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È mattina.
Mi alzo, mi sento diversa.
Mi sento vuota... mi manca anche solo il pensiero di lui che mi aspetta.
Ma so ch'è tutto falso.
Lui vuole le ragazze come Sara.
Belle.
Truccate.
Vestite in modo leggermente provocante.
Che hanno una vita sociale.
'E se io diventassi come Sara? Cosa succederebbe? Magari gli piacerei'
Questo pensiero è fisso nella mia mente.
È come un chiodo nella mia mente.
È fisso, irremovibile.
Dopo scuola il pensiero si è trasformato.
Ora è così 'DEVO essere come lei. Gli piacerò.'
Dopo scuola, nel pomeriggio vado in centro.
Ma da sola.
Non voglio Lucrezia.
Non capirebbe... lei piace ai ragazzi.
IO NO.
Faccio un giro per negozi.
Compro vestiti e trucchi.
Mentre torno a casa. Sembro una busta vivente.
Ho tantissimi sacchetti.
Che contengono la nuova me, giusto?
Perché io sarò così, giusto?
Nuova, bella...
Si. Sarò così.
Sarò così per lui.

[...]

La sveglia suona.
Mi devo alzare?
~Si... oggi è il giorno di essere diversa~

Di malavoglia mi alzo.
Mia mamma mi ha preparato la colazione e mi ha lasciato un bigliettino

Ecco la tua colazione... tornerò dopo le 2:30...
Devo fare tante commissioni e poi andare a lavoro.
Passa una buona giornata
Mamma.

Un sorrisino mi spunta sul volto.
Mi piace come si prende Cora di me anche se è molto impegnata.
Dopo mangiato mi dirigo in bagno.
Decidi di mettermi dei jeans a vita alta e una felpa molto corta nera.
Ora arriva la parte problematica.
Il trucco.
Metto dell' eye-liner e molto mascara.
Sara si veste così e si trucca così.
Mi sento a disagio.
Lucrezia è malata.
Alla fermata ci sono solo io.
Meglio.
Arrivo a scuola, entro in classe e mi sento molto osservata.
Si... osservata.
Da chi?
Un po' da tutti...
Sento il gruppo di Sara che bisbiglia e ridacchia.
Mi giro e mi stanno fissando.
Mi sembra ovvio... Parlano di me.
Prima non andavo bene.
Ora non vado bene.
Cosa cazzo ho di sbagliato?!

[fuori scuola...]

"Ana! Ana! Hey"
Qualcuno mi chiama e io conosco bene quel qualcuno.
"Ciao Sal. Cosa c'è?"
"Ti va di uscire? Vorrei farmi perdonare per la cosa successa con Sara..."
"Dillo. Non serve che dici 'la cosa successa con Sara'... so, e penso che se ne siano accorti tutti che te la saresti portata a letto..."
"Scusa"
"Scusa niente. Tu sei libero di fare quel che vuoi, per quanto mi riguarda..."
"Allora perché ti sei arrabbiata?!"
"Perché la prossima volta non vieni con me alla festa e poi stai con lei..."
"Si ho sbagliato... mi merito una seconda chance?"
"Mmmh... guadanatela da solo una seconda chance..."
"Come?"
"Non so. Fai tu."
Lui rimane a pensare, è assortito nei suoi pensieri.
Io dopo poco comincio ad andargli incontro, gli sfioro la spalla con la mia e passo oltre.
Lui mi blocca.
Mi tiene per il polso.
Ma non come quella sera.
Ora è una presa molto più dolce.
Mi tira a se ed io mi lascio guidare dalla sua presa.
Ci avviciniamo fino ad annullare la distanza tra i nostri corpi.
Lui mi avvolge con le sue braccia... una sul fianco e una sulla testa.
Appoggio il capo sul suo petto e la sua mano comincia a giocherellare con una ciocca dei miei capelli.
Ondeggiamo leggermente.
Provo una sensazione bellissima.
Mi sento al sicuro tra le sue braccia.

Ciao bella gente!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto...
Lo so. Capitolo molto di PASSAGGIO ma vabbehhhh servono anche questi.
Detto questo Grazie per tutte le stelline che mi lasciate.🖤💛🍋

Ciao ragassuoli e ragassuole 🖤💛🍋

Amo Lui, Voglio Lui | surrealpower[completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora