44

1 0 0
                                    

"Sai amore mio, tanto tempo fa, c'erano due ragazzi che ogni pomeriggio salivano sulla terrazza del proprio palazzo e rimanevano lì fino a notte fonda osservando il cielo pieno di stelle. Un giorno, il destino volle che la ragazza percorse il perimetro del terrazzo, ritrovandosi dalla parte opposta a dove si metteva di solito. Lui stava osservando ciò che lo circondava, quando nella sua visuale, spuntó una ragazza dai capelli rossi che faceva scorrere le dita sul muretto, l'osservava affascinato da tutta quella finezza. La ragazza si appoggio alla ringhiera con i gomiti e notó davanti a lei un ragazzo che l'osservava, imbarazzata fece un sorrisetto per poi voltare la testa da un'altra parte prima che il ragazzo si rendesse conto delle sue guancie rosse. Il ragazzo sorrise alla vista di cosí tanta timidezza che il suo istinto prese il sopravento e urló alla ragazza che non doveva vergognarsi e gli chiese il nome. I due continuarono a parlare il restante tempo che rimanerono lí, e cosí fecero il giorno dopo e tutti gli altri giorni che vennero a seguire. Una mattina d'inizio inverno mentre la ragazza correva per non fare tardi a scuola, notó sulla metro lo stesso ragazzo con cui parlava tutti i giorni sul terrazzo, timida rimase lí ad osservarlo, la fermata successiva arrivó e vide il ragazzo scendere,sconsolata si voltó dall'altro lato e continuó a osservare la gente li presente, finché non si sentí picchiettare la spalla e giurandosi preoccupata notó il ragazzo difronte a lei, tutti e due sorrisero e lui prese parola e cominciarono a parlare. Si scordarono tutti e due di scendere alle rispettive fermate e giunsero al capolinea dove decisero di saltare la scuola e di trascorrere la giornata insieme e da quel giorno non si separarono piú."
"Vissero felici e contenti mamma?"
"No, ci furono tanti guai alla fine, cosí tanti e cosí grossi che non riuscirono piú a stare insieme"
"E perché?"
"Perché il diventare grandi lí ha allontanati, volevano cose diverse e si sono detti addio stupidamente. Lui divenne un medico e lei intraprese quella tanto amata carriera da carabiniere, lui voleva salvare vite, lei voleva dare giustizia a tutti colore che ce l'avevano. Lui voló a Milano e lei a Modena, si separarono e l'amore non resse, si dissero addio."
"E si sono detti addio?"
"Per tanto tempo, poi si sa, se era amore il destino trova sempre un modo per farli rincontrare"
"E come?"
"Sai tutti e due avevano avuto altre storie, ma lei non riusciva a stare con una persona piú di sei mesi, il perché lo sapeva ma non lo voleva ammettere. Lui si era fidanzato con un'altra da tre anni e dovevano sposarsi, dopo le tante volte che lui aveva rimandato, ma un incidente rovinó tutto. Lei morí sul colpo e il pirata che aveva causato l'incidente non si sapeva che fine aveva fatto, cosí intervenirono i carabinieri e la ragazza cominció a fare tutte le indagini per scoprire il colpevole, lei era un ufficiale e diciamo che visto che stava lavorando pure a un'altro caso si occupó di meno di questo caso. Poi un giorno mentre la ragazza stava nel suo ufficio a ripensare e ripensare ad un caso importante, sentí del baccano dal corridoio ed infastidita da tutto ciò andó a vedere che stava succedendo, si ritrovó davanti a sè, due suoi colleghi che cercavano di trattenere un'uomo, ella con autorità si intromise fermando tutto e davanti a se trovó il ragazzo che aveva visto per la prima volta otto anni fa su un tetto. Rimasero tutti e due incantati, finché lei si rimise in se, lo invitó nel suo studio e parlarono o meglio dire lui parló, chiese aggiornamenti sull'incidente, lei disse che ci stavano lavorando, lui sembrava affranto, lei dolorante a vederlo cosí gli diede il suo numero e gli disse di chiamarla se voleva aggiornamenti. Dopo un mese e tante chiamate da parte di lui, il caso fu risolto e lei si preparó a dirgli addio di nuovo, aveva ammesso a se stessa che era invidiosa di quella ragazza, di come lui sia riuscito ad andare avanti, di come per lui fosse stato tutto cosí facile e si maledí perché lei non ci riusciva e si sentiva sbagliata. Cominció a dare la colpa al lavoro che aveva scelto che la teneva sempre occupata, cominció a dare la colpa a suo aspetto, al suo abbigliamento, si dava la colpa a quell'amore finito anche se non era solo sua, lui si domandava perché quell'amore fosse finito, perché anche dopo tanto tempo lei ai suoi occhi era ancora bella come la prima volta, lui si odiava perché in quel momento doveva essere triste per la scomparsa della sua fidanzata invece di pensare a lei. Passarono tre mesi, lei concentrata sul lavoro, lui concentrato sul lavoro, lei non smetteva di pensare a lui, lui non smetteva di pensare a lei, eppure nessuno dei due faceva un passo in avanti, lei troppo timida, lui con troppi pensieri nella testa."
"Finisce cosí la loro storia mamma?"
"No, ma manca poco"
"Era passato un anno e lei finalmente sembrava aver trovato l'uomo giusto, stavano insieme da otto mesi e lei ancora non l'aveva lasciato, pensó che finalmente il fantasma del suo passato aveva smesso di farsi vedere, ma é proprio quando meno te l'aspetti che tutto torna. Lui stava arredando la sua nuova casa, troppo grande per una persona sola ma a lui non sembrava. Lei era arrivata a quel tanto atteso primo anniversario ma la storia con quel tanto gentiluomo si concluse proprio quel giorno"
"Perché mamma?"
"Lui le chiese di sposarla, lei spaventata rifiutó e scappò, il metrimonio non era in programma, almeno non con lui. L'estate arrivó in un baleno e per lei era una delle stagioni pegiori, odiava la divisa estiva, se si poteva definir cosí, per quanto faceva sudare. Lui stava organizzando un viaggio con amici, lei stava organizzando le ferie. Lui quel pomeriggio fece la spesa e mentre stava prendendo l'ultima scatola dei suoi biscotti preferiti, un'altra mano si poso sulla scatola, voltó il viso pronto a digliene quattro su chi osava rubagli i suoi biscotti preferiti, ma si blocco di nuovo alla vista di quegli occhi color grigio tempresta, ciao dissero contemporaneamente, lei arrosí come la prima volta, lui sorrise come la prima volta. Erano stati separati quasi dieci anni, eppure l'effetto che si provocavano era sempre lo stesso, "stavolta non te ne andare, per favore" disse lui, "sei tu che dopo il caso non mi hai piú chiamato" rispose lei, lui gli racconto di essersi odiato per essersi ripreso cosí velocemente dopo la morte della sua ex, lei prese forza e gli disse che si odiava da quando lui se n'era andato. Lei per la prima volta si mostrava fragile d'avanti a lui, lui per la prima volta capí perché quel tanto atteso matrimonio con la sua ex, non riusciva a compiersi. Tutti e due si resero conto che era arrivato il momento di ricominciare e da quel giorno, per davvero, non si lasciarono piú"
"E stavolta vissero per sempre felici e contenti?"
"No amore, continuarono a litigare, ma dopo ogni litigio c'era sempre un nuovo inizio"
"Sono tornato"
"Papà, oggi quante persone hai salvato?"
"Tante amore"
"Marito"
"Moglie"
"Basta baciarvi. Mamma"
"Dimmi amore"
"Ma i due ragazzi chi erano?"
"Un giorno te lo diró" Dissi a mia figlia mentre guardavo mio marito con amore.

Se mi fermo a pensare sono fottuta (frasi e storie brevi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora