Capitolo 5.
La mattina dopo Jacob si svegliò al suono del telefono che annunciava l'arrivo di un SMS, si passò una mano sugli occhi mettendosi seduto.
Preso in mano il cellulare aprì il messaggio, un lieve sorriso gli illuminò il volto e lesse: «Buon giorno mio principe ho due parole da dirti: Ti Amo!» Jacob arrossì imbarazzato prima di rispondergli: Buon giorno mio angelo, ti amo anch'io. Inviò il messaggio e si preparò per la nuova giornata.
Dopo aver fatto colazione uscì di casa trovando Claudia e Matias ad attenderlo, appena i suoi occhi si posarono sul ragazzo un enorme sorriso gli illuminò il volto, alla ragazza che non era sfuggito niente le fece piacere.
Matias era un bravo ragazzo con un passato non proprio luminoso alle spalle, ma che era riuscito in qualche modo a tenere sotto controllo senza cadere nel baratro che si allargava di giorno in giorno sotto i suoi piedi.
Ricordava ancora il giorno in cui l'aveva incontrato per la prima volta a scuola, era fidanzato con un ragazzo di due anni più grande le cose andavano bene o almeno così sembrava fino a quando non trovò quel ragazzo intento a fare sesso con un altro, quando lo vide tutto per lui si era frantumato.
Era stato lo stesso Matias a rompere quella relazione fatta di bugie, ci aveva sofferto moltissimo, per tanto tempo e sperava che adesso il ragazzo potesse essere felice, come del resto lo sperava per Jacob.
Il ragazzo biondo disse: «Buon giorno, avete dormito bene?» Claudia sorridendo annuì e Matias gli rispose: «Il mio sonno è stato vegliato da un bellissimo principe biondo» Jacob arrossì imbarazzato per poi dire a sua volta: «Anch'io per la prima volta dopo molto tempo ho dormito bene, sapevo che un angelo dai capelli corvini vegliava su di me»
Matias gli sorrise e prendendolo per mano disse: «Andiamo?» Jacob mise su un musetto offeso e il ragazzo dai capelli corvini lo baciò per poi dirgli: «Non fare l'offeso non mi sono mica dimenticato» Jacob arrossì nuovamente mentre cercava di nascondere l'imbarazzo con la mano.
Matias gli prese il polso dicendogli: «Non nasconderti sei troppo tenero quando arrossisci» Jacob gli rispose: «Non è vero...» il ragazzo sorrise e gli disse ancora: «Jake, ti mangerei di baci, se non avessi paura di arrivare in ritardo a scuola» quelle parole furono il colpo di grazia per il ragazzo biondo che nascose il volto contro la sua spalla.
Poco dopo entrambi si diressero verso la loro scuola, quando giunsero a destinazione Matias portò Jacob in un angolo del giardino nascosto a sguardi indiscreti e lo baciò nuovamente.
Quando si separarono Jacob si lasciò scappare un gemito di disapprovazione cosa che sorprese un po' il ragazzo che gli chiese: «Ehy, tutto bene?»
«Non proprio...» ammise imbarazzato spingendo di poco il bacino contro quello del ragazzo davanti a lui.
Matias capì subito cos'era successo e disse: «Ti da molto fastidio? Posso aiutarti?»
«Sì, mi da fastidio...» il ragazzo dai capelli corvini prendendolo per mano lo condusse fino ad un aula vuota che veniva usata come ripostiglio, a quell'ora non andava mai nessuno e potevano stare tranquilli.
Quando si chiusero la porta alle spalle Matias fece appoggiare Jacob contro il muro e lo baciò nuovamente per poi dirgli: «Vedrai che adesso passerà...»
Si inginocchiò davanti a lui e gli aprì il pantalone.
Jacob iniziò a sentirsi in imbarazzo cosa che peggiorò quando Mattias gli calò i boxer scoprendo la sua erezione. Quando sentì il tocco della sua mano, però, tutto cambiò, si sentì invadere da sensazioni nuove mai provate prima e quando il ragazzo prese in bocca la sua erezione si portò una mano sul viso cercando di coprire i gemiti che si facevano sempre più forti, fino a quando non resistendo più si liberò nella sua bocca.
Il ragazzo dai capelli corvini, allora, gli chiese: «Adesso stai meglio, vero?» Jacob annuì per poi dire: «Tu stai bene?» Mattias sorrise e gli disse: «Non preoccuparti io sto bene» lasciò che Jacob si risistemasse i vestiti e poco dopo lasciarono la stanza dove si erano nascosti e andarono a lezione.
Al termine delle lezioni tornarono a casa.
Jacob varcata la soglia dell'abitazione trovò Sabrina di Angelo intenta a parlare con i genitori: «Buongiorno...» i tre si voltarono a guardarlo, ma fu la madre a parlare: «Jake, la signora Di Angelo è qui per vedere i tuoi disegni»
«Porto la borsa al piano di sopra e prendo gli album» disse lui, ma il telefono gli vibrò in tasca e lo prese leggendolo: Amore mio, mi manchi tantissimo
Sorrise e poco dopo gli scrisse: Siamo a pochi casi. Ti va di venire a casa? Ti aspetto e magari avrai una bella sorpresa vedendo che altro so fare.
Mentre era al piano di sopra il campanello al piano di sotto suonò: «Mamma, apri! È Matias!» la donna sorrise e aprì la porta al ragazzo che sorrise tranquillamente.
«Vieni, Matias. Jake è al piano di sopra sta prendendo delle cose» disse lei.
«Vado ad aiutarlo» rispose lui correndo al piano di sopra fino alla stanza del ragazzo.
Notandolo prendere tanti album da disegno gli si avvicinò: «Matias, mi dai una mano a portarli di sotto?»
«Certamente...» il ragazzo sorrise tranquillamente e poco dopo scesero al piano di sotto.
«Eccoci qui» disse Jacob annunciando la loro presenza.
Con calma Sabrina guardò tutti i suoi disegni restandone piacevolmente sorpresa. Quando li ebbe valutati tutti disse: «Sono davvero bellissimi questi disegni. Sarei felice di creare una mostra con questi capolavori»
«Sabrina, io non ho idea di come organizzare il tutto» ammise Jacob.
Matias guardando quei disegni ne rimase sorpreso, Jacob era fantastico e non aveva solo una voce meravigliosa.
«Lascia fare a me e per domenica sarà tutto pronto per dare alla luce una nuova stella» disse lei sorridendo per poi alzarsi dalla sedia dove si era accomodata: «Adesso devo proprio andare. Domani sera ti farò avere tutti i particolari»
Jacob annuì sorridendo, per poi portare lo sguardo su Matias: «Ti piaciono i disegni?»
«Piacermi?» gli domandò sconvolto Matias, ma poi lo baciò stringendolo a sé. Quando si allontanò disse: «Sono meravigliosi come te mio bellissimo principe»
Jacob arrossì imbarazzato e nascose il volto contro la sua spalla.
Quella sera i due ragazzi rimasero a parlare del più e del meno.
Tutti e due stavano bene perchè il loro passato ormai era chiuso dietro una porta che non avrebbero più riaperto, nessuno li avrebbe separati adesso che si erano incontrati.
Adesso la loro vita sarebbe ricominciata sotto la stella più luminosa del destino.
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Estrella del destino
RomanceJacob Winchester era un ragazzo normale, non si reputava bello nonostante avesse i capelli biondi, gli occhi azzurri e un fisico asciutto e muscoloso. Tutte le ragazze della sua scuola in Inghilterra lo ammiravano e avevano fondato anche un suo fan...