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"Mia mamma può essere molto invadente..."
"Tranquilla... Non mi dispiace..."
"no, intendo che ti può dare molto fastidio..."
"Vabbeh...
Ma noi, cosa siamo... c'è... tu mi piaci... tanto... insomma... ti amo..."
"Sal... anche io ti amo..."
Sal si avvicina a me, mi prende si inginocchia e mi chiede:
"Vuoi tu Anastasia, essere la mia fidanzata?"
Nella sua voce c'era una nota sarcastica, ma in modo dolce...
"Si...amore..."
Allora, dopo la mia risposta mi tira a verso di lui e mi lascia un bacio sulla guancia...

Dopo pochi minuti dalla porta entra Giuseppe, è tornato apposta per salutarci...

"Allora partite?"
"Sí..."
"Beh è stato un piacere conoscerti Ana... anche se così di sfuggita..."
"Anche per me..."
Mi avvicino a lui e lo abbraccio.

Passiamo un pomeriggio davvero spettacolare, tra videogame e giochi stupidi..
Alle 18 mia mamma suona il campanello...
Io, Sal e Giuseppe scendiamo...
"Ciao tesoro!"esclama abbracciandomi, poi continua "tu devi essere Salvatore e tu?"
"Salve signora, io sono Giuseppe... diciamo che ho ospitato questo due fuggitivi..."
"Grazie di averli ospitati..."
"Beh...vuole salire per un caffè o un bicchier d'acqua?"
"No no grazie... partiamo subito..."
"Okay allora ciao..."
Giuseppe ci saluta e poi rientra in casa...

Per me è Sal c'è ancora un viaggio molto lungo e stancante... con tanto di interrogatorio per Sal...
Ci avviciniamo alla macchina di mia mamma e saliamo.
Io davanti e Sal dietro...
Mia mamma mette in moto e partiamo.
Dopo essere usciti dalle vie del quartiere di Giuseppe andiamo in direzione autostrada...

"Allora Salvatore... da quanto conosci mia figlia?"
"Da quando mi sono trasferito a Padova... più o meno 3-4 mesi..."

Mio Dio... erano già passati mesi dal loro primo incontro... e lei si ricordava tutto... ogni singola emozione... dall' euforia, all'odio e alla disperazione, fino all'amore...

"Ok... come si siete conosciuti?"
"A scuola..."

Si... che bello il primo incontro, il primo sguardo, la prima scintilla nei miei occhi a sentirlo parlare... l'imbarazzo provato alla festa, e poi la tristezza che cominciò ad avvolgermi come un mantello...

"Ana, puoi rispondere anche tu alle domande..."disse mia madre con voce sarcastica..
"Uhm cosa? Si sì..." la sua voce mi riportò al presente...
"Perché non mi hai mai parlato di lui?"chiede tanto per essere poco invadente...
"Non eravamo molto amici..." bugia... me ne sono innamorata subito...
"Okay...ma voi ora cosa siete?"

Cosa siete?
Neanche loro lo sapevano... tecnicamente fidanzati... ma solo da poche ore...
Quindi cos' erano?
Di sicuro un gran casino...
Ma non potevano dire così...
Salvatore e Anastasia si scambiano uno sguardo complice...

"Ragazzi vabbeh... si capisce che siete fidanzati"
"Mamma!"
Con quell'affermazione fa arrossire sia me che Sal...
"Salvatore... mi sembri un ragazzo apposto... però un'ultima cosa... tu e mia figlia, insomma, non avete... hai capito cosa intendo..."
Sal arrossì più di prima, le sue orecchie erano bordò e i suoi grandi occhioni, ingigantiti dagli occhiali, erano sorpresi dalla domanda...
"Uhm no, c'è noi... non..."
"Okay bene..."

Narratore's pov

Per Sal e Anastasia Il viaggio fu molto stancante, pieno di domande...
Proprio quando Ana si appisolò con la testa appoggiata sul finestrino la madre a fece l'ultima domanda... rivolta solo a Sal...

"La ami?"
"Si...non posso stare senza di lei... non mi interessa cosa pensano gli altri... io la amo, con tutto me stesso..."
"È fortunata ad averti trovato... mi raccomando... falla sorridere..."

E con quella frase la conversazione finì

Falla sorridere... questa frase rimbombava dentro la testa di Sal come le lancette di un orologio...
Lui voleva davvero farla sorridere...
Si meritava solo il bene e l'amore... ma in questo mondo non c'è solo questo...

Anastasia's pov

Mi sveglio appena sento la portiera chiudersi...
ci metto un po' a realizzare, siamo davanti a casa di Sal penso, lui si gira verso la macchina e mi fa un cenno con la mano e mi dice qualcosa... è un ti amo mimato con le labbra...
Poi entra nel cancello di casa sua e lo vedo sparire nel giardino, dietro la siepe...

"Hai dormito molto..."
"Si..." dico con voce impastata dal sonno...
"Ho fame"
"Anche io... McDonald?"
"Ti adoro mamma..."
"Anche io... ma non scappare più mi hai fatto prendere un colpo..."
"Si...scusa ma ne avevo bisogno..."
"Okay ora andiamo..."
La macchina parte e la destinazione è il McDonald più vicino...

Parcheggiamo ed entriamo... ordiniamo alla cassa e dopo poco ci sediamo ad un tavolino al piano inferiore, dove non c'è quasi po' nessuno...
Mi butto il modo selvaggio sul mio panino... mia mamma ha preso un insalata e le crocchette di pollo...
Mentre mangiamo provo una felicità semplice, che mi porta a sorridere spontaneamente...
È incredibile come in un posto così, in cui la sedia è scomoda,  con il il cibo spazzatura, il tavolo sporco, io riesca ad essere felice, una felicità che non provo da tanto... la felicità di essere il centro del mondo, perché tua mamma è lì con te, ad ascoltarti, e ti senti amata...
"Sei fortunata ad avere un ragazzo come Salvatore... mi sembra a posto..."
"Si... lo amo davvero tanto..."

Finita la cena torniamo a casa, e ci addormentiamo sul divano, con su, il mio film preferito...
La mattina mi trovo nel mio letto, mi siedo sul letto lasciando le gambe penzolare... poi mi alzo lentamente e vado in cucina...
"Ciao mamma, oggi non devi lavorare?"
"No, non mi hanno chiamato, cosa vorresti fare?"
"Non so... colazione... poi magari faccio un giro con Salvatore..."
" Okay..."
Si gira e fruga negli armadietti e nel frigo... poi appoggia sul tavolo una tazza di latte, il pacchetto di gocciole e il nesquik...
Poi prepara anche per se una tazza di caffè...
Sono felice, parliamo del più e del meno, mi mancava sentirmi così in compagnia sua...
"Sai Anastasia, a lavoro ho conosciuto uno..."
"Uno? Chi?"
"È un carabiniere..."
"E?"
La invito a continuare, anche se ho molta paura della sua risposta...
"E niente... mi piace, è molto gentile, simpatico e responsabile..."
"Ah... quindi... cioè..." faccio una pausa lenta mettendo in ordine i pensieri...
"Voi... noi... cioè lui?"
"Beh... lui, io... pensavo che magari per te anche avere un altro punto di riferimento sarebbe servito..."
Mia mamma cerca di essere il più delicata possibile... non so... mi sta trafiggendo il cuore con le sue parole...
Non ci credo... è una cosa nuova... da quando è morto mio padre, non ha avuto più compagni...

"Sarebbe bello conoscerlo..."
"Si, grazie al cielo che non sei arrabbiata, potrebbe venire qui stasera..."
"Okay... bene, per cena..."

Concludo la conversazione anche perché non riuscirei a fingere di essere felice... sono un po' dispiaciuta... non so come comportarmi...

"Mamma io mi preparo e poi esco con Salvatore..."
"Non fare tardi..."
"Si..."
Mi vesto con una delle mie felpe larghe rosse e con dei pantaloni skinny neri...
Ai piedi ho delle superstar bianche, le mie scarpe preferite...
Prendo la borsa ed esco di casa diretta al parco, alla panchina... alla mia panchina...

Ok sono 1150 parole presciseeeeee!
Vi adoro per tutte le visualizzazioni e le stelle... grazie mille a tutti ed anche a rebby9335 ... andate a fare un giro sul suo profilo... è davvero brava a scrivere...🔥❤️🖤

Ciao a turuturututti💛

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