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Stava per alzare il coltello quando lo rificcò in terra, accanto al tuo viso, nel distacco fra le mattonelle.
Un qualcosa di caldo stava fuoriuscendo dal foro da lei creato.
"Ti piace la lava?"
"Cosa-"
Del rosso stava uscendo, vi si stavano creando delle bolle,
Da li a poco potrebbe scoppiettare.
Buttasti Chara in terra e iniziasti a correre verso la barella di Stalker per poi portarla il più lontano possibile.
Infiniti lapilli inondarono la stanza, ormai ricoperta di lava incandescente.
Di Chara non si sentì più neanche il grido impaurito, era scomparsa...
Andata.
Trovasti un ascensore, non si dovrebbe usare in questi casi, ma le scale non ci sono e Stalker è su una barella, temporeanamente incapace mel muoversi.
Entri nell'ascensore e sali prima che la lava ti raggiunga,
Ignorasti il caldo totale che questa faceva a contatto degli oggetti in ferro o in metallo, colpì le tubature e il caldo inondó tutta la stanza.
L'ascensore si muoveva lento lungo la salita, pregasti per non farlo bloccare...
Inutile.
Questo si bloccò a metà tragitto
Ti sedesti in un angolo con le lacrime a gli  occhi
Ancora sola
Silenzio totale, sentivi solo il rumore delle tubature che portavano acqua scottante intorno dell'ascensore, riscaldavano molto l'ambiente, eri in una specie di sauna e saresti morta da lì a poco
Se solo tu non ti fossi buttata nell'abisso... (cit.)
Se solo tu non avessi sentito le voci, o almeno, la voce...
Ma poi, chi è Stalker?
Uno scheletro che ti parla come se nulla fosse?
Perché sa parlare, come fa a muoversi, come fa ad esistere?
Domande su domande nella tua testa confusa
Ti alzasti irritata e tirasti un calcio al lettino
Si rovesciò facendo cadere Stalker
Ma brava, eh-
Gli andasti in contro e mettesti la sua testa sulle tue gambe accarezzandolo dolcemente
"Scusami, scusami... non volevo buttarti giù dal lettino... sono in ansia, nel panico, irritata... ho... ho paura. Paura di non uscire da qui, paura del non tornare viva a casa..
Paura di perderti"
Chiudesti gli occhi ricominciando a piangere
Una mano scheletrica ti accarezza dolcemente il viso
"Hai la pelle liscia ma umida, smettila di piangere... sono qui con te"
Lo stringesti a te e lui ricambiò

Qualcuno bussò dall'alto dell'ascensore
Che sia ancora lei?
Apre lo sportello, è un tipo incappucciato
Vi fa un gesto con la mano, sembra amichevole
Afferrasti la sua mano e lui ti tirò su con fatica, era abbastanza basso per la normale statura di un umano
E dalla voce non era un bambino
"La la la~ mi serve una mano se vuoi sbloccare il tuo amichetto qui sotto"
Indicò in basso, verso l'ascensore
"Vuoi qualcosa in cambio?"
"Una mano ad uscire da qua sotto, sono stato bloccato dalla lava~ La la la~"
"Perché canticchi in una situazione del genere?"
"Meglio essere calmi e la musica rilassa" e un altro La la la dietro.
"Come posso darti una mano?"
"Dobbiamo riattivare l'ascensore, ma prima dobbiamo uscire da qui~ La la la~"
"Usciamo, tu come sei venuto?"
"Io ero qui da prima di voi, stavo per uscire quando l'ascensore è salito coprendo il condotto di aereazione"
Era quasi avvilito
"Ma se buttiamo giù l'ascensore, potremmo farcela ad uscire! Il tuo amico può muoversi?"
Guardasti nella botola da cui uscisti, era ancora steso, ma ti dette l'Okay.
Poteva muoversi
"Benissimo, visto che giù c'è la lava e su non ci sono vie di uscita, come facciamo?"
Stalker era ancora troppo stanco per usare i suoi poteri
Tornasti da lui
"Puoi insegnarmi a evocare i disegni dal telefono, come fai tu?"
"È difficile, io ho impiegato molto tempo a impararlo... posso provare a evocare ciò che tu vuoi e a tenerlo temporaneamente attivo... non più di dieci secondi, comunque"
"Sverresti?"
"Probabile... ma sento l'anima più vicina, mi sveglierei prima"
Lo abbracciasti
"Ti prego, cinque secondi per andare giù e cinque per tornare qui, devi evocare una botola sul pavimento. Ragazzo?" dicesti guardando l'incappucciato "ce la facciamo a uscire da qui sotto in cinque secondi?"
"Possiamo provare, Scheletro, evoca la botola al mio via"
Stalker tirò fuori il telefono e disegnò una botola, dopodiché vi mise la mano sopra
"Datemi il via"
L'incappucciato scese con un salto e ti guardò "pronta?"
"Si"
"VIA!"
Stalker evocó la botola sul pavimento dell'ascensore sospeso a metà tragitto e tu scendesti lungo il filo portando il ragazzo sulla schiena per fare in fretta.
La botola sparì, come previsto, cinque secondi dopo.
Tutto liscio.
Scendeste lungo il cavo, trovaste il condotto di cui parlava e ti ci aggrappasti attraverso uno dei tanti fili penzolanti,
Il ragazzo fece lo stesso,
Entrate nel condotto.

Una presenza spettrale [StalkerSansxReader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora