Capitolo quattro || Buio.

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Yoongi si svegliò all'improvviso e il suo pensiero di tornare a dormire si interruppe quando sentì una voce borbottare, le parole non erano pronunciate correttamente.

Il biondo si ricordò perfettamente che doveva prendersi cura del suo fratellastro, Jimin. Grugnì e guardò l'orari del suo orologio, 9:24 di sera.

"Ora perfetta per dormire." mugolò e si mise la coperta sulle spalle ma sentì una fitta al cuore quando sentì la dolce voce del minore.

Dopo aver pensato per molto tempo, finalmente uscì dal letto e andò ad aprire la porta, rivelando un ragazzo che aveva i capelli scompigliati, le spalle ricurve e le labbra imbronciate.

Yoongi lo volle sgridare per fare tanto casino ma in realtà non era così tanto rumoroso, la casa era molto silenziosa.

Non lo sgridò siccome Jimin sembrava così innocente con quel sorriso luminoso appena vide Yoongi.

"S-Se-Sei to-torn-nato!" disse e abbracciò le gambe di Yoongi.

Yoongi gemette annoiato, aveva intenzione di staccarlo da sè ma appena sentì le parole del minore gli si scaldò il cuore.

"M-Mi so-sono se-senti-tito co-così so-solo me-mentre ti a-aspet-tavo"

Yoongi strofinò la sua testa fino a che i suoi capelli non diventarono un pasticcio e sospirò rassegnato.

Si inginocchiò davanti a Jimin.

"Hai fame?" chiese, dopotutto non ha ancora dato da mangiare al minore.

Jimin annuì, i suoi occhi ancora incollati sulle maniche della felpa legate fra loro.

"E' davvero così divertente?" chiese gentilmente Yoongi e guardò Jimin negli occhi.

Jimin alzò lo sguardo, annuì e le legò di più.

"Su andiamo." Yoongi si alzò e iniziò a camminare verso la cucina.

Nessuna risposta.

Jimin lo fissò semplicemente e strizzò gli occhi.

Yoongi si era dimenticato della malattia mentale di Jimin, quindi si avvicinò a Jimin e lo prese delicatamente da sotto le braccia per farlo sedere sulla sedia.

Quando Jimin fu seduto comodamente sulla sedia mentre stava giocando con la sua maglietta, Yoongi prese uova, riso e pollo che gli erano avanzati dal giorno prima, e li riscaldò.

Mise i vari piatti davanti a Jimin e gli occhi di Jimin iniziarono a fare avanti e indietro da Yoongi ai piatti.

Dopo aprì la bocca.

Yoongi rimase confuso dall'azione, "Oh, vuole che lo imbocchi." disse fra sè e sè e dopo aver riempito il cucchiaio lo imboccò.

Jimin sorrise dolcemente, "Ha u-un bu-buo-on sa-sapo-pore!"

Yoongi posò il mento sul palmo della mano e annuì, "Continuo ad odiarti Park Jimin." disse ma il minore non capì le sue parole.

Infatti inclinò la testa di lato, "Pu-Puo-oi ri-ripet-tere?" chiese mentre stava masticando.

"Niente." disse con tono freddo e quando finì iniziò a lavare i piatti.

Successivamente portò Jimin in camera e lo mise a letto. "Dormi qua." disse e iniziò a cercare la sua medicina.

Jimin la prese senza fare storie e Yoongi ringraziò gli dei per questo.

"Bene." disse ed era sul punto di andarsene ma il minore velocemente abbracciò le sue spalle.

"Ma che cazzo Park Jimin...? Lasciami." disse e spinse via la testa di Jimin.

Iniziò a camminare velocemente verso la porta e spense le luci, dopo camminò verso la propria stanza e si buttò a peso morto sul letto.

Lasciò quindi Jimin con gli occhi spalancati, una cosa che non sa è che..

Jimin ha paura del buio.

Passarono cinque minuti e Yoongi era già in caduto in un profondo sonno.

Jimin strisciò verso la porta e cercò di aprirla. All'inizio non ci riuscì e si tagliò qualche dito, ma continuò a provarci finchè non riuscì ad aprirla e andò nella stanza di Yoongi.

Guardò Yoongi, il quale stava dormendo nel letto matrimoniale, e si sedette sul pavimento, a fianco al letto e iniziò a scuotere la mano di Yoongi.

"H-Hy-Hyun-Hyung." sussurrò.

Yoongi aggrottò le sopracciglia e aprì lentamente gli occhi. Vide Jimin seduto tristemente a terra con le lacrime agli occhi.

"Di rado piange." disse la signora Min.

Yoongi velocemente si mise seduto e fece sedere Jimin sul suo grembo.

"Che cosa vuoi, Jimin?" chiese con un tono freddo ma Jimin riuscì a trovare la gentilezza nel suo tono.

"H-Ho pa-paura de-del bu-buio e-e t-tu de-devi fa-fare co-così qua-quando m-mi di-dici che so-sono br-brav-vo." Jimin prese la mano di Yoongi e la mise fra i suoi capelli e poi iniziò a scuoterla.

"Sono le coccole." lo corresse Yoongi, sebbene non avesse capito bene ciò che disse il minore siccome era tardi.

Jimin annuì e con il suo corpo tremolante abbracciò quello caldo del maggiore.

Le sue braccia andarono a circondare il collo latteo del maggiore e le sue labbra ci lasciarono un tenero bacio, "Po-Posso do-dor-mir-re qu-qui?"

Yoongi sospirò, mise la sua grande mano sulla sua schiena e l'accarezzò. Jimin trema di più quando è spaventato e questa cosa non faceva bene alla sua salute.

"Certo."

N/B: Non mi è piaciuto per niente tradurre questo capitolo. Ma, se non ricordo male, il prossimo è tremendo. Scusate eventuali errori.

Mental Disorder || Italian Translation.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora