- eight -

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" Luhan quell'inverno cambiò atteggiamento con la madre, con me, con tutti.
Iniziava a crescere, ad uscire col suo gruppo di amici e a rintanarsi in camera sua con la musica a palla quando era in casa.
Iniziai a vederlo anche io sempre meno, purtroppo.
Il mio sentimento per lui era però vivo come il fuoco.
Aspettava solo una scintilla, per divampare.

In uno di quei giorni in cui la casa era stranamente silenziosa- probabilmente grazie all'assenza della madre, che era a lavoro, e dell'elettricità- decisi di entrare nella sua tana.
Bussai alla porta, e dopo il consenso di Luhan entrai, appoggiandomi allo stipite dell'entrata.

Lui se ne stava sdraiato sul letto, a guardarsi le gambe nude e pallide.
Anche il mio sguardo cadde su quelle: la pelle di Luhan sembrava fatta di porcellana. Alzai un angolo delle labbra quando non vidi neanche un pelo su di esse.
Da quando aveva iniziato a depilarsi le gambe?

" che vuoi? "

La sua voce attirò la mia attenzione, così rivolsi lo sguardo verso il suo.
Mi stava analizzando dalla testa ai piedi in cerca di chissà quale dettaglio.

" Come va? "

Luhan poggiò le mani sul materasso, mettendosi seduto ed incrociando le gambe.
Guardò il cielo grigio fuori dalla finestra, sospirando.

" Bene. "

Lentamente passai in rassegna con gli occhi la stanza del ragazzo, tutta in disordine.
C'erano cavi, dischi, libri sparsi in giro ed i muri erano tappezzati di poster e foto colorate.
Mi avvicinai ad un mobile, e da sopra presi l'oggetto che mi aveva incuriosito: un pacchetto di sigarette.

" Fumi? "

Luhan sospirò e iniziò ad arricciarsi un ciuffo di capelli con le dita.
Era visibilmente irritato.

" No, sono di un mio amico.
Non toccare."

"Luhan, non sono nato ieri.
Evita queste cazzate da adolescente, ti farai solo del male."

Presi il pacchetto di sigarette e lo infilai nella tasca dei miei jeans.
Ero preoccupato per Luhan, il gruppo di amici con cui usciva lo stava cambiando, lo stava portando verso il peggio.
Ed io non potevo sopportare che qualcun'altro mettesse le mani sulla mia opera d'arte. "

Luhan si alzò, e con passo veloce raggiunse Sehun, guardandolo dal basso.

" Ridammele, tu non puoi dirmi quel che devo fare.
Dovresti proprio farti gli affari tuoi."

E con un movimento, il minore cercò di afferrare il pacchetto di sigarette dalla tasca di Sehun, che previdente, aveva già preso l'oggetto di desiderio da dove si trovava ed ora lo teneva in mano, in alto, dove Luhan non poteva prenderlo.
Stizzito, il ragazzo fece qualche saltello, per poter arrivare alla mano di Sehun, e dopo alcuni tentativi vani ci rinunciò, sbuffando e guardando ad occhi socchiusi il maggiore.

"Ti odio."

Sehun si avvicinò alle sue labbra, osservando il ragazzo dalla sua stessa altezza.

"anche io."

E dopo aver baciato le labbra di Luhan, tanto dolci e umide, Sehun se ne tornò in camera sua, soddisfatto di quel contatto.
Si sentiva sollevato.
Il suo angioletto era
ancora
tutto
suo.




;SPAZIO AUTRICE;

Buon 2k18 in ritardo, mi dispiace dei mesi passati da un capitolo all'altro ma sono successe un sacco di cose che mi hanno impedito di scrivere- anche poiché ero mucho bloccata e ho pure pensato di cancellare tutte le mie storie e scomparire dato che mi ci impegno per scriverle e poi non vengono considerate un granché.
MA NNNNO, da persona forte che sono VADO AVANTI.
Per me e per voi.
Poco mi importa delle visualizzazioni che calano e delle sempre meno stelline.
Mi impegno per tutti coloro che leggono le mie storie e le apprezzano, grazie a tutti voi che lo fate rt.
Spero di riuscire a velocizzare gli aggiornamenti, di tutto, e a portarli come quelli di una volta.
Buona giornata, @Fallenhan.

Lolita • нunнanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora