- nine -

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" Durante il breve periodo di pausa che le vacanze invernali avevano donato a Luhan, il ragazzo si ritirò in montagna con i suoi amici, lasciandomi in una bolla di solitudine che la madre cercava costantemente di penetrare.

Natale era passato sereno tra addobbi luccicanti e la neve che velava il resto della città, mettendo in difficoltà i giovani lavoratori che con le loro macchinine cercavano di non scivolare sulle lastre di ghiaccio che ricoprivano le strade di Seoul.
É proprio grazie alla neve che potei crogiolarmi della presenza di Luhan almeno gli ultimi giorni di Dicembre, prima della sua partenza.
La madre stava spesso fuori: cercava uomini ricchi da accalappiare e maritare per potersi continuare a permettere la vita nell'agio a cui lei ed il figlio erano abituati.
Io invece mi viziavo della compagnia di Luhan che, come al solito, si divertiva a stuzzicarmi.
Mi scombussolava i piani, il ragazzo.
Durante il giorno gironzolava per il mio studio toccando tutto ciò che attirava la sua attenzione, e la notte sgattaiolava sotto le mie coperte per trovare un po' di calore e un po' d'amore.

Tra tutte le notti, quella più dolce fu a Natale."

Finito di consumare l'ultima fetta di pandoro, la madre di Luhan si pulì le labbra con un angolo del fazzoletto e si complimentò con Sehun per le pietanze che aveva cucinato per la cena della vigilia di Natale.

"Beh, oltre che un insegnante provetto sei un ottimo cuoco. Qualche difetto ce l'hai?"

Sehun sorrise appena, rivolgendo lo sguardo alla donna, poi a Luhan.

"Molti, ma so nasconderli bene!"

Ed anche se stava parlando col sorriso in faccia, Sehun non mentiva.

I suoi lati nascosti stavano in penombra rispetto ai pregi che superficialmente sembrava avere il giovane uomo.
Se solo però Luhan lo avesse voluto, Sehun si sarebbe esposto e prostrato a lui.
Egli pendeva dalle labbra del giovane dai capelli color miele.

"Cos'è che sa nascondere bene?"

Luhan rivolse gli angoli delle labbra in un sorriso angelico verso Sehun, che se ne stava seduto tutto composto di fronte a lui.
Senza fare rumore, alzò il proprio piede da terra e lo spinse in mezzo alle gambe del maggiore da sotto il tavolo, senza cambiare espressione.
Oh, si sentiva così bene quando vedeva Sehun in difficoltà per mano sua- o meglio piede, in questo caso.
Sehun, che poco sensibile non era, sussultò appena sulla propria sedia, coprendo lo stupore con un colpo di tosse.
La madre, stolta com'era, non si era accorta di nulla.

"Si sente bene, Sehun?"
chiese la donna, inclinando la testa da un lato.

Sehun si limitò ad annuire, per poi alzarsi e dirigersi nel proprio studio, consapevole che Luhan sarebbe andato a trovarlo più tardi, dopo la mezzanotte.
E così fu.
Il giovane sgattaiolò nella stanza del suo professore non appena sentì il chiavistello della porta della camera della madre girare.
Entrò nella stanza dell'uomo in punta di piedi: voleva coglierlo di sorpresa, quindi cercò di produrre il meno rumore possibile infilandosi lentamente nel suo letto.
Sehun però conosceva il suo bimbo, così, quando sentì il corpicino del minore appoggiarsi al letto in cui stava, si girò di scatto e si mise sopra di lui, bloccandolo e guardandolo dall'alto, coi capelli corvini che gli ricadevano sugli occhi socchiusi, bramosi.
Luhan sussultò e trattenne il fiato, era stato preso alla sprovvista.
Sehun arcuò un angolo delle labbra e soffiò sul viso del minore, per infastidirlo.

"ed ora come la mettiamo, mh?"

Luhan alzò appena la testa e guardò in basso, osservando il busto scoperto del maggiore.
Rivolse poi lo sguardo verso quello Sehun, parlandogli a distanza di un dito.

"Beh, è così che si tratta Babbo Natale? Guarda che non ricevi il regalo se non fai il bravo."

Quella notte Luhan giocò col corpo di Sehun, toccandolo con mani e labbra, torturando mentalmente e fisicamente il suo professore.

Il frutto del desiderio però, Sehun non lo ricevette neanche quella volta.

Quel diavolo di Luhan sapeva come giocare ogni sua carta, restando candido e innocente pur avendo le mani sporche di sangue.

;spazio autrice;
Ed ecco, dopo quasi un anno di pausa, il nuovo capitolo di Lolita.
Fatemi i complimenti perché PENSAVO DI NON RISORGERE MAI PIÙ E INVECE grazie a voi che mi sostenete con commenti ( che leggo sempre, anche se non rispondo) e stelline e aggiunte alle raccolte ecc.
Vi ringrazio tanto tutti voi che leggete ancora ciò che scrivo e seguite attivamente questa e le altre mie storie.
Ho scritto recentemente una nuova storia autobiografica, e per far sì che le persone vicine a me in the real life non mi sgamino (eheh) ho cambiato nickname con " tempor4le".
Rimango comunque Fallenhan per voi che mi conoscete già only there; so che di voi mi posso fidare.
Spero continuerete a supportarmi e che il nuovo capitolo sia di vostro gradimento, giuro che non passerà un anno prima che io lo aggiorni again SO STAY TUNED!

Fallenhan🍡

Lolita • нunнanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora