Era domenica ed era il giorno libero per ogni operaio del mondo e questo includeva ovviamente anche Jeon Jungkook.
Aveva bisogno di staccare la sua mente dal lavoro quindi finì con l'uscire con due suoi colleghi che erano anche suoi amici.
"Oh guardate! Questo posto vende bambole!" urlò Hoseok da dietro di lui, facendolo fermare e girare.
"Sì, e?" chiese in modo annoiato Yoongi, odiando il loro amico cavallo per aver fermato la loro passeggiata per uno stupido negozio di bambole.
Hoseok mise il broncio prima di sorridere verso Jungkook.
"Entriamo Kookie! Sono curioso di vedere cosa vendono~" si lamentò Hoseok e Yoongi alzò gli occhi al cielo.
"Probabilmente vendono delle bambole quindi andiamo." disse Yoongi e Hoseok mise di nuovo il broncio.
"Voglio entrare nel negozio!" insistette Hoseok.
Jungkook che non riusciva a sopportare i due che litigavano finì con il concordare con Hoseok.
"Dai Yoongi hyung, sarà divertente." lo rassicurò Jungkook. Yoongi alzò gli occhi al cielo per la nona volta quel giorno prima di sospirare e borbottare un piccolo "Va bene."
I tre entrarono nel negozio e furono accolti da un ragazzo alto dai capelli verde menta.
"Benvenuti." disse il ragazzo. I tre annuirono in modo strano prima di decidere di dare un'occhiata nel negozio.
Ad essere onesti, Jungkook trovò il negozio leggermente inquietante. Il negozio aveva delle luci soffuse, con scatole occupate da delle bambole dallo sguardo inquietante.
Ma in qualche modo i suoi occhi catturarono questa bambola particolare che sembrava diversa dalle altre.
Questa non era inquietante. La bambola aveva i capelli rosa, un maglione azzurro e dei jeans corti fino al ginocchio. Sembrava normale, Jungkook poté dirlo finché non vide qualcosa sulle guance rosse della bambola.
Erano lacrime, realizzò Jungkook.
Il cuore di Jungkook gli fece male alla vista perché non sapeva il motivo ma aveva la sensazione che la bambola fosse sola e alla ricerca di un padrone, un compagno.
Mordendosi il labbro inferiore, alzò la sua mano e stava per asciugare le lacrime dalla bambola quando una voce lo spaventò.
"Vedere, ma non toccare, signore."
Il ragazzo di prima - notò Jungkook - disse grattandosi la nuca.
Quindi Jungkook ritirò la mano e la mise sul suo fianco, giocando con i suoi pantaloni.
"Posso sapere perché?" chiese coraggiosamente Jungkook e il ragazzo scosse le spalle.
"Beh- non lo so. Il capo mi ha detto di dirlo ad ogni cliente quindi ho solo fatto il mio lavoro." disse il ragazzo e la bocca di Jungkook formò una o prima che il suo sguardo tornò su quella bambola.
"La bambola... sembra sola." mormorò in modo assente Jungkook prima di realizzare quello che aveva detto.
"I-intendo..."
"No, va bene. Anche altri clienti lo hanno detto ma nessuno lo ha mai comprato." disse il ragazzo e la bocca di Jungkook formò di nuovo una o. Poi la sua mente realizzò una cosa.
"Aspetta- lui?" esclamò Jungkook scioccato perché pensava che la bambola fosse una femmina adorabile con dei morbidi capelli corti e un maglione azzurro.
Il ragazzo ridacchiò alla reazione di Jungkook, annuendo prima di ripetersi.
"Sì, quella bambola è un maschio. Non preoccuparti, anche altri clienti lo scambiano per una femmina." disse il ragazzo scuotendo una mano come per fire che non era un problema.
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crying doll + kookmin (ita) ✓
Fanfiction+ TRADUZIONE "Perché hai comprato quella bambola che piange?" "Perché sembra sola." © cutiekyun & 75CHEM (2017-2018) 16/12/2017 > 01/02/2018