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Sierra strizzò con forza gli occhi, mordendosi veementemente il labbro inferiore, divenuto già gonfio e arrossato per via di quella tortura. Sapeva che da un momento all'altro Chloe le avrebbe tirato uno schiaffo, ma più passavano i minuti e più lei non faceva o diceva niente, lasciandola in ansia e col cuore in gola per il nervoso.

La mora aprì lentamente gli occhi appannati dalle lacrime poi spostò lo sguardo lucido verso Chloe che ora si era alzata in piedi e aveva sporto le braccia davanti a sé. Sierra deglutì rumorosamente. Chloe era pronta a mandarla fuori, ma lei non lo era. Non era pronta a perderla.

«Aspetta, aspetta... Quindi tu sapevi che avevo una cotta per te quando ci siamo viste la prima volta al bar?», domandò con sbigottimento. Sierra annuì, tirando su col naso.

Chloe avvampò, portandosi poi le mani davanti al viso e strusciando le cosce fasciate da dei leggings neri per l'imbarazzo.

«Dio, che vergona. Oh mio Dio! Tu sapevi tutto e io... Oddio, sto morendo dalla vergogna», farfugliò lei, lasciando spizzata Sierra che si era aspettata di tutto ma non quella reazione.

La mora si passò la lingua sul labbro inferiore, strabuzzando gli occhi, «Q-quindi non sei arrabbiata con me?», domandò a corto di fiato per via di quella tensione che stava sopraffacendo il suo corpo.

La bionda scosse il capo, abbozzando un sorriso, accompagnato dalle guance rosse, «No. Ti ringrazio di essere stata sincera con me e poi se non fosse accaduta questa cosa, probabilmente non mi sarei mai fatta avanti e non ti avrei mai chiesto di uscire», biascicò lei con un tono di voce basso mentre si grattava in imbarazzo una gota arrossata.

Il cuore della mora prese a battere violentemente nella gabbia toracica, sentendosi al settimo cielo per quella cosa. Chloe non la odiava e nemmeno voleva cacciarla da casa sua.

Senza pensarci troppo, si avvicinò a Chloe, la quale la fissò confusa poi le prese il viso tra le mani, accarezzandole coi polpastrelli le guance accaldate ed infine premette le sue labbra su quelle carnose di lei. La bionda perse un battito, inspirando bruscamente a quel contatto, ma ricambiandolo pochi secondi dopo, desiderando di non staccarsi mai da quelle labbra così morbide.

Chloe intrecciò le sue dita dietro alla nuca di Sierra per non farle allontanare il viso dal suo mentre quest'ultima avvolse le braccia intorno alla sua vita magra, facendo scontrare i loro stomaci e i loro seni.

La bionda mordicchiò il labbro inferiore della mora mentre lei incominciò ad accarezzarle la schiena, sentendo purtroppo il respiro farsi sempre meno. Quindi si staccarono a malincuore, anche perché avrebbero tanto voluto continuare quel bacio all'infinito, e ripresero fiato, sorridendosi come mai prima d'ora.

«Davvero non sei arrabbiata con me?», le soffiò sulle labbra.

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Fake Boy [Youth Series ~ Book #15]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora