Yoongi si avvicinò alle guance del minore, e Jimin eccitato per il dolce bacio chiuse gli occhi.
Il maggiore ammiccò e semplicemente pizzicò le guance di Jimin. "Baciami il culo. Questa sarà l'ultima cosa che farò,"
Jimin cercò di capire, "Hy-Hyung, cos'è u-un cu-culo?"
Yoongi gemette, l'innocenza di Jimin riguardo a qualsiasi cosa lo stava annoiando.
"Niente. Ho intenzione di lasciarti a casa di nuovo dato che devo lavorare." disse Yoongi freddo e iniziò a camminare verso il bagno.
Jimin corse per seguirlo ma lui ormai era dentro al bagno.
Cercò di aprire la porta ma non ci riuscì.
Quindi si sedette davanti alla porta con il suo orsacchiotto fra le mani.
Dopo 20 minuti Yoongi finalmente aprì la porta rivelando un Jimin seduto sul pavimento che lo stava guardando con i suoi occhi leggermente aperti.
"Oh merda! Fottiti Park Jimin. Mi hai spaventato, vattene!" disse con tono severo dato che non gli andava a genio di avere qualcuno seduto davanti alla porta del bagno ogni qual volta dovesse farsi una doccia.
Jimin si grattò la nuca, "Pe-Perchè st-stai pa-parla-lando i-in u-un'al-tra li-lingua?"
Yoongi cercò di capire cosa stesse dicendo visto che stava balbettando come sempre, dopo un po' comprese le sue parole.
"Questo si chiama linguaggio volgare" tagliò corto.
"Co-Cos'è?" chiese ancora Jimin e ciò fece irritare Yoongi.
"Jimin, vattene." disse Yoongi guardandolo dritto negli occhi.
Senti un profondo sospiro provenire dal più giovane e Jimin lentamente si alzò e camminò fuori.
Ma si sedette sul pavimento di nuovo, l'unica differenza era che adesso era davanti alla porta.
"Siediti sul divano." detto questo chiuse la porta ed iniziò a prepararsi per andare a lavorare.
Dopo un paio di minuti, aprì la porta.
I suoi occhi si allargarono appena quando vide che Jimin era ancora seduto davanti a lui, sul pavimento. Stava giocando con il suo peluche e un grande sorriso era presente sul suo viso.
Yoongi si inginocchiò davanti a lui. I suoi occhi stavano fissando l'orsetto al momento abbracciato da Jimin.
"Eh Jimin, quello è mio vero?" chiese Yoongi e diede un colpetto alla testa dell'orsetto.
Jimin annuì felice, "Me l-lo hai da-dato t-tu!"
"Oh, uhm, già."
Flashback,
Yoongi ha un esame e sta studiando in silezio nella sua camera, concentrato.
Jimin camminò verso Yoongi velocemente e appoggiò la testa sulle sue cosce.
"Merda, che cosa vuoi bambino?" chiese un Yoongi di 12 anni irritato.
Jimin non disse niente ma fece un sorriso sfacciato.
Il maggiore sospirò, aveva studiato per ore e adesso doveva pure affrontare quel bambino sempre allegro che non conosceva nulla del mondo crudele.
Quindi Yoongi gli diede semplicemente un orsacchiotto. "Prendilo e giocaci, fuori di qui." alzò appena la voce alla fine in modo che il minore capisse di dover uscire dalla sua stanza.
Jimin prese l'orsacchiotto felicemente e abbracciò il busto del maggiore in modo stretto. "Gra-Grazie Hy-Hyungie~!" cantò questa frase in una canzone come se la stesse intonando e corse con le sue gambe corte verso la stanza della signora Min.
Fine del flashback.
Yoongi deve ammetterlo, Jimin non è cambiato per niente. Che abbia 10 anni o che ne abbia 19, si comporta allo stesso modo.
La cosa triste è che la sua malattia mentale è l'unica cosa che è cambiata. Quando era un bambino il suo corpo non tremava, ma da quando Yoongi iniziò il college ed ebbe una casa propria, la sua malattia iniziò a peggiorare fino ad ora.
I pensieri di Yoongi vennero interrotti nel momento in cui ricevette una chiamata, guardò il nome del contatto vedendo quello di sua madre.
Rispose, "si mamma?"
"Yoongi! Finalmente mi hai risposto! Devi portare Jimin al controllo di routine al ospedale di Seoul!" Disse la signora Min preoccupata dall'altra parte della linea.
Gli occhi di Yoongi si sgranarono, "Co-Controllo? Mamma, ho del lavoro da sbrigare."
"Non mi interessa, lo devi portare all'ospedale per il suo controllo medico o peggiorerà e sono proprio sicura che sarà più stancante per te. Mi dispiace di essermi dimenticata di dirti le date dei controlli." Disse sua madre a denti stretti dato che la salute di Jimin era la sua priorità e lei non era lì per prendersi cura del suo figlio più giovane.
Sua madre gli diede le informazioni riguardo il controllo di Jimin e le cose che avrebbe dovuto portare.
Yoongi sospirò e finalmente accettò, chiuse la chiamata e fissò Jimin con uno sguardo freddo che a sua volta lo fissò incuriosito.
"Smettila di fissarmi e ora vai a farti una fottuta doccia." Ordinò al più giovane di muoversi.
Ma la sua risposta fece sentire Yoongi come se il mondo fosse già finito.
Perchè Jimin guardò Yoongi con un broncio sul viso e disse senza mezzi termini,
"M-Ma i-io n-non s-so co-come fa-fare la do-doccia d-da so-solo, l-le no-nostre ca-came-meriere lo fa-fanno pe-per m-me!"
Jimin non sa come farsi la doccia, povero Min Yoongi.
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Mental Disorder || Italian Translation.
Fanfiction"No, non mi prenderò cura di lui. Lui non è il mio fratellastro." disse Yoongi contrariato. Una mente da bambino nel corpo di un adolescente. Questo è Park Jimin, la sua mente non invecchierà mai a causa della sua malattia e Yoongi deve prendersi cu...