogno avuto la notte precedente causa anche della sua stanchezza fisica, poiché dopo non poté più conciliare con il sonno.
《Stupido Deku.》 masticò. 
Vederlo era l'ultimo dei suoi desideri e l'essere compagni di classe di certo non aiutava; arrivato in aula, infatti, digrignò i denti sentendo la stupida voce di Deku.
《B-buongiorno Kacchan.》 il tono di Izuku era solare come sempre ma nella sua voce vi era anche un po’ di insicurezza. Come biasimarlo però, la notte prima si era dichiarato e come risposta, se la si poteva definire così, ottenne solo una reazione negativa e di scherno dall’altro.
Katsuki gli lanciò un’occhiata scontrosa e lo ignorò, questa fu la causa per cui quasi tutto il giorno il morale del verdino era più giù del solito; sebbene fosse solo un saluto, Izuku ci teneva.

Finite le lezioni Midoriya nonostante l’insicurezza seguì Bakugou. 
Arrivati a metà del corridoio Katsuki si voltò di scatto.
《Perché mi stai seguendo?》 lo fulminò il biondo.
《Ah eh… Ecco… Volevo, cioè volevo sapere se ci avevi pensato…》 distolse lo sguardo imbarazzato.
《Di cosa stai parlando?》
L’unica cosa a cui Bakugou poteva pensare era al sogno avuto la notte precedente. Lo tormentava, quelle scene continuavano a balenargli in testa. 
《A-ad una risposta…》
《Risposta? Di che cazzo parli? Mi stai prendendo in giro? Pensi davvero che io provi qualcosa per te? Non farmi ridere.》 disse con tono sarcastico. 《Dopo il sogno di stanotte vederti è l'ultima cosa che vorrei.》 Solo una volta finita la frase si rese conto del madornale errore commesso.
Izuku lo guardava confuso. 《C-che sogno?》
《Tsk. Sta zitto.》
《K-Kacchan di che sogno parli?》 ora Izuku era curioso, molto.
《Nulla, ho detto di stare zitto, hai già fatto abbastanza.》
《Ho già fatto abbastanza? Kacchan io non ti capisco…》
《Non c'è bisogno che tu lo faccia.》 disse Katsuki allontanandosi dall'altro.
《A-aspetta Kacchan...》 Provò a dire Midoriya, afferrandolo poi per un braccio.
《Lasciami.》 
《No aspetta, devo parlarti.》 abbassò lo sguardo. 
《Non ho intenzione di ascoltare nulla che provenga da te.》
《Perché ti comporti sempre così… Per favore ascoltami…》
《Cosa vorresti dirmi eh? Che ti piaccio? Di nuovo? E cosa ti aspetti da me? Una risposta positiva suppongo, e poi? Cosa ne dici di metterci insieme? Così vivremo per sempre felici e contenti. Svegliati cazzo, questa è la vita reale, io sono un ragazzo e anche tu, è innaturale questa cosa. Tu non sei realmente innamorato di me. Come ti ho già detto, non confondere quella strana ammirazione che hai nei miei confronti per amore.》
Izuku non seppe replicare, però Katsuki si stava sbagliato, Midoriya era serio, provava davvero qualcosa per lui.
Dagli occhi del verdino stavano iniziando a scendere delle lacrime, le parole pronunciate dal biondo lo avevano ferito.
Bakugou non appena vide l’espressione di Izuku con il viso rosso e quelle lacrime che gli rigavano le guance non poté che pensare a quanto fosse carino. 
Carino? Davvero aveva pensato a quanto Deku fosse carino? Che stava succedendo? Katsuki per un attimo restò a fissarlo, lo aveva quasi ammaliato.
《Kacchan… I-io non mi a-arrenderò così facilmente, ti farò capire i miei veri sentimenti e cercherò di abbattere quel muro che hai eretto per tutti questi anni. Riuscirò a far emergere il vero te stesso, perché Kacchan… Io ti amo》
《Quanta presunzione che abbiamo qui… Abbattere il muro? Far emergere il vero me stesso? Di che cazzo parli Deku.》 si avvicinò al verdino 《Parole come “Io ti amo” non vanno pronunciate a caso, chiaro?》
Infondo però quelle frasi fecero sussultare il biondo. Possibile che Izuku aveva già capito tutto? Era così intuitivo quel ragazzo; questo Bakugou lo ammetteva.
《B-bhe penso di averti detto t-tutto…》 Così il verdino si voltò e iniziò a camminare nella direzione opposta.
Katsuki si mise a fissare il corpo fragile del compagno allontanarsi e nel frattempo vide una figura dai capelli corti e castani avvicinarsi ad Izuku.
《Deku-kun!!》 la voce squillante arrivò anche alle orecchie del biondo, che si innervosì immediatamente.
Perché quella stupida donna fluttuante doveva stare così vicino a Deku? Digrignò i denti fissandola, non sapeva bene il perché, ma non voleva che Uraraka avesse tutte quelle libertà nei confronti di Deku.
Decise di allontanarsi per evitare di fare qualche sorta di scenata.

Arrivati al dormitorio, Katsuki andò in camera sua, almeno nella sua stanza non avrebbe incontrato nessuno.
Arrivata l'ora di cena fu costretto ad uscire dalla camera e inevitabilmente si trovò Izuku di fronte insieme a Todoroki e Iida.
Ad un tratto si sentì un braccio sulla spalla.
《Oi Bakugou, non ti ho visto tutto il pomeriggio, che stavi facendo?》 pronunciò Kirishima con il suo solito tono solare. 
Midoriya sentendo la voce del rosso si accorse della presenza di Katsuki e abbassò lo sguardo vedendo quanto fossero intimi quei due, era geloso.
《Non sono affari tuoi.》 sbuffò il biondo.
《Scontroso come sempre eh Bakugou.》 Kirishima mostrò un grande sorriso al biondo iniziando poi a far strada restando comunque attaccato a Katsuki. 
Izuku li osservava zitto da lontano, Kirishima era un suo amico, questo è vero, però provava anche un po' di invidia; non voleva condividere Bakugou con nessuno, perché lui era suo, era l'unico che lo conosceva da così tanto tempo, ed era anche l’unico che sarebbe riuscito a farsi spazio nel cuore del biondo. L'unico.
《Midoriya, va tutto bene?》 chiese Todoroki con un tono quasi preoccupato.
Si era accorto dello sguardo afflitto del compagno.
《Ah… Si si, tutto bene.》 
Shouto voleva credere alle sue parole, ma era complicato, sapeva che c'era qualcosa sotto.
In quel momento decise di lasciar perdere, ma successivamente sarebbe andato più a fondo nella questione, voleva aiutare Izuku a sentirsi meglio, infondo era un suo amico.

Finita la cena e successivamente il bagno Katsuki si diresse subito in camera sua e si distese immediatamente sul letto pensando alle parole di Izuku pronunciate il giorno stesso.
La cosa che lo lasciava più sconcertato era il “Ti amo” del verdino, possibile che era davvero così facile da pronunciare? Nonostante fossero solo due semplici paroline, per Bakugou era inconcepibile dirle, anzi il vero problema era che non capiva appieno il significato. 
《Stupido Deku》 masticò 《Sempre a crearmi problemi.》

Izuku, tornato in camera anche lui, non poté che pensare a Bakugou.
Anche lui avrebbe voluto stargli vicino come faceva Kirishima… Eppure per lui era impossibile; però perché? Erano amici d’infanzia, perché non poteva avere un rapporto del genere con lui? 
Si gettò sul letto e cercò di chiudere occhio pensando a ciò che avrebbe potuto fare l'indomani per riuscire ad avvicinarsi, seppur di poco, al biondo.

Un forte rumore alla porta svegliò Izuku dal suo sonno, qualcuno stava bussando; guardò l'ora, erano le 3:25, chi mai poteva essere a quell'orario?
Aperta la porta il verdino quasi si strozzò con la sua stessa saliva.
K-Kacchan… Che ci fai qui?

Love Fool // BakuDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora