Non capivi granchè di lui, ogni domanda portava a un sibilio di cui, come al solito, non capivi le parole.
Provava a conversare, ma non lo sentivi.
Provasti a fargli scrivere, ma a quanto pare non era in grado di farlo-
Scriveva un mosso "si" o "no", quasi illeggibili, in ogni caso...Eri appoggiata al banco con la mano che reggeva la testa, te lo ricordi come se fosse ieri....
Era in quel momento che sentisti qualcuno dietro di te.
Ti girasti beccandoti una sgridata dal professore.
"Devi ascoltare!"
"Scusi prof..."
Sempre le solite cose, anche se ti sarebbero servite, vista la media che avevi prima di Lui.
Dopo la sgridata sentisti una risatina seguita da una specie d' eco ectoplasmaticoUscisti da scuola e un ragazzo di fece lo sgambetto, cadesti per terra e i libri che portavi al petto si sparsero sul terreno fangoso, bagnato da poco dalla pioggia.
Allungasti un braccio verso uno di questi quando sentisti una risatina, era più forte di quella di prima.
Ti girasti di scatto, c'era solo lo stupido che ti fece inciampare.
Sbuffando socchiudi gli occhi e raccogli la tua roba sparsa per poi alzarti e andartene, senza fiatare.A casa facevi molte domande al tuo "fantasmino"
Ovviamente domande a cui poteva rispondere in modo logico
"Sei un fantasma?"
"... no"
"Sei uno spirito dei miei avi a me venuto?"
Ridacchiasti su quella frase.
"no."
"Dai, potrai pur dirmi qualcosa su di te!"
Stavolta ridacchiò anche lui, ma poi rispose con la solita negazione spettrale.Stavi al telefono a giocherellare con una qualche applicazione, sentivi la presenza stesa accanto a te che sibilava frasi incomprensibili, non lo vedevi, notavi solo l'affossamento nel letto.
Sembra molto leggero, dev'essere davvero uno scheletro...
Provasti a chiederglielo, lui rispose affermativamente e dopo un altro sibilio inudibile
Sospirasti riprendendo a giocare, l'essere si era alzato e stava girellando per la stanza, si stava annoiando, a quanto pare....
Ti alzasti, prendesti il giacchetto, una borsa con un paio di cosette inutili per dei maschi, vitali per una ragazza della tua età.
Un taccuino da disegno, colori e lapis
Tutto l'indispensabile per starsene lontani dal mondo, nel tuo "boschetto preferito" vicino a un'enorme voragine...
Lui ti seguì fino al tuo alberello, lo avevi scelto mesi fà come punto per disegnare, era perfetto, la mattina stava all'ombra e la sera, nelle ore più fresche, aveva il sole che ti scaldava la pelle, facendoti provare una sensazione di sollievo
Adoravi quel boschetto vicino alla voragine...
Tua madre ti salutò sorridendo, ricambiasti con un accenno e uscisti di casa con delle cuffie attaccate al telefono.
Almeno se volevi parlare con lui bastava che tu canticchiassi una domanda (e apparire una completa stupida) e lui rispondeva ridendo.
Arrivati al confine"Città-Alberi" togliesti le cuffie e iniziasti a fare domande allo spiritello, intanto disegnavi.Non ha un nome
Non ha un'età
Non ha un posto dove vivere
È molto sadico (anche se lo avevi capito)
"Parla" la tua stessa lingua e ti comprende"Puoi disegnarmi una frase?"
Non capiste il senso della frase in un primo momento, dopo lo spettro si illuminó e con un lapis ( un 8B) si mette a disegnare una scena, molto stilizzata.
"Un omino, no... è uno scheletro? Non sa dove andare, sa solo che se non ... non capisco, oh, se non trova un posto dove andare morirà, sparirà, verrà scordato, non riesco a capire, è una di queste?"
Fece tre linee
"Verrai... scordato?"
Sentisti un triste Si, l'eco lo rendeva più tragico...
"Da dove vieni? Ti aiuto io!"
Lo spettro disegnò una freccia verso la voragine.
"... serio? DOVREI BUTTARMI?"
Lo scheletro sibiló un altro Si, senza emozioni stavolta.
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Una presenza spettrale [StalkerSansxReader]
FanfictionMeh v(°w°)v è una specie di OneShot, non è conosciuto e volevo aumentargli la "fama" visto che mi ispira grandi cose, questo Sans (Infatti è il mio nuovo Senpai) Detto questo, vi auguro buona lettura :3