0.7

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Taehyung deglutì. Non sapeva niente, come si potrebbe capire. Si trovò improvvisamente in quella situazione, ovviamente era stupito.

"Tae... Penso che ti abbia scambiato per il suo padrone precedente..." disse Jungkook e Taehyung aggrottò le sopracciglia.

Guardando il Jimin addormentato sul suo grembo, rivolse a Jungkook un confuso,

"Cosa?"

"Vedi... È una bambola e il suo padrone lo abbandonò. Fu ridotto in una piccola bambola ed eccolo qui, l'ho adottato e si è trasformato in una bambola a grandezza naturale con cui devo vivere. Una volta gli ho chiesto come fosse il suo padrone precedente e la sua descrizione ti somiglia così tanto. Un demone con i capelli grigi, piercing, occhi rossi e due corna e ora ti ha scambiato per il suo padrone precedente."

Taehyung schiuse la bocca incredulo.

"Mi dici queste cavolate e ti aspetti che io ci creda? Andiamo Kook-"

"Perché Jimin sarebbe così disperato?!" lo interruppe Jungkook con un urlo, era così esasperato che nessuno gli credesse e ora con Jimin che era così disperato e con Taehyung che ancora non gli credeva si era arrabbiato ancora di più.

Taehyung chiuse la bocca scioccato. Non si aspettava che l'altro urlasse così. Sembrava che Jungkook non fosse più Jungkook.

Si sentì così stupido per non avergli creduto e per averlo preso in giro.

"Senti, odio vedere Jimin piangere e voglio il tuo aiuto, okay? Credo che se fai finta di essere il suo padrone e provi a parlargli potrà funzionare-"

"Vuoi che faccia finta di essere un demone?! Sei pazzo?! E se mi chiede di fare delle cose-"

"Tae, credimi, non lo farà. Solamente, gli manchi e ho bisogno che tu gli parli." pregò Jungkook e l'altro alla fine emise un sospiro.

"Okay... Ma cosa faremo?" chiese Taehyung e Jungkook serrò le labbra.

"E se tu lo portassi a casa tua e verrò domani. Jimin probabilmente piangerà se non ti vede quando si sveglierà."

"Okay..."

---

Visto che la strada da casa sua a quella di Hoseok era poca, Taehyung tornò a casa con l'insalata sulla sua schiena.

Una volta entrato in camera, posò l'insalata sul letto gentilmente.

Poi gli tolse attentamente il grosso costume da insalata e fortunatamente il più piccolo portava una maglia bianca e un paio di boxer.

Voleva fare una doccia, ma aveva paura che il ragazzo potesse svegliarsi prima che avesse finito.

Pensando, finì con un 'fanculo, voglio farmi una doccia e basta'. Si tolse la camicia e il cerchietto ridicolo e li lanciò nel cesto dei panni sporchi.

Afferrando un asciugamano, si fece strada verso il bagno dopo essersi accertato che la bambola fosse ancora addormentata.

Poggiò l'asciugamano sul gancio nel bagno, si tolse i jeans neri con i boxer rossi prima di aprire l'acqua della doccia.

Gemette quando l'acqua calda lo colpì. Massaggiando le sue ciocche grigie, sentì la porta spalancarsi e un ragazzo con i capelli rosa apparve, saltando sul posto.

Lui spalancò gli occhi.

"J-Jimin!" esclamò scioccato e invece di rispondere alla sua esclamazione, la bambola lo abbracciò forte.

"Jimin pensava che il padrone avesse lasciato Jimin!" esclamò Jimin, e anche se era bagnato a causa della doccia ancora aperta, Taehyung capì che stava piangendo.

crying doll + kookmin (ita) ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora