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"Ciao..."
"Ehm... Ciao"
"Stasera vengo a prenderti in moto, va bene?"
MOTO.
Una parola, il mio terrore...
"In moto?"
"Si, non ho ancora la patente...perché?"
"Ho un po' paura delle moto..."
"Tranqui... ci incontriamo alle 19:30 dal bar di fianco alla scuola..."
"O-Okay"
"Ci si becca dopo"
Lui si allontanò da me come era arrivato, con una velocità impressionante...

[...]

Finalmente la campanella dell'ultima ora è suonata.
Finalmente sono libera, di tornare a casa, e prepararmi per stasera.
Si.
Sono solo le 4, ma io devo prepararmi anche mentalmente per stasera.
Entro in doccia, sento le gocce d'acqua calda scorrermi addosso.
Percorrono tutto il mio corpo.
Dopo mezz'ora esco dalla doccia,  prendo l'accappatoio e mi asciugo i capelli. Sono le già le 5...
Vado in camera mia e prendo i vestiti.
Sono dove li avevo lasciati, in bella vista sulla sedia in camera mia.

Prendo tutto e mi dirigo in bagno, che ormai è diventato una sauna.
Mi vesto, infilo i pantaloni, infilo ma maglietta nei pantaloni e mi metto il giacchetto nero di pelle.
Sotto la maglietta bianco panna si intravede il mio reggiseno nero, non mi dispiace, ma mi sento un po' a disagio, pensando anche al fatto che verrà a prendermi Salvatore.
Che poi, 'verrà a prendermi' parole grosse, mi devo fare tutto il tratto: casa di Lucrezia-scuola in autobus.
Ma in fondo mi va bene.
Guardo l'ora: 5:30...
Sarà meglio andare penso.
Prendo una borsa nera, saluto mia mamma e vado a casa di Lucrezia.
Dopo pochi minuti di camminata eccomi arrivata.
Suono al campanello e viene ad aprirmi la porta sua madre.
Apre la porta e con il suo solito fare gentile mi dice: "Ciao Ana... Lucrezia ti sta aspettando, è in bagno di sopra, che ti aspetta..."
"Okay grazie, vado subito da lei"

Salgo velocemente le scale ed, arrivo in bagno.
Busso e subito dopo entro. La trovo vestita con un abito lilla. Molto attillato nella parte superiore, e leggermente più largo nella parte inferiore.
Le arriva a metà coscia.
Non è troppo elegante. Le sta da Dio.

Appena entro le si avvicina e mi abbraccia.
"Sei bellissima"
"Grazie mille, anche tu!"
" Allora... come ti trucco?"
"Beh... qualcosa di leggero... fai tu ma non esagerare..."
"Okay"
Mi mette su uno sgabello, con le spalle verso lo specchio, e poi comincia a truccarmi.
Dopo 45 minuti mi fa girare e mi vedo.
Quasi non mi riconosco.
Ho una linea di eye-liner e un po' di mascara... ed un rossetto rosato. Sono truccata benissimo.
Guardò l'ora... noto che sono le 6:20... allora comincio a piastrarmi i capelli...
Non che io ne abbia bisogno, ho già i capelli lisci ma uso la piastra per farli diventare ancora più lisci...
Quando ho finito, saluto e ringrazio Lucrezia, mi dirigo verso la fermata dell'autobus e poi vado a scuola. Arrivo lì un po' prima e notai che Sal è già lì.
Mi avvicino e lui mi sorride. Poi comincia a parlarmi.
"Ciao..."
"Hey"
"L'appuntamento era tra 20 minuti, come mai già qui?"
"Potrei farti la stessa domanda..." dissi scherzosamente.
Rimaniamo per un po' in un silenzio imbarazzante, fino a quando lui non rompe il ghiaccio.
"Comunque... andiamo?"
"Si,si!"
Lui si gira ed io rimango un secondo sbigottita.
Mi ero completamente scordata della moto.
Lui mi guarda, sento il peso dei suoi occhi addosso, divento rossa e bisbiglio
"Mh... io non..."
"Calmati... tieni questo casco indossalo e sali sulla moto... fidati di me"
"O-o-Okay"dico con fatica.
Indosso il casco e poi salgo sulla moto dietro di lui.
"Tieniti stretta!"
"A c-cosa?"
"Me..."
Dopo quell'affermazione diventai paonazza, ma fortunatamente nessuno poteva vederlo, avevo su il casco...
Quindi lo abbraccio da dietro.

Amo Lui, Voglio Lui | surrealpower[completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora