Fake Boy [Youth Series ~ Book #15]

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Sierra corse in camera sua, trovando sua sorella seduta sul letto con appoggiato sulle cosce il cellulare che usava per messaggiare con Chloe ed andò nel panico. Cazzo, pensò Sierra, l'ho lasciato sul comodino al posto di ritirarlo, che cretina.

«Sar, che ci fai in camera mia?», domandò fingendosi sorpresa e curiosa, anche se sapeva perfettamente il motivo di quell'invasine da parte di sua sorella. Sarah in risposta la fulminò con lo sguardo.

«Che cazzo stai combinando con Chloe?», la maggiore si alzò dal letto e velocemente sbloccò il cellulare, entrando all'istante nella chat con Chloe e i messaggi tra lei e Chase comparve all'istante.

«Saresti tu Chase? Perché ti prendi gioco di quella ragazza?», continuò a riempirla di domande. A Sierra vennero gli occhi lucidi mentre serrava con forza le labbra, sentendosi maledettamente in colpa a continuare a messaggiare con Chloe fingendosi Chase.

Annuì, tirando su col naso, immaginandoselo già rosso come un pomodorino. «Ho perso una scommessa con Hunnie e Brandie e la mia penalità era quella di scrivere a Chloe fingendomi un ragazzo, solo che non pensavo mi sarei affezionata a lei. Adesso non so cosa fare, Sarah...»

La castana scosse il capo, veramente delusa da sua sorella – anche se lei nascondeva molto più di quanto mostrasse, soprattutto dopo la morte di Celin.

«Devi dirglielo, Sierra. Non puoi continuare a fare così. Sai quanto ci rimarrà male una volta scoperta la verità, magari da qualcun altro o per sbaglio. Chloe si è fidata di Chase e le ha confidato molte cose della sua vita. Come immagini potrebbe sentirsi scoprendo di essere stata presa in giro da te, col quale sta cercando di instaurare un rapporto?»

Sierra scoppiò a piangere, aggrappandosi alla sorella poi affondò il viso nel suo collo, scuotendo con violenza il capo mentre quest'ultima le avvolse le braccia intorno alla vita, dispiaciuta.

«Non voglio perderla, ma ho paura. Ho una di paura folle che accada, una volta raccontata la verità. Non vorrà più avere niente a che fare con me, capisci?» singhiozzò, correndo verso il suo letto e buttandocisi sopra per poi coprirsi il volto col cuscino, soffocando un urlo pieno di disperazione e rammarico.

«Secondo me non la perderai se fermi questa cosa adesso che è ancora presto. Non tirarla per le lunghe», mormorò Sarah, accarezzando con dolcezza la schiena alla sorella che annuì solamente, nascosta dal cuscino schiacciato sul viso.

«Pensaci bene, Sierra... Io ora vado in camera mia.»