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Avete presente quel momento della giornata in cui si senti giù? In cui ti senti triste e non c'è niente che può farti stare meglio?

Ecco per me quel momento è "tagliente", cioè, è un momento dove tutti i tuoi dubbi e le tue certezze crollano, crollano quei muri che ti eri costruita con tanta fatica, quelle mura che tenevano lontano tutto, dalle persone ai pensieri. Ma nel arco della giornata queste mura crollano per riessere ricostruite con quel mattone in più, più queste mura crescono, più sei invincibile dicono tutti, ma non sanno niente, queste mura non ti fanno diventare invincibili, queste mura attutiscono solo i colpi, perché quando queste mura crollano c'è il delirio, i colpi attutiti li senti tutti e la crolli insieme alle tue mura, non sai se piangere, se urlare, se tirare pugni al muro, non sai che fare e alla fine rimani lì a fissare un punto e le voci dentro di te cominciano a bisbigliare e sono così fastidiose che vorresti che smettessero, ma non lo fanno, anzi aumentano, allora provi a chiudere gli occhi e tapparti le orecchie per far smettere quelle voci ma il problema è che queste voci stanno dentro di te e non serve a niente tapparsi le orecchie o chiudere gli occhi. Sai che faccio io per non sentirle? Ascolto la musica, a me da sollievo, non so a voi, ma per me è lei che spazza via tutto, ascolterei sempre la musica, 24 ore su 24, ma non posso, ma in quel momento è essenziale, è come ossigeno. Di solito questi momenti avvengono di sera e sai perché? Non per la stronzata che la notte porta consiglio, no lasciatela stare, ma perché la notte porta fragilità, sei stanco e allora non riesci a reagire tanto e tutto crolla, allora per non far crollare tutto ci addormentiamo fino al giorno dopo per avere nuova energia per continuare a combattere sempre e comunque.


Se mi fermo a pensare sono fottuta (frasi e storie brevi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora