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Ho la testa che sta esplodendo.
Non capisco più niente.
Chiamo Sal:
"Oi"
"Ciao"
"Ho bisogno di te alle 21 dal parco"
"Okay poi mi spieghi..."
Mi preparo prendo su venti euro ed esco di casa senza farmi sentire.
Mi dirigo al parco e mi siedo sulla nostra panchina.
Lui è già lì.
"Cosa è successo?"
"Come fai a sapere ch' è successo qualcosa?"
"Mi hai chiesto di uscire alle 21 di sera, per andare in un parco senza lampioni, su una panchina rotta, a meno che non vuoi metterti a spacciare droga, ti è successo qualcosa e hai bisogno di aiuto..."
"Si, sto male. Ho bisogno di te -gli vado in braccio- appena tornata da scuola ho litigato con mia mamma... non capisce che io sto male."
"Quanti soldi hai?"
"Perché?"
"Dimmi solo quanti soldi hai."
"Venti, ma perché?"
Lui si alza lentamente si mette in piedi davanti a me è mi porge la sua mano.
"Andiamo"
Mi alzo, lo prendo per mano e mi incammino, guidata da lui.
"Dove andiamo?"
"Dove mi hai sempre chiesto di andare... lontano da questo posto di merda..."
"Via da qua lo ho capito, ma dove vuoi andare?"
"Dimmelo tu... dimmi dove sei sempre voluta andare."
"A Milano..."
"Okay allora prendiamo un treno e andiamo a Milano..."
"Davvero?"
"Se è quello che vuoi..."
"Si cazzo! Grazie Sal"
Camminiamo molto, poi arriviamo in stazione... prendiamo un biglietto per Milano e aspettiamo il treno.
Ci siamo solo noi. Il silenzio viene interrotto dall'arrivo del treno.
Saliamo e abbiamo un vagone tutto per noi, senza nessun altro...
Mi addormento sulla sua spalla, che nonostante lui sia magro, è comoda... oppure ho semplicemente troppo sonno per non addormentarmi.

"Ana. Ana! Dai sveglia! Siamo arrivati!"
"Eh si cosa?!"
"Dai su"
Mi strofino gli occhi e mi alzo in modo molto goffo.
Scruto fuori dal finestrino e vedo che è ancora notte.
Mi appoggio alla spalla di Sal per camminare. Lui mi prende sottobraccio e ci dirigiamo verso le porte del treno.
Aspettiamo che si aprano e scendiamo.
La mia pelle, al contatto con l'aria fredda e umida di Milano oggi, rabbrividisce.

Siamo in stazione... sulla banchina... con noi non abbiamo niente, ma abbiamo l'uno l'altra e sinceramente a basta e avanza...

"Dove vuoi andare?"
"Non lo so... sei tu che conosci Milano"
"Andiamo a vedere il duomo?"
"Okay..."
"Ci vorranno più o meno 30 minuti..."

Ci incamminiamo per vedere il duomo di notte
"Dove stiamo stanotte?" Dico interrompendo il silenzio creatosi tra noi due...
"Ho pensato di chiedere ad un mio vecchio amico... si chiama Giuseppe..."
"Si, va bene...lo hai già chiamato?"
"Gli ho mandato un messaggio... ha detto di arrivare a qualsiasi ora che lui è in casa..."
"Okay... ma abita qui vicino?"
"Si ha un appartamento a più o meno un' ora di camminata dal duomo... se vuoi possiamo andare direttamente a casa sua..."
"No... non voglio dormire... ho paura che se mi addormenterò questo rimarrà solo un sogno..."
Non ci credo... non sono mai stata così dolce... mai, con nessuno...
"Che dolcezza..."
"Sono solo felice..."
"Allora voglio vederti più spesso felice!"
"Con te... magari succederà..."
"Se non succederà, lo farò succedere io..."
Toglie il braccio dalle mie spalle e con un unico movimento mi porta davanti a lui, mi appoggia una mano sulla guancia e con l'altra mi avvolge la schiena e la poggia sull'anca.
Le nostre labbra sono talmente vicine da sfiorarsi di continuo. Io ho una mano avvinghiata al suo collo ed una sul suo petto.
Sento il suo battito regolare che aumenta leggermente, sento i suoi polmoni prendere un respiro e le sue labbra sfiorano le mie mentre sussurra un semplice, dolce e atteso
"Ti amo..."
Io non rispondo, mi fiondo solo sulle sue labbra in un bacio passionale ed intenso, come quello che gli ho dato in bagno.
Ci stacchiamo, apriamo gli occhi e ci guardiamo. Io allontano il mio viso dal suo e mi mordo il labbro inferiore.
Poi torno al suo fianco e continuiamo la nostra passeggiata fino al duomo.

"È bellissimo..."
"Si..."
"Poi così illuminato... è davvero stupendo..."

Salvatore's pov

Ha gli occhi luminosi. È felice.
Adoro vederla felice...

"Ci incamminiamo verso casa di Giuseppe?"
"Direi proprio di sì... sono molto stanca.."
"Dai, andiamo..."

Stiamo camminando da un po' quando il telefono di Ana comincia a squillare. Tra le viette di Milano si sente risuonare la melodia proveniente dal telefono...
Lei estrae il telefono ed io in modo noncurante guardo lo schermo

Mamma...😱❤️

Questa è la scritta che appare sullo schermo del telefono...

Lei mi guarda preoccupata...
"Rispondi e metti in vivace..."
Lei non mi risponde me esegue e basta...
*al telefono*
"O mio Dio Ana dove sei?! È mezzanotte e 30!"
"Ciao mamma mi fa piacere sentirti!"
"Ana dove sei! Vengo a prenderti subito!"
"No mamma! Sono dove voglio essere ora! E non venire a prendermi, tanto non sai dove sono."
-Dai suoi occhi sgorgavano lacrime, le nostre mani erano intrecciate e sentivo che stringeva sempre di più...-
"Ana dimmi dove se! E con chi se!"
*mette muto il telefono*
"Glielo dico?"
"Si... magari si preoccupa di meno..."
*riattiva la voce*
"Mamma, sono con Salvatore... dove non ti deve interessare... non cercarmi... tornerò quando mi sentirò pronta a parlarne!"
"No Anastasia! Tu ora mi dici dove sei! E io ti vengo subito a prendere!"
"Mamma tranquilla, non preoccuparti, sto e starò bene... torno tra un po' di giorni... ciao"
"Ma-"

*fine telefonata*

Anastasia ha lo sguardo perso sul terreno... continua a piangere e a stringere la mia mano...
Poi si avvicina a me è mi abbraccia... ne ha bisogno, ed io ci sono per lei, sempre.

"Aiutami Sal!"
"Tranquilla cosa vuoi che faccia?"
"Qualsiasi cosa... ma ti prego... non torniamo a Padova..."
"No, tranquilla... ora stiamo un po' qua, a Milano..."
Sciolgo l'abbraccio nel modo più dolce possibile e la conduco da Giuseppe...

Arriviamo più tardi del previsto e davanti al palazzo di Giuseppe, ci fermiamo per leggere tutti i campanelli fino al suo...
Suono e dopo poco sento la sua voce...
"Hey amico... sali..."
Ci apre le porte e noi saliamo fino al quinto piano.

Anastasia's pov

Vedo la porta aprirsi e compare un ragazzo più grandi di noi di tre anni, o forse più...
Vedo che lui è Sal si abbracciano calorosamente, poi passa a me, mi stringe la mano e si presenta
"Ciao io sono Giuseppe, tu dovresti essere Anastasia? Se mi ricordo bene"
"Si! Sono io..."
Dico nel modo più solare possibile, cercando di nascondere le lacrime.
Poi ci fa entrare e sistemare in camera degli ospiti...

"Eh... spero non vi dispiaccia dormire nello stesso letto... sennò posso pure andare sul divano"

"A me non da nessun fastidio" dice Sal guardandomi...
"Neanche a me..."
Dico io con tono insicuro... 
In questo momento sono sicuramente rossissima...

1133 paroleeee tutte per voi!
Tutte da gustarvi!
Inizierò una Saschefano:

The Shape Of Love|| Saschefano

Tra qualche giorno pubblicherò i primi capitoli...
Comunqueeeee ciao🔥
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto...
Ah un piccolo spoiler!
Ma non ditelo a nessuno!
Nel prossimo capitolo forse schena hot...🤭🤫

E dopo questo spoilerino ciaooooo🔥🔥

Amo Lui, Voglio Lui | surrealpower[completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora