Prologo

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La sveglia del mio telefono sta suonando decisamente da troppo.
Il suono è davvero irritante. Non mi ricordo neanche perché l'ho impostato così.
Comunque ora dovrei alzarmi giusto?
~Ma anche no~ rispondeva una vocina.
Ma so per esperienza personale che ascoltare la mia vocina interiore non è la cosa migliore quindi decido di alzarmi.
Scendo dal letto e i miei piedi toccano il parquet freddo di casa mia. Mi trascino in cucina. Faccio colazione e mi dirigo in bagno.
Mi lavo i denti, e la faccia... tutto il mio corpo, al contatto con l'acqua rabbrividisce.
Poi decido di vestirmi con una delle mie felpe preferite. È gialla, lunga e larga. Mi infilo dei jeans, mi metto le scarpe ed esco da casa.
Mi dirigo alla fermata dell'autobus.
Non c'è ancora nessuno. Un silenzio assordante mi invade le orecchie.
Dopo qualche minuto comincia a piovere.
Adoro la pioggia, il profumo che la natura emana quando piove è buonissimo.
I capelli mi si bagnano, per fortuna dopo circa due minuti arriva Lucrezia, una delle mie migliori amiche, ma neppure lei ha un ombrello, quindi rimaniamo come due idiote sotto la pioggia. Ci fissiamo ed entrambe siamo torse, dalla testa ai piedi.
Lei comincia a ridere, e anche io la seguo a ruota.
Okay... siamo due dementi, torse che ridono.
Dopo poco arriva l'autobus e noi saliamo dietro.
Nel giro di pochi minuti arriviamo a scuola. Un edificio davvero brutto.
Arrivate lì scendiamo e aspettiamo di entrare.
È incredibile come la mattina il mio cervello sta attento a tutto.
Durante il giorno no... mi perdo nei miei pensieri e raramente rimango collegata al mondo normale...

Ok allora, parliamone.
Ho revisionato il capitolo, non è bello, anzi fa cagare... ma non potevo modificarlo troppo...
Comunqueeeee dopo il 4° capitolo diventano lunghi e interessanti...
oks Ciao alla prossima 🔥🖤

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