È passata esattente una settimana dal funerale;una settimana lunga e buia per entrambi. Lui,isterico e taciturno ed io,stanca e sconsolata. Abbiamo entrambi provato a riprendere il ritmo,ma fino ad adesso abbiamo fallito miseramente.
Lui girovagava per casa senza una meta precisa,preoccupandosi di non far rumore durante i suoi spostamenti al fine di non rompere il silenzio tanto ricercato da entrambi.
Passava da una camera all'altra,entrandovi e uscendovi l'attimo dopo,come immemore del motivo per cui vi era entrato.
Su e giù per scale,dentro e fuori dalla camera da letto;era ormai questo il suo itinerario.
Come se stesse seguendo una scia invisibile,una scia lasciata dalla sua assenza.Ed io,io sono stata nel letto tutti e sette i giorni.
Ho provato,quello sí,ad alzarmi,ma un dolore al petto e una fitta alla testa mi colpivano senza tregua ad ogni movimento.Ho sognato mia madre;pure questo un colpo duro da digerire.
Ho sognato che era ancora qui con noi,che tutto era stato solo un brutto sogno durato forse un po' troppo. Ma,al risveglio,tutto ciò che ho notato sollevando le palpebre sono stati solo i cartoni di pizza condivisi unicamente con papà il giorno prima.Una malinconia infinita si è impossessata di me,facendomi vedere l'immagine di Charlotte,mia madre,dovunque;rendendomi quasi esaurita dal nervoso; portandomi a non avere nemmeno più le forze per alzarmi e andare a mangiare.
Me lo ripeteva spesso,lei,che sono troppo sensibile.
Persone,oggetti,ricordi,momenti; tendo ad affezionarmi sempre troppo.
-Sei la cosa più bella che mi sia capitata e ti considero perfetta,se non fosse per questo tuo troppo affetto che tendi a dare a tutto e tutti;presto o tardi finirà per distruggerti. Fidati di me,bambina mia. Distingui bene le persone per le quali ne vale davvero la pena,perchè tu sei speciale e non meriti di soffrire,cosa purtroppo inevitabile.Ricordalo tesoro.- Mi baciava sulla guancia spegnendo poi la luce,lasciandomi da sola a riflettere su queste parole ogni sera.Ma adesso che lei non c'è più;solo ora comprendo il significato dell'enorme sensibilità che spesso mi attribuiva.
Nel letto ,ogni sera, tento di non pensarci,ma è come se lei fosse sempre qui,sempre con me e tutto ciò,inevitabilmente,mi distrugge.Io non credo e non ho mai creduto nelle coincidenze,credo invece nel destino. Ma davvero questo era quello in serbo per lei?
Essere investita da un ragazzo ubriaco,del quale i poliziotti sono ancora alla ricerca?
Non penso proprio.Oggi è sabato e fuori c'è il sole.
Appena apro gli occhi mi accorgo di non essermi coperta affatto ieri sera e di aver dormito con le cuffie nelle orecchie.
Le tolgo stancamente e fisso la mia immagine nello specchio di fronte al letto.
Capelli mori arruffati raccolti in una crocchia disordinata,resti del trucco di una settimana prima ancora sul mio volto e vestiti ormai sporchi ornano il mio esile corpo.-Bea,alzati,hai proprio bisogno di una doccia-
è la frase che mi ripeto da due giorni insistentemente ma senza grandi risultati. Il migliore è stato giovedì quando,dopo essermi alzata dal letto e aver fatto dei passi verso la porta,mi sono diretta nella direzione opposta al bagno : il divano,occupandolo per metà giornata.Mi ristendo sul letto a pancia in su con le braccia aperte,riuscendo a toccare cosí entrambi i bordi.
"Brava Bea,devo dire che quando ti imponi una cosa poi la porti sempre a termine" penso ironicamente,girandomi poi sul fianco,intenzionata a dormire,non prima di aver però pensato al colpevole di tutto ciò. Cosa che faccio di frequente in questi giorni.
-Chissà se riuscirò mai a incontrarti e farti poi capire quanto male mi hai fatto. Ti odio con tutto il cuore-
e,detto ciò, mi addormento;non immaginandomi nemmeno quanto la mia vita e la mia opinione cambieranno con il passare del tempo.
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On My Mind #Wattys2018
FanfictionBeatrice e Luca,le cui storie così diverse all'apparenza saranno inevitabilmente destinate ad unirsi. Lei,bella e con una morte non superata alle spalle. Lui,dannato e con un segreto troppo grande da custodire. Cosa succederebbe se due anime così si...