La casa abbandonata ( Prima Parte )

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Le mani continuavano a sfregare sulla sedia, mentre mi muovevo per il corridoio di casa mia, cercando invano una 'giusta angolazione' per potermi alzare ( chiamiamola anche patetica scusa, per non dire che le mie gambe ancora non riuscivano a reggere il peso del mio corpo ).
Vidi Louis e Will dal divano, impegnati a guardare qualche programma sul football, mentre il primo sgranocchiava qualche patatina, e di tanto in tanto le offriva anche Will, che lo implorava con gli occhi.
Il rumore dei loro denti contro quel cibo spazzatura, sembrava urtarmi ancora di più.

-Potresti non dargli le patatine? Gli fanno male sai.

Dissi alterata, alzando il tono di un ottava.
Louis portò la testa all'indietro nella mia direzione, per guardarmi meglio.

-Non posso se mi guarda così!

Esclamò, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
E per un attimo vidi anch'io gli occhioni di Will, sembrare farsi ancora più grandi.
Sospirai, portando una mano alla mia fronte.

-Mi spiace piccolo, la tua padrona mi impedisce di darti da mangiare.

Si era chinato su Will, bisbigliando quasi- anche se tuttavia riuscii a sentirlo- e gli lasciò un leggero bacio sulla testolina.
Tornò a girarsi verso di me, mentre provavo inutilmente ancora ed ancora.

-Non dovresti sforzarti così, potresti far peggio e lo sai.

-Louis, non riesco più a starmene su questa sedia, lo capisci?

Nonostante il suo tono sottomesso, e sinceramente preoccupato, non riuscii a frenare il mio ancora alterato.
Mi guardò corrucciato, ed un pò dispiaciuto.
Mi morsi il labbro inferiore, non era di certo colpa sua.

-Mi dispiace.. ma è che..

-Tranquilla, immagino quanto sia difficile.

Mi interruppe, per poi alzarsi e venirmi in contro.
Lo guardai, mentre si chinò davanti a me e lasciò andare un sorriso dolcissimo, che mi contagiò.
Con la testa indicò il divano.

-Dai, andiamo a vedere qualche film, ti va?

Annuii, mentre pian piano avvicinai la sedia al divano, per poi sedermici, aiutata da Louis.
Gli sorrisi imbarazzata per ringraziarlo, come ogni volta che eravamo vicini.

-Allora, che vuoi vedere?

Prese il telecomando, facendo zapping.
Incrociai le braccia.

-Non lo so.. credo di avere una certa fame in realtà.

-Beh, è logico. Hai lasciato che pranzassi da solo.

Mi guardò nel dire questa frase, con un cenno di disprezzo verso la fine, che mi fece nascondere il sorriso che minacciava di manifestarsi.
Mi schiarii la gola, cercando di sembrare altezzosa.

-Beh, ammetto di aver temuto per l'incolumità del mio stomaco.

Abbassai appena la testa, per evitare di ridere, mentre sentii il suo sguardo su di me, indignato.
Ci mise poco a ricomporsi.

-Divertente. Peccato che non ricordi quante volte ho cucinato per te, e come sempre sei rimasta davvero soddisfatta, sai?

Mi canzonò, facendo un'occhiolino sull'ultima frase.
Era da un pò che non provava ad apparire malizioso, che non azzardava a toccarmi più di quanto gli consentissi, ed infatti sembrò scrollarsi per un attimo con un movimento impercettibile, ma per la mia vicinanza lo sentii chiaro.
Girò dinuovo la testa.

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⏰ Last updated: Jan 13, 2018 ⏰

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Fight memory. ( It's in his DNA )Where stories live. Discover now