6 la festa

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Come promesso martina il pomeriggio steso le ragazze vennero a casa mia, è stato straziante... insomma Martina si è impuntata sul fatto che io dovevo essere perfetta quella sera, sarebbe stato un modo per farmi notare, dato che fino ad allora conoscevo solo Martina e gli altri suoi amici... Eleonora iniziò a farmi le sopracciglia e non nego che non mi abbia fatto male... accidenti per il dolore per poco non mi uscivano le lacrime. Ludovica stava scegliendo un vestito tra quelli che si era portata con se, io non avevo vestiti e lo avevano capito tutte dal modo in cui mi vestivonon mi è mai piaciuto essere una ragazzina pon pon di quelle che si mettono solo le gonne, quindi come dicevo Ludovica scelse il vestito, me ne passò uno rosso fuoco molto corto,  non arrivava nemmeno a metà coscia, aveva una scollatura a cuore a le maniche lunghe di pizzo, del medesimo colore, era veramente bello, ma non ero abituata a mettermi vestiti. Ludovica scelse anche le scarpe, ovviamente, avendo conosciuto, anche se minimamente, la sua personalità, mi si presentò davanti con un paio di scarpe con i tacchi, erano nere , tacco 12, io al solo pensiero di metterle gia mi facevano male i piedi,cercai di protestare, ma lei non ne volle sapere nulla, mi costrinse a metterle, con quella che sebrava una minaccia di morte... ma lasciamo stare... Martina iniziò a truccarmi, ripetè che quella sera dovevo essere stupenda, anche se non sapevo perche lo faceva, come stavo dicendo,Martina iniziò a truccarmi: iniziò dagli occhi, applicò un ombretto nero, l'eyeliner, e il mascara, moolto mascaram così tanto che sembrava avessi le ciglia finte, poi passò alle guance: mi mise un po, di blush rosa pesca, giusto per dare un po' di colorito ai miei zigomi ed infine mi mise del rossetto rosso sulle moe labbra carnose. Solo dipo mezz'ora impiegata a truccarmi, Martina mi fece guardare allo specchio: l'unica cosa che mi uscii dalla bocca fu: 《wow》anche le altre mi guardarono stupite, insomma per una volta nella vita mi piaceva come stavo le altre mi iniziarono a  fare non so quanti complimenti. Eleonora, Martina e Ludovica erano fantastiche: indossavano tutte un vestito: Eleonora un vestito blu notte che si abbinava perfettamente ai suoi occhi azzurri, Martina un abito nero a maniche corte con una profonda scollatura dietro la schiena, e Ludovica indossava un abito bianco lungo che le ricadeva perfettamente sulle curve. Erano tutte più grandi di me, io avevo 14 anni mentre Marti ne aveva 15, Ludo ed Ele ne hanno 16. Uscimmo di casa, dopo aver chiamato i miei genitori, gli ho detto che andavoa d una festa e mi hanno subito detto di sì, fortunatamente capiscono cje sono un adolescente ed andare ad una festa non comporta niente di male. Uscimmo, come già detto e fuori ci aspettava Vittorio con la sua auto, sì, lui aveva 18 anni, frwquentava l'ultimo anno del liceo, salimmo in auto e andammo alla festa. Siamo appena arrivati, ci troviamo davanti ad una grande villa e la musica altissima si sente già da fuori molto chiaramente. Entriamo tutti insieme e   ci apre un ragazzo di nome Giulio, l ha organizzata lui la festa e la villa è casa sua. La musica molto alta e purtroppo davanti ai miei occhi vedo di già un sacco di persone: ubriache,  c'è poi chi fuma sigarette e non solo, dai ho reso l'idea, chi si scatena in pista e... Lorenzo, non posso credere che sia stato invitato anche lui, apparte che me lo dovevo aspettare perchè a quella festa era stata invitata tutta la scuola. Lo vidi mentre parlava e si divertiva con altri ragazzi che non avevo mai visto, certo che era stupendo... indossava dei semplici jeans neri ed una camicia altrettanto nera  che però,  in contrasto con i suoi occhi azzurri, stavano benissimo, e i suoi capelli, bhe ho sempre avuto un debole per i suoi capelli, Lorenzo ha un bel ciuffo marrone scuro abbastanza lungo, stasera lo aveva scompigliato appena, era bellissimo... ma che dico, non mi potevo innamorare di lui, DI NUOVO, dopo tutto quello che avevo sofferto, fortunatamente, o quasi, fu una presa per il polso che mi distolse dai miei pensieri, è Martina che mi  sta portando dagli altri, ci sono tutti gli amici che mi sono fatta oggi: Alessio, Edoardo, Vittorio, Jacopo, Alessandro e LEONARDO, accidenti questi ragazzi, anche se sono del sesso opposto al mio, mi fanno abbassare l' autostima per la loro bellezza. Mi salutano tutti  con affetto, mi stupisce Leonardo, si, oggi a mensa abbiamo fatto amicizia, ma mi accoglie con un abbraccio caloroso ed un dolce bacio sula guancia. È un gesto carinissimo da parte sua, ricambio il bacio e mi mettoun po' a parlare con i ragazzi, funo a quando Leonardo mi chiede: 《fra, ti va di ballare?》 E io rispondo subito di sì senza pensarci due volte,  sono una ragazza molto timida ma alle feste mi sciolgo subito,  io e Leo iniziamo a ballare come pazzi e con la coda dell'occhio noto Lorenzo che mi sta fissando, ma cosa vuole da me questo ragazzo? Mi vuole far illudere per poi spezzarmi il cuore di nuovo? Non ci faccio più tanto caso e continuo a ballare con Leo, fino a quando si avvicina al mio orecchio per farsi sentire, visto che la misica e altissima e mi chiede se usciamo fuori perchè mi deve parlare, io acconsento con un cenno della testa e ci dirigiamo fuori e noto che anche Lorenzo esce fuori. Chissà perchè. Una volta che ci troviamo fuori , mi siedo su di una panchina sotto un albero accanto a Leo,iniziamo a parlare del più e del meno e gli racconto anche di quello che mi ha fatto passare Lorenzo , ed appena finisco la storia inconsapevolmente finisco a piangere, Leo mi asciuga le lacrime con i polpastrelli dei pollici e mi dà un dolce bacio sulla fronte, oddio lo amo quando e così dolce, ha un anno più di me, ma non ci faccio caso. Mi dice che se Lorenzo avrebbe provato di nuovo a farmi del male ci avrebbe pensato lui ad ammazzarlo di botte. Mi stavo affezionando sempre di più, di primo impatto, per il suo aspetto da Dio greco, sembra il classico bad boy, am se lo conosci appena capisci che è il ragazzo più dolce del mondo, non fraintendetemi lui non mi piace, anche se è bellissimo, è solo il mio migliore amico, e spero che lo rimanga per sempre, anche se può sembrare banale ma è così. Non voglio che mi lasci.  Noto Lorenzo che stava spiando me e Leo da dietro un albero, ma cosa cazzo voleva? Verso le tre ritornammo a casa , salutai gli altri che mi accompagnarono fino a casa, mi spogliai misi il mio pigiamone che poteva sembrare infantile, è un pigiama intero a forma di unicorno, è rosa e sul cappuccio c' è il corno dell'unicorno. Mi sdraio sul letto  e in pochi minuti mi addormento pensando a Lorenzo e al perchè si fosse comportato da stalker

Quando Dall'odio Si Passa All'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora