Non si ama più quando i sacrifici costano; si ama poco quando ci si accorge di farne. (Duca di Lévis)
Prologo.
Era una notte buia e tempestosa, Carlos Emery Maxwell, sulla sua macchina, stava tornando a casa assieme al fratello quando all'improvviso un uomo incappucciato si presentò davanti a loro, piazzandosi in mezzo alla strada, con in mano una pistola semiautomatica sparò otto colpi contro il ragazzo alla guida.
Maximilian seduto di fianco al fratello ebbe la possibilità grazie a un fulmine che illuminò l'aria di vedere il volto dell'uomo che credendo di aver portato a termine il suo compito si era tolto il cappuccio.
Poco prima di perdere conoscenza, nonostante il dolore che gli percorreva tutto il corpo, Maximilian riuscì a chiamare il 911.
I soccorsi raggiunsero l'auto una ventina di minuti dopo; per Carlos, però, non c'era più niente da fare.
Maximilian se la sarebbe cavata, aveva alcune costole rotte, una gamba rotta e un trauma cranico, fortunatamente aveva la cintura allacciata o poteva non sopravvivere all'incidente.
Appena giunto in ospedale, dopo esser stato stabilizzato era stato portato in sala operatoria, dove gli aveva sistemato le fratture.
L'intervento era durato alcune ore.
Quando si risvegliò, ritrovandosi in una stanze completamente bianca dell'ospedale, con la luce che gli colpiva il volto dandogli veramente fastidio e dopo esser stato nuovamente visitato nuovamente da un medico, si ritrovò a parlare con un detective.
Aveva un mal di testa davvero fastidioso dovuto al trauma cranico che aveva riportato nell'incidente, e adesso doveva parlare con un lui per spiegargli le circostante dell'incidente e cosa fosse accaduto in quel lasso di tempo. La cosa strana, però, era che nonostante al momento non si ricordasse di lui, il suo volto gli era famigliare, troppo famigliare.
L'uomo davanti a lui gli domandò accomodandosi su una sedia poco distante: «Tu devi essere Maximilian Maxwell, giusto?» il ragazzo lo osservò preoccupato per poi rispondergli: «Sì. Dov'è mio fratello, Carlos?» il detective non voleva essere troppo brusco e si chiese mentalmente: Come posso dirgli che suo fratello è morto? Dannazione è così giovane e fragile al momento dopo le operazioni che ha subito, eppure, devo farlo.
Prima di parlare il detective si passò una mano su gli occhi e si lasciò andare ad un sospiro rassegnato per poi guardare negli occhi Maximilian e dirgli: «Tuo fratello è morto nell'incidente stradale che vi ha coinvolto» il ragazzo a quelle parole abbassò il volto, ma non avrebbe pianto, non in quel momento e non davanti a quell'uomo seduto vicino al suo letto.
Con voce incerta si rivolse al detective chiedendogli: «Tu chi sei?» il ragazzo sorrise dicendogli: «Io mi chiamo James Balthazar Black, sono un detective. Se te la senti vorrei sapere: Cos'è successo?» il detective sapeva bene, però, che il ragazzo davanti a lui stava soffrendo moltissimo per la morte del fratello, ma soprattutto sapeva bene cosa si nascondeva nel passato di Maximilian.
Per questo motivo aveva fatto una promessa che avrebbe mantenuto, ma solo se scopriva qualcosa in più poteva trovare il colpevole.
Maximilian con voce flebile disse: «Io l'ho visto in faccia...» quelle parole sorpresero James che si alzò e andò a chiudere subito la porta facendo scattare la serratura.
STAI LEGGENDO
W. P. P. Witness Protection Program
Short StoryEra una notte buia e tempestosa, Carlos Emery Maxwell, sulla sua macchina, stava tornando a casa assieme al fratello quando all'improvviso un uomo incappucciato si presentò davanti a loro, piazzandosi in mezzo alla strada, con in mano una pistola se...