What now

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Capitolo completamente pov. Stiles

Disclaimer: parolacce, depressione, autolesionismo.

Sono passati due mesi da quando ho detto a Derek di voler morire, ed è da un mese e mezzo che sono rinchiuso in casa mia. Inizialmente non volevo nemmeno uscire dalla camera, ma purtroppo cucina e bagno sono al di fuori di essa. Derek veniva qui ogni giorno e alla fine, per non fargli fare avanti ed indietro, mio padre gli ha detto di rimanere qui. Mi hanno anche spedito da una psicologa, due volte a settimana. So benissimo che tutti stanno cercando di aiutarmi, ma io non ho bisogno di aiuto e questo loro non lo capiscono. Ogni singolo giorno che passa è una lenta agonia verso l'ignoto.

Ho 17 anni e voglio morire.

Il liceo sta quasi per finire: è una magra consolazione. Derek mi ha promesso che mi porterà a Quantico, per frequentare l'università dei miei sogni. Lui è l'unica cosa giusta e bella della mia vita. Non so nemmeno io come ho fatto a mettermi insieme a lui. Io, uno stupido ragazzino di 17 anni, tutto pelle e ossa e sarcasmo, con un adone greco come lui. Io che..

Ho 17 anni e voglio morire. 


Quando la mia psicologa mi chiede "come ti vedevi da piccolo quando pensavi a te da grande?", non le rispondo mai. Perché da piccolo mi vedevo felice. E, invece, ora mi guardo e vedo un corpo vuoto che tenta di arrivare a fine giornata. Quindi come posso risponderle? Mi direbbe di prendere le piccole cose e di farne tesoro per essere felice. Ma io voglio essere felice per davvero, non mi voglio nascondere dietro le piccole cose. Non mi voglio sentire insoddisfatto dalla vita, voglio godermela, voglio viverla.. e invece sono qui a farmi del male un'altra volta e.. e mi sento appagato. Non dovrei. Non dovrei sentirmi appagato nel farmi del male. Sono malato, cazzo. Ma non sono malato.. ho solo.. ho solo bisogno che tutto quanto si fermi un attimo e mi faccia prendere fiato. Un po' come quando si sta correndo da 10 minuti e senti le gambe cedere e i polmoni bruciare e non ce la fai più e il tuo corpo chiede disperatamente di fermarti. Ecco, io mi sento così ogni singolo istante di ogni singolo giorno.

Ho 17 anni e voglio morire.

Me lo ripeto ogni giorno, quasi come se potessi dimenticarlo. Me lo ripeto ogni giorno, affinché io mi renda conto di cosa sono diventato. Me lo ripeto ogni giorno, perché non riesco a pensare ad altro.

Ho 17 anni e voglio morire.

Il secondo quadrimestre è iniziato e io inizio a vedere la luce infondo al tunnel. Basterà far passare questi mesi e poi riuscirò ad andarmene, con Derek. Devo resistere, non posso mollare adesso. Sono solo 4 mesi e poi ci saranno gli esami finali. L'importante è riuscire a mimetizzarsi a scuola, dopodiché posso stare tutto il giorno chiuso in casa a studiare. Ho Derek, posso affrontare tutto. Posso farcela. Non posso mollare. Non mollare Stiles. Non..

Ho 17 anni e voglio morire.

Che patetico. Continuo a ripetermi che posso farcela e di non mollare, mentre la lametta affonda tranquillamente nel mio polso. Derek se ne accorgerà. Non mi importa. Al solo pensiero di dover passare altri 4 mesi in quella scuola ho sentito il bisogno di appagarmi col dolore. I polsi sono un quadro osceno e non c'è più posto..

...

Mi tiro giù i pantaloni e mi guardo le cosce. Derek se ne accorgerà in tutti i casi. Alzo le spalle e inizio.

Ho 18 anni e voglio morire.

Ho fatto 18 anni. Come ci sono arrivato fin qui? Cazzo. Stavo così bene, perché ho dovuto fare coming out? Perché la vita è così puttana? Cazzo. Dove sono le mie lamette? Ridatemele. Non.. non posso andare avanti senza.

Sono passati due mesi, questo significa che ne mancano solo 2 alla fine della scuola. Ovviamente Derek ha visto i miei nuovi tagli e ha fatto sparire qualsiasi cosa di appuntito da tutta casa e mi tiene sotto controllo h24. Quando sono a scuola ci pensano i ragazzi a tenermi d'occhio e mi sento come in gabbia. Il non potermi fare del male mi manda in tilt. Ho bisogno di farmi del male. Lo necessito. Come fanno i miei pensieri ad uscire, sennò? Loro non capiscono.

No. Non capiscono, ma hanno ragione. Io ho bisogno d'aiuto.

Ci provo. Ragazzi, ci provo davvero. Forse è un cambiamento un po' brusco e repentino, ma sono stanco di stare male. Per questo, stamattina ho preso un bel respiro e ho detto basta. Niente più tagli, niente più dolore. Quando ne sento il bisogno corro da Derek e gli stringo la mano il più forte che riesco. Lui capisce e mi distrae, mi fa ridere, mi fa sentire amato, mi fa sentire normale e mi fa sentire vivo.

Passano i mesi e non so come riesco a diplomarmi. Fanculo a tutti quanti! Me ne andrò da questo schifo di città e mi costruirò una nuova vita, una che mi faccia sentire realizzato per davvero e che mi faccia dire: questo è il mio posto nel mondo. Non vedo l'ora di rifarmi, per la prima volta in due anni ho voglia di rimettermi in gioco e non sento il continuo bisogno di farmi del male per sentirmi vivo. Ma in fondo so, che è solo un'apparenza, una mera illusione, perché nonostante tutto..

Ho 18 anni e voglio morire.

"Hai finito con le valigie?" Derek mi abbraccia da dietro.

"Quasi." Mormoro e mi appoggio completamente a lui.

"Come stai?"

Chiudo gli occhi e prendo un bel respiro: "Bene."

"Davvero?"

Mi giro e gli metto le mani attorno al collo: "Si." Accenno un sorriso. "Non vedo l'ora di andarmene da qui e ricominciare a vivere." Derek mi sorride e mi stringe a sé.

"Allora sbrigati a finire le valigie, così partiamo subito."

"Agli ordini capitano!" Ridiamo entrambi e mi rimetto al lavoro.

Salutare papà è stato impegnativo, così come salutare i ragazzi. Ma non riesco ad essere triste del tutto: voglio davvero darmi un'altra possibilità. So benissimo che la malattia è lì e mi sta mangiando il cervello, so benissimo che la psicologa ha ragione, so benissimo un sacco di cose. Ma ora, in questo momento, con l'aria che entra dai finestrini, Derek, la musica e l'autostrada davanti a noi, mi sento vivo. 


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no, non è un miraggio, ma si è un capitolo nuovo. chiedo scusa per i ritardi, ma ho avuto problemi sempre con l'università.. quella stronza. e un po' anche perché scrivere questi capitoli diventa sempre sempre sempre più difficile. ma visto che ne mancano solo 4, vorrei aggiornare più spesso. 

per il momento vi lascio così, con i pensieri di Stiles.. un po' confusionari, un po' indecisi perché nemmeno lui sa più cosa sente e cosa vuole. 

al prossimo capitolo💖💖💖

ps: iniziate a preparare i fazzoletti✨

Vietato Morire.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora