Mental Disorder || Italian Translation.

Capitolo Sei || Studio

Vorrei dedicare questo capitolo in particolare (ma anche l'intera storia) ad Anna_Biavati, che mi ha aiutata e mi aiuta sempre a tradurre i capitoli.

•••

Yoongi entrò nello studio e si sedette sulla sedia.

Lui amava lavorare sulla sua musica più di ogni altra cosa, la sua passione verso la musica faceva sì che i suoi amici lo rispettassero ancora di più.

Se una canzone raggiunge i grafici musicali, probabilmente è stata prodotta e composta da Min Yoongi.

Le sue dita iniziarono a danzare sulla tastiera e a scrivere sulle pagine. Pagine che contenevano tutte le sue idee e gli sforzi.

Mattina, pomeriggio, sera e notte. Yoongi lavorava alla sua musica ogni giorno col massimo impegno. Questa è la ragione per cui lui impiegava solo alcune settimane, rispetto ad altri che invece impiegavano mesi per una canzone.

Lavorò sul testo per 4 ore di seguito e la sua mente ancora era concentrata sul computer e sui fogli senza alcuna distrazione.

Smise di scrivere quando udì una roca tosse dietro di lui. Senza guardare, sapeva già chi c'era.

"Che cosa vuoi Namjoon?" disse ricominciando a scrivere. Namjoon si sedette di fianco a lui e lo guardò. "Non sei stanco hyung?" Yoongi scosse semplicemente la testa come un no.

Namjoon sospirò. Era un buon amico di Yoongi ed era davvero preoccupato per il maggiore che lavorava sempre per ore.

Annuì e restò seduto lì guardando i fogli di Yoongi.

Passarono 5 ore, Namjoon aveva già lasciato lo studio per fare il suo lavoro.

Yoongi era ancora concentrato sul suo lavoro e aveva già iniziato a comporre e a produrre musica, visto che aveva già finito di scrivere il testo.

Namjoon tornò portando del cibo dato che il maggiore non mangiava da quella mattina.

Si sedette di fianco a Yoongi piazzando il cibo sul tavolo. "Hyung ti ho comprato del cibo."

"Perchè la tua voce è così strana oggi?" chiese Yoongi ignorando il cibo accanto a lui.

"Ho dimenticato di prendere la medicina. Ho una brutta tosse" rispose semplicemente Namjoon.

La parola "medicina" fece fermare Yoongi e far battere il suo cuore velocemente. Guardò il suo amico sgranando gli occhi.

Namjoon smise di mangiare. "Cosa?" chiese con la bocca piena di patatine.

"Potresti aiutarmi con la musica, ho b-bisogno di andare a casa. È un'emergenza. Conto su di te, grazie!" disse velocemente e corse fuori dallo studio.

Namjoon guardò il maggiore con aria stranita e alzò le spalle continuando a mangiare.

•

Merda, mi sono dimenticato di Jimin

Quando Yoongi arrivò a casa sua, aprì velocemente la porta e chiamò Jimin.

Cercò nel salotto ma non lo trovò.

Era molto buio visto che era già notte. Le luci erano spente, rendendo la stanza ancora più buia.

Cercò Jimin nella sua stanza, ma non lo vide.

La sua ultima speranza era la sua stessa camera da letto.

Come si aspettava, lo trovò lì. Il minore stava abbracciando le sue ginocchia portandole al petto, le sue lacrime scorrevano sulle sue guance bagnate che erano già rosse perchè aveva pianto per ore. Non si era nemmeno preoccupato di asciugarle.

Il suo orsacchiotto era di fianco a lui.

Jimin sembrava così spaventato, il suo intero corpo tremava gravemente e i suoi occhi erano spalancati.

Yoongi corse verso l'angolo dove c'era Jimin e quando il minore realizzò che Yoongi era dietro di lui, si lanciò verso il maggiore e pianse a cuore aperto sul petto di Yoongi.

"S-sono s-spaventato, Y-Yoongi hy-hyung."

Era la prima volta che lo chiamava per nome da quando erano giovani.