-Che giornata interminabile!-si lamenta Emy,mentre ci avviciniamo ai cancelli.
-Le prime due ore,poi,sembravano eterne- fa Jhonny di rimando.
-Allora,ti sembrano simpatici i nuovi arrivati?- mi chiede poi,durante la nostra camminata verso casa.Infatti,sin dalla prima superiore,al termine delle lezioni ci ritroviamo sempre tutti e tre vicino all'albero grande,percorrendo poi insieme il tratto di strada a piedi.
Raramente succede che ci facciamo venire a prendere dai nostri genitori;questo soprattutto durante i giorni di pioggia o neve.-Non lo so- ed è la verità.
Sono stati tutta l'ora zitti,la ragazza a prendere appunti e a guardare l'orologio;mentre il ragazzo a fissare la lavagna.-Si insomma,di poche parole.-
Una volta arrivata,essendo io la prima ad abbandonare questo gruppo,saluto entrambi,percorrendo poi velocemente il vialetto di casa.
-Babbuz,sono a casa!- esclamo,ottenendo come risposta solamente l'eco delle mie stesse parole.
Strano non sia ancora qui,solitamente torna presto.
Mi dirigo verso la cucina,aspettandomi di trovarlo intento a cucinare con le cuffiette nelle orecchie,o per lo meno aspettandomi un biglietto sul frigo.Volgo lo sguardo verso quest'ultimo,lasciando così che una merea di ricordi ritornino a galla.
Bea,torno tardi,prepara solo per te.
Ti voglio bene,mamma.
Questa era la quotidianità: un suo biglietto,quasi sempre contenente le stesste frasi,attaccato con la calamita a forma di delfino sul frigo.
Capitava poi,a mano a mano che il tempo passava,che ci dimenticassimo di staccarli e che quindi si accumulassero.
Una chiazza di colore su sfondo grigio.Sparita.
Il suono di una notifica mi riporta alla realtà.
Tento di capire dove io possa aver lasciato il telefono ma un rumore nella pancia mi interrompe : la fame inizia a farsi sentire.
Mi avvicino alla dispensa,prendendo una barretta ai cereali e mi indirizzo poi verso il cellulare, lanciato,come di consuetudine,sul divano.Luca Arsi ha chiesto di seguirti.
Quel Luca.
Inizio a scorrere velocemente le sue foto,stando attenta a non mettere per nessuna ragione al mondo un like,continuando tutto ciò per 10 minuti buoni.-Bea,sono tornato!-
Blocco immediatamente il telefono,correndo poi verso la voce.
-Babbuz!- lo abbraccio, sciogliendomi subito dopo da quest'ultimo e fissandolo.
-Perchè non me lo avevate detto?--Detto cosa scusami?-
Lo vedo avvicinarsi stancamente al ripiano della cucina,probabilmente con l'intenzione di preparare da mangiare a entrambi.
Nessun dubbio,nessun rimorso: è tranquillo.
Come possono avermi fatto una cosa del genere.-Neanche un accenno. Io pensavo vi fidaste di me.-
Mi lamento,ma è la verità.
Se solo mi avessero informato di questo grande cambiamento,avrei passato più tempo con entrambi;sarei stata consapevole che il tempo con loro da lì in avanti sarebbe stato limitato.
E invece ora ho perso mia mamma,e allontanarmi da mio padre ci si avvicina molto.Si gira perplesso,squadrandomi con aria interrogativa.
-Bea dimmi cosa intendi,senza troppi giri di parole.--I dormitori. Io che non potró più vederti sette giorni su sette. Questo cambio drastico ti dice qualcosa?-
Alzo involontariamente la voce,abbassando la testa in modo tale da non permettergli di vedere i miei occhi lucidi.
Maledetta sensibilità.Sospira.
Si avvicina,come se ogni passo gli pesasse sulle spalle e mi abbraccia,baciandomi delicatamente la testa.Questa è la goccia che fa traboccare il vaso
Lacrime calde scorrono fuori dai miei occhi,bagnandogli la camicia nuova.
Istintivamente lo stringo forte,terrorizzata dall'idea di perdere anche lui.-Tesoro,te lo avremmo dovuto dire insieme,io e tua madre.
Ma poi è successo l'impensabile,e questa storia mi era proprio scappata di mente.
Mi dispiace davvero tanto di non averti avvisato prima ma ci avevano consigliato di non dire nulla,per la vostra sicurezza.-Alzo la testa,guardandolo fisso.
-Tu ti fidi di me,vero?-I suoi occhi verdi,riflesso dei miei,sono tutti arrossati e,in questo esatto momento,coperti da un velo di lacrime.
-Certo tesoro.-
e così,un pezzettino di cuore torna al suo posto.Sono nella mia camera,intenta a chiudere la valigia;un'impresa alquanto ardua,dato il numero elevato di vestiti necessari.
Mi ci siedi sopra ma tutto ció sembra solo peggiorare la situazione.
Sbuffo infastidita,ammirando per l'ultima volta la mia camera,ormai vuota.Senza tutte le foto e i disegni,sono ora ben visibili delle piccole crepe nel muro che,da un punto all'altezza del mio quadro preferito,si diramano verso la scrivania.
Vado verso quest'ultima,bloccandomi peró quando tutto il mio peso finisce su qualcosa e,a giudicare dal rumore,qualunque cosa fosse ora è inutilizzabile.
Alzo la scarpa,vedendo il mio temperino in mille pezzi.
"Bene" penso "è arrivata l'ora di mettere in ordine,una volta per tutte."
Sono nel mio letto,con la consapevolezza che non potrò dormirci più così spesso.
Pensandoci,è come una parte di me.Mi volto verso il comodino e afferro il cellulare attaccato alla presa,ormai una delle poche cose rimaste fuori dalla valigia.
Lo sblocco e imposto la sveglia alle 6.20,riposandolo e voltandomi poi dall'altro lato.Entra poca luce dalla finestra,che crea quasi un'atmosfera magica,grazie alla quale mi addormento immediatamente.
Non immaginandomi neanche lontanamente che,da lì a pochi mesi,sarebbe cambiato tutto.
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On My Mind #Wattys2018
FanficBeatrice e Luca,le cui storie così diverse all'apparenza saranno inevitabilmente destinate ad unirsi. Lei,bella e con una morte non superata alle spalle. Lui,dannato e con un segreto troppo grande da custodire. Cosa succederebbe se due anime così si...