- ten -

439 50 11
                                    

" E dopo la noia struggente che le vacanze di Natale portarono nella mia vita-data la mancanza in casa del giovane Luhan- arrivò finalmente la primavera.
Dopo il gelo, la neve e gli addobbi natalizi, un velo di dolcezza ricoprì Seoul, e con essa, anche casa Han.

Il giorno in cui il mio piccolo cerbiatto tornò tra le braccia di sua madre e tra le mie, i ciliegi iniziarono a colorarsi di rosa.
Rosa, pallido quanto la pelle bianca di Luhan.
Rosa, rosa, rosa.
Mi dava alla testa."

Ma non furono solo i fiori a rendere instabile l'umore di Sehun.
Coperto dal tessuto sottile della maglietta di Luhan, il maggiore aveva scorto qualcosa.
Un piccolo livido che più che un fiore di ciliegio sembrava una viola, vivida, stonante da tutto il resto.

Sehun sentiva già le proprie viscere rivoltarsi.

Quella sera, Luhan non andò a trovare Sehun nel suo studio.

Fu Sehun che andò da Luhan, per la prima volta.
E a quanto pare, il minore aveva predetto quella mossa.

Era lì, nudo, sul letto, ad aspettare a gambe accavallate il suo insegnante.

Sehun si scordò completamente della rabbia, della sua paranoia e di ogni stronzata diversa dal suo Luhan.
Restò qualche istante fermo, sulla soglia, a contemplare il corpo etereo del giovane, per poi buttarcisi sù con la bocca, con gli occhi, con qualsiasi cosa.
I due sorrisero compiaciuti, per poi iniziare a baciarsi, affamati l'uno dell'altro.
I vestiti-quei pochi che c'erano- sparirono quasi subito dal corpo di entrambi, finendo a terra insieme ai dubbi, alle incertezze, alle differenze d'età, allo stress e a tutti quei futili problemi che pesavano su di loro ogni giorno.

Se qualcuno li avesse visti da fuori avrebbe percepito subito tutto ciò che stava succedendo tra i due.
Si baciavano tanto intensamente da togliersi il respiro a vicenda, le loro mani si cercavano nel buio della notte.
Il tempo sembrava essersi fermato.
No, non il tempo.

Il tempo non esisteva, gli orologi sì.

E tutti gli orologi del mondo in quel momento di intimità si erano fermati
per Sehun e Luhan.
Il loro amore viveva nei momenti in cui le lancette si fermavano,
invidiose, tristi, a guardare i due.

Invidiose e tristi, poiché il loro amore poteva vivere soltanto per un istante ogni ora.
Invidiose e tristi, consapevoli che il tempo non gli sarebbe bastato per null'altro se non...un bacio.

Un bacio come quelli con cui Sehun, in quella calda notte d'inverno, stava vestendo il corpo acerbo di Luhan, che ammirava con bramosia la schiena del ragazzo che si muoveva, si contraeva e rilassava su di sé per donare piacere al giovane.

Luhan, stregato, decise di lasciarsi andare.
Decise di concedersi a Sehun.
Decise di fidarsi di lui, delle sue mani calde e gentili.

Sehun era in estasi.
Sentiva ogni più piccolo centimetro di pelle tremare per quel desiderio viscerale che nei mesi precedenti, aveva tartassato la testa di Sehun, diventando un chiodo fisso.

E quando il maggiore assaggiò il frutto del ragazzo, non poté che diventarne ossessionato.

Sehun, quella notte, sfamò la sua fame.

Luhan, quella notte, diventò grande.

I due,
in quella notte d'inverno,
si amarono.
E lo fecero con tutto il loro cuore.



;spazio autrice;
AUGURI REN AMORE MIO.
seesawbin
Tesoro, 18 anni.
Ora sei perseguibile dalla legge COME TI SENTI A RIGUARDO??????
Questo capitolo lo dedico a te tesoro.
Grazie di tutto ciò che fai ed hai fatto per me, ancora oggi mi rileggo le tue lettere e mi commuovo.
Ti voglio bene, non lasciarmi mai.
Con amore,
La tua piccola marte triste.
Fallenhan

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 04, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Lolita • нunнanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora