Chapter five

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Un forte spintone mi constringe a voltarmi,perdendo così ogni possibilità di ritrovarli tra quell'infinità di occhi inespressivi.

Mi giro di scatto e,di fronte a me con un viso impaurito,trovo un ragazzino
-Scusami,non volevo davvero. Io-
balbetta,torturandosi le maniche del giubbino
-Io davvero non volevo ma degli stupidi mi hanno spinto.-
Mi guarda,aspettando una mia qualche reazione ,a giudicare dalla sua faccia terrorizzata,presuppongo negativa.

-Come ti chiami?-
A questa mia domanda,strabuzza i suoi occhietti verdi.
-Io,beh- mi fissa,sperando di cogliere l'inganno; ma,vedendomi tranquilla in attesa di risposta,tira un sospiro di sollievo e continua
-Logan,scusami ancora-
-Sei più che perdonato- gli sorrido -ma Logan,davvero non farti mai mettere i piedi in testa da nessuno,tanto meno da quegli scemi.- Con la coda degli occhi indico un gruppetto di ragazzi intento a ridere di lui. -Mai-

-Grazie- esclama,dondolandosi sui talloni.
-Voi siete?- posa prima lo sguardo su di me e dopo sulla mia migliore amica.
-Io mi chiamo Emily e la filosofa,qui, è Beatrice- mi prende in giro lei
-Dai,era serio come discorso- affermo,pizzicandole la guancia.
-Bhe,io vado,grazie mille ancora- e,con passo incerto, lo vedo pian piano sparire tra i ragazzi.

-Ah,questi nuovi arrivati.- mi sorride Emy,posando poi lo sguardo sul suo orologio.
-Dai entriamo o faremo tardi-
si incammina e,notando poi il mio rifiuto nel seguirla si volta.
-Cosa c'è?- mi squadra perplessa.

-Lo sai che non sono d'accordo con questa storia dei dormitori,vero?-
Si avvicina,sorridendo appena.
-Non ti conoscessi! So perfettamente che odi i cambiamenti,di qualsiasi tipo. Ma ti assicuro che non sarà poi così male. Insomma;hai me! E Jhonni e...a proposito di Jhonni,ma quando arriva? Rischia davvero di prendere un richiamo,ed è solo il primo giorno!-
-Non lo so,ma non vorrei essere al suo posto- esclamo,prendendola poi per mano e incamminandoci verso l'aula del professor Trew,docente delle prime due ore.

-Tra due minuti suona la campanella e io devo andare urgentemente in bagno;mi accompagni o mi aspetti qui? Tenendo,se dovessi decidere di scegliere la seconda opzione,occupati i nostri soliti due posti in fondo?-

-Vai-rido io-altrimenti finisci per fartela addosso-
Con uno scatto si dirige verso i gabinetti. Quanto non mi erano mancati.
-Devo fare sempre tutto io. Prendi i posti in fondo,prendi i posti in fondo. Sì;peró poi quando la Poth rimprovera me e non Emy mica posso risponderle 'si sa com'è,da qui non si sente nulla e perfino una mosca è più interessante di lei- borbotto ironicamente,tirando poi fuori il telefono dalla tasca,controllando se Jhonny da segni di vita.
Nulla.

DRIIIN

Mi volto,sbattendo goffamente contro una persona situata dietro di me.

Alzo gli occhi per capire chi sia il genio che,tra una scuola intera,ha deciso di posizionarsi proprio nell'unico metro quadrato necessario per i miei spostamenti ma,appena incrocio il suo sguardo,non posso fare a meno che saltargli in braccio.

-Jhonny! Mi- gli do un bacio sulla guancia -sei- un'altro -mancato- questa volta sulla fronte -un sacco-

-Anche tu e i tuoi baci,piccolo koala. Sono ancora in tempo per la lezione della prima ora?-
Lo guardo stranita,appoggiandogli con un gesto fulmineo la mano sulla fronte.
-Tu,proprio tu che ti preoccupi per la scuola. Sicuro di stare bene?-
-Non fare tanto la spiritosa- dice,scompigliandomi i capelli.
-È per mio padre; sue testuali parole : al primo richiamo o insufficienza che sia,sappi che la carta di credito,insieme al motorino,li vedrai nel 2019-
alza gli occhi al cielo,sbuffando.
-Quindi entriamo-

Ci accomodiamo,come per tradizione,nell'unico banco da tre in fondo.
-Ma Emy?- bisbiglia lui,guardando il professore di economia. Perchè è il primo giorno sorride e scherza. Quanta finzione.

-Eccola-
Rientra proprio in questo istante,chiudendo la porta dell' aula troppo rumorosamente e,di conseguenza,concentrando l'attenzione di tutti sulla sua persona.

-Scusate- fa lei,avvicinandosi al nostro banco e contenendo l'emozione alla vista del nostro migliore amico.

-Bene,come stavo dicend...-

-Allora,cosa mi sono persa?- tira fuori una quaderno ad anelli e il suo astuccio rosa che conserva dalle elementari.

-Oltre ad un'immotivata voglia di Jhonny di studiare- mi guarda poi lui sorridendo -nulla.-

Siamo pronti a una sessione di chiacchiere su esperienze estive quando un suono sulla porta ci distrae.

-Prof,hanno bussato.- esclama uno,guadagnandosi un'occhiataccia dalla serpe.

-Fino a prova contrario,ci sento ancora.- dice,con tono gelido. Avvicinandosi poi alla porta,aggiunge -Avanti!-
Subito dopo questo invito,che con il suo tono glaciale può essere scambiato con molta facilità ad un ordine,entrano in classe quattro alunni.
Due maschi e due femmine.

-Ragazzi,loro saranno i vostri nuovi compagni.-

Li osservo: la prima è una ragazza dai capelli rossi che,a primo impatto,ispira simpatia.
Il secondo e la terza,data la loro enorme somiglianza,sono gemelli.
Il quarto lo squadro un momento di più,partendo dal basso e arrivando poi al viso.
Qui noto,con sorpresa,due occhi color ghiaccio intenti a esplorare l'aula.

Ho come la sensazione che li dovrò sopportare molto più del previsto,quegli occhi.


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