4.

234 6 3
                                    

Imothep finì di raccontare, mentre sistemavo la cucina. Alzai gli occhi.
S:" Ma perchè invece che ucciderlo non siete scappati? In Siria o in Nubia. E da li spostarvi altrove, cambiare identità e fare tanti bambini, mettendo su famiglia e vivendo felici e contenti?"
Mi guardò sorpreso.
I: "pensammo che ucciderlo fosse la scelta migliore. "
S: -scossi la testa- "Ma ti piace essere così? Hai sempre rincorso il potere, ma non vuoi essere felice, per una volta?".
I:" avere il potere mi rende felice. "
S:" A me il potere non interessa. Io voglio essere felice. E lo sono. Ho dei genitori che mi amano, una bella casa e non mi manca niente. Sai come diciamo? Che chi troppo vuole nulla stringe. E non capisco a che ti serva tutto questo potere ? Non desideri che qualcuno ti voglia bene invece che farlo scappare via?"
Imothep mi guardò.
I:" No. Non credo. Incutere timore mi piace. Con te però non funziona. "
S:" No, è vero." - il timer del forno e quello sulla mensola suonarono all'unisono. Controllai la torta e spensi il forno, lasciandola dentro.
S:" è tardi. Vado a letto. La tua camera te l'ha mostrata mia madre. Buonanotte".
Uscimmo entrambi dalla stanza e spensi la luce.
Era mezzanotte. Ed era la prima notte che trascorreva lì.
Salimmo entrambi le scale. Mi accorsi che la sua stanza era frontale  alla mia.
S:"Se hai bisogno di qualcosa bussa. Non entrare senza permesso per favore...".
Lui annuì e mi sorrise, con il suo solito sorriso.
Gli augurai la Buonanotte ed entrai nella mia camera.
Sospirai, mentre chiudevo la porta.
Ne avevo paura. Eccome. Ma non lo davo a vedere.  Me lo vedevo ancora in quel vagone del treno, con il corpo in decomposizione. Sentii le lacrime salirmi agli occhi e il respiro mozzarsi. Ma che diavolo mi era saltato in mente?! Io non avevo paura. Ero terrorizzata.  Avrà avuto sui 38 anni, togliendo i 3000 da non morto, e anche se una parte di me ne era spaventata  a morte, mi sentivo anche attratta da lui.
E lui, in quel groviglio di sentimenti contrastanti , provava lo stesso per me.

  _
Pov Imhotep

Salvato. Mi aveva salvato.  Ank su namun per me era morta. La odiavo. E quella ragazza invece.... era assurdo. Stavo con lei da neanche un giorno  eppure... strinsi i pughi. No. Questo mai. Non può stare con uno come me. Me lo continuavo a ripetere. Avevo notato quanto fosse bella già da prima, ma ora era diverso. Avevo aperto gli occhi. Ma non mi sentivo pronto.  Anche se sentivo qualcosa. Qualcosa che non mi sapevo spiegare. Qualcosa  che conoscevo bene. Ma che non potevo darle perchè lei era viva. E io ...
Non lo ero più. Da un bel pezzo.
Ma lei aveva paura di me. Avvertivo il suo terrore anche se non lo dava a vedere. Anche se non potevo darle torto, la cosa mi mi feriva molto. Volevo che si fidasse. Ma ero con loro da neanche un giorno e non potevo sperare in un miracolo.
Sospirai. La luce della luna entrò dalla finestra.

Welcome... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora