"DRIIIIIIIIIIIIN" uffi la sveglia ogni santa mattina mi tocca sentire questo rumore assordante, ma oggi non mi scoccia poi così tanto perchè è il primo giorno di superioriiii, siiii. Sono francesca ho ancora tredici anni perchè ne compierò quattordici ad Ottobre e sono molto; troppo emozionata per questo primo giorno di scuola, insomma, è il liceo, questi sono gli anni più belli della vita, vanno goduti al massimo. Ma chi voglio prendere in giro: so già come andrà a finire, sarò presa di mira dagli altri, come del resto è già successo durante i tre anni alle medie. in questi tre anni non ho avuto amici,e sapete il perchè? solamente perchè non uscivo in piazza o al boschetto tutti i santi giorni, preferivo impegnarmi nello studio:ci tenevo e ci tengo tutt'oggi tanto, perchè ho la banale convinzione che se ti impegni quando è il momento giusto,nella vita non dovrai fare salti mortali per fare il lavoro che ti piace, tutto qui. vi sembrerà strano che sia stata presa in giro per questo assurdo motivo, ma purtroppo è così. sono stata presa in giro per tre anni per questa stupida cosa, mi si è stato dati insulti di tutti i tipi: dalla secchiona alla suora, alla sequestrata in casa, alla ragazza che ha una vita perfetta (solo perchè vado bene a scuola e non ho mai preso un insufficienza), alla cocca dei prof. Ebbene, se agli occhi degli altri potevano sembrare parole a cui non dare peso, io purtroppo gliene ho dato fin troppo, quante volte appena tornata a casa, mi chiudevo in camera mia o nel bagno, e piangevo anche per ore, piangevo perchè sapevo di non essere accettata.ci fu una sola persona che mi aiutò ad andare avanti nonostante tutto: la mia migliore amica delle elementari Giulia. purtroppo ha dovuto cambiare scuola a causa del trasferimento di sua madre, i suoi sono separati da quando lei era solo una bambina piccola che non capiva perchè vedeva solo il padre o solo la madre. siamo state sempre amiche fin dall'asilo e non ci separavamo mai, anche dopo il suo trasferimento, abbiamo continuato ad essere migliori amiche, ma che dico, per quanto era forte il nostro legame ci soprannominiamo sorelle. é bellissimo avere una persona con la quale puoi parlare di tutto, sfogarti e avere la consapevolezza che lei non vi lascerà mai. purtroppo ci vedevamo raramente e non tutti i giorni come prima, ma non importava eravamo lo stesso bff. Però ogni singolo giorno mi sentivo sola, avevo sì un amica Irene, non che mia vicina di banco, anche lei ha i genitori separati e molte volto l ho confortata anche in questa situazione. però aveva un amica a cui teneva molto nell altra classe e appena c era lei si dimenticava completamente di me, così finivo sempre per rimanere sola. ma basta pensare al passato. ho deciso che dalle superiori niente rimpianti, sono stata illusa troppe volte e giuro che non accadrà di nuovo. da quest anno vita nuova,almeno lo spero, ma basta con il pessimismo. Mi sono iscritta al liceo scientifico a Spoleto, una città che dista da casa più o meno 20 kilometri. avrei preferito andare a Foligno così era sicuro che non avrei incontrato persone che conoscevo anche se solo di vista, ma l'autobus passava troppo presto e da solita pigrona quale sono non avevo voglia di svegliarmi troppo presto ogni santo giorno per 5 anni. Di una cosa ero contenta;o almeno penso, nessuno dei miei compagni delle medie si era iscritto al mio stesso liceo, quindi per fortuna, non c era nessuno che mi avrebbe potuto ricordare gli anni di merda vissuti alle medie, bhe così si dice, è una cicatrice troppo grossa per essere richiusa in così poco tempo. Il mio liceo si trova in un grande edificio, infatti per quanto grande, non c'è solo il liceo scientifico, ma anche ragioneria e scienze umane. insomma basta parlare mi devo preparareee. Anche se in estremo anticipo corro in bagno: mi lavo la faccia, metto la mia solita crema per il viso, mi lavo i denti, e poi pettino i capelli. Decido di piastrarmeli, io ho i capelli mossi e non li ho mai sopportati, perciò tendo spesso a piastarli. apro l'armadio enorme dopo 20 minuti buoni stando lì impalata a fissare ogni singolo indumento, finalmente decido cosa mettermi. Opto per un paio di jeans neri strappati sulle ginocchia e una maglietta a maniche corte bianca, con la piccola stampa dove si trova il seno destro di un piante: saturno di colore nero. decido di indossare le scarpe che amo di più tra tutte quelle che ho: le superstar dell' adidas bianche con le strisce nere. Ho un ossessione per questo tipo di scarpe, infatti di questo modello ne ho 4 paia. corro di sotto a fare colazione con la solita spremuta d'arancia e il cornetto alla nutella. prendo le mie amate cuffiette il cellulare, metto sulle spalle lo zaino nero dell' eastpack e mi incammino verso la fermata dell' autobus che si trova a 500 metri da casa mia. Ci vado sempre in piedi perchè mi piace stare da sola, e non sentire alcun rumore se non la mio unico grande amore: la musica.faccio partire la mie playlist preferita di spotify, quella in cui ci ho messo canzoni di Marco Mengoni, Riki , e tutte le canzoni degli artisti trap italiani. il Trap è il mio genere di musica preferito. in tutti questi anni percorrevo la strada che va verso la fermata dell' autobus sempre da sola, perchè non c'era nessuno a parte me che la doveva fare. ma questa mattina è diverso: c'è un ragazzo.
STAI LEGGENDO
Quando Dall'odio Si Passa All'amore
ChickLitlei:ragazza molto fragile;la solita secchiona;la ragazza che si illude molto facilmente,una ragazza a cui basta una parola per farla stare bene e mezza parola per farle crollare il mondo addosso. lui:solito ragazzo sicuro di se, senza emozioni, pen...