LIBRO PRIMOARRIVO IN GIAPPONE
не забывай меня.
Non dimenticarti di me.
Ottavo capitolo
C'è una linea sottile che divide un cuore spezzato dalla pietosa sagoma umana che ti fa diventare se, dopo qualche tempo, ancora ti rifiuti di lasciarlo andare. Credo sia a causa di questo che un giorno Kōsuke mi si siede vicino sulle scale del condominio e mi porge un biscotto.
Non è che non abbia fame, non mangio realmente da giorni, tuttavia mi manca l'appetito. Lo prendo più per gentilezza che per altro e ne mordo un angolo. E' buono. Riesco a sentire la cioccolata nascosta nell'impasto, le banane e, per ultima, una puntina di cannella. Mi lecco internamente i baffi e ne mordicchio un altro po'.
Vedo Kō sorridere mentre ingurgita il quarto. Ha già il quinto in mano, pronto ad entrare nella sua bocca.
Mi da una spallata e, istintivamente, sorrido.
«Oh, allora sai ancora farlo» commenta sputacchiando un po'. I suoi occhi castani brillano alla luce che entra dalle finestre, accendendo quella scintilla di spensieratezza che manca me. «Ora mi dici che è successo? Lo puoi fare? Lo vuoi fare?»
Finisco di mangiare il mio biscotto e scuoto il capo, poggiandogli la testa sulla spalla più vicina. Lui non si muove, si limita a sospirare. Ormai ci conosciamo da un po' di tempo, non c'è più l'imbarazzo che ci avvolgeva durante il nostro primo incontro ma ciò non significa che siamo così affiatati da sentirci a nostro agio con questi corpi acerbi, che cambiano in continuazione, che cambieranno.
Ci manca ancora molta strada per essere così affiatati. Perciò non mi sento pronta a dirgli che soffro a causa di Aomine, un ragazzo della Generazione dei Miracoli. Uno di quelli che a Kō non vanno troppo a genio, perché li reputa troppo sopravvalutati. Lo mettono in ombra.
A pensarci mi viene da ridere. Non immagino cosa potrebbe succedere se un giorno questi due si dovessero incontrare.
Mi domanda perché ho quel ghigno, ma non riesco a rispondergli. Sfocio solo in una risata che lo contagia poco più tardi.
Forse non ci manca molto per sentirci realmente legati.
STAI LEGGENDO
Miele
FanfictionMi sarebbe piaciuto essere una di quelle che lui si fermava a guardare per lunghi istanti. Avrei voluto esserla. Ho desiderato per così tante sere di poter stare tra le sua braccia anche solo per poche ore, anche solo per una notte di passione. Non...