"Affezionatevi di nascosto. Dura di più"

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È passata una settimana da quando sono scappata da Ethan. È passata solamente una settimana e non è migliorato niente da quel giorno, tutto è andato nei peggior dei modi.
I giorni che seguirono la nostra litigata furono tristi e grigi, Ethan è riuscito a resistere esclusivamente per un giorno, poi quello dopo ha portato una ragazza al parco da noi, e quello dopo ancora un'altra.
Tutto ciò si svolgeva davanti ai miei occhi che vedevano un via vai di ragazze arrivare e uscire dal parco tenendosi per mano con Ethan.
Ieri non sono uscita, non volevo trovarmi un altro dei suoi giocattoli davanti a me.
Oggi però uscirò , non voglio passare i pomeriggi a casa nel letto a piangere guardandomi serie tv e restando a pensare a lui tutto il giorno.
Harper, un'altra mia amica della compagnia, mi passerà a prendere e andremo insieme al bar in cui ci troveremo oggi con gli altri.
Quando arriviamo vedo Ethan seduto al tavolo col braccio attorno ad un'altra ragazza, non è né quella di lunedì e nemmeno quella dei giorni dopo, è ancora un'altra, un altro gioco per lui.
Mi vede e abbassa lo sguardo, non si degna nemmeno di salutarmi. Io lo evito, ma rimango imbambolata sulla ragazza che sta abbracciando. Harper, accorgendosi del mio stato d'animo, mi prende per mano e mi tira verso se facendomi arrivare al tavolo nel quale oltre Ethan e il suo gioco, ci sono anche gli altri ragazzi della compagnia.

<<Ma guarda un po' chi si rivede! Dove eri finita? >> Esclama Jake <<Cosa stai guardando Emma? Sei imbambolata>> D'un tratto mi accorgo di essere andata in fissa su Ethan. Lo continuo a fissare, ma lui non mi guarda nemmeno per un secondo. Harper mi tira una gomitata facendomi ritornare alla realtà e nel frattempo Jake capendo chi stessi guardando ad alta voce urla <<Lascialo perdere è uno stupido, sai come è fatto!>>

<<Ciao a tutti>> dico cercando di far sembrare più vero che mai il mio sorriso. Appena finisco la frase, Ethan si gira verso di me e mi tira un occhiolino. Come si permette? Si è per caso già dimenticato di ciò che ha detto e fatto?

<<Jake, non sono uscita per risparmiarmi di vedere atti osceni in luoghi pubblici, ma a quanto pare ci sta dando da fare anche quest'oggi>> esclamo rispondendo al sorriso di Ethan con un'occhiataccia.

<<Almeno io ho una ragazza>> urla Ethan sorseggiando la birra rivolgendosi verso di me <<Anzi, più di una>>.

A questo punto non sapevo cosa dire, mi aveva deriso davanti a tutti, e sopratutto mi aveva trattata male, un'altra volta. Ma alla fine non potevo farmene una colpa, la colpa non era assolutamente mia, e perché dovevo sempre farmi scivolare addosso tutto senza mai reagire?

<<Ethan, potrai anche permetterti di portarti a letto una ragazza diversa giorno dopo giorno, ma ricordati che non fa di te un uomo questa cosa, anzi, tutto il contrario!>>. Lo pensavo davvero? Certo che lo pensavo davvero, se Ethan pensava che comportarsi in quel modo potesse farlo sembrare più maturo, aveva proprio sbagliato a capire. Adesso è il ragazzo più popolare del paese, ma poi tutto passerà, e probabilmente si ritroverà solo come uno stupido senza nemmeno una ragazza attorno.

<<Guarda quante ragazze ho attorno, tu non puoi nemmeno capire, almeno loro non scappano se sentono dirsi la verità in faccia>>. Era una frecciatina quella che mi aveva appena lanciata.

Giuro che se non ci fosse stato Luke a fermarmi, sarei stata in grado di sbranare vivo Ethan.

Mi alzo di scatto dalla sedia <<Ciao a tutti ragazzi, io vado>>. So che non avrei dovuto farlo, però sono certa che non sarei riuscita a stargli vicina per altre ore.

<<Ma dove vai Emma?>> domanda Austin, il mio migliore amico.

<<Non lo so, vado a farmi un giro>>

<<Non  scappare come l'altra volta, che poi ti perdi e dobbiamo venire a cercarti per tutto il paese>> urla Ethan.

<<Ciao ragazzi>> mi giro e vado verso la porta d'uscita, sento Austin e tutti gli altri urlare il mio nome chiedendomi di restare e di lasciare perdere Ethan, ma decido di non ascoltarli.

Chiamo un taxi e spero con tutta me stessa che arrivi il prima possibile perché ho voglia di andarmene a casa e distendermi nel mio letto, sotto le coperte a guardarmi una serie tv.

Sento aprirsi la porta del bar, mi giro e vedo Ethan correre verso di me.

<<Dove stai andando? Dove cazzo stai andando?>> si avvicina a me e mi guarda fisso negli occhi.

<<Non sono problemi tuoi Ethan>>

<<Senti vai a fanculo! Vai in qualsiasi posto tu voglia andare, ma poi non venire a piangere da me>>. Non posso stare zitta anche questa volta, non posso farlo, non posso tenere dentro tutto!

<<Ethan smettila>> dico urlando <<Smettila di trattarmi così, smettila di sfottermi davanti a tutti, smettila di rinfacciarmi le cose. Rientra in quel bar e vai da uno dei tanti giocattoli, tanto possono essere definite solamente così quelle povere ragazze che usi>>

<<Allora anche tu puoi essere definita giocattolo, mi sono preso gioco anche di te>>

In questo caso non so più veramente cosa dire, non mi esce una singola parola dalla bocca. Mi giro e vedo il taxi arrivare, mi dirigo fuori dal parcheggio e salgo sulla macchina, saluto il tassista e gli dico l'indirizzo nel quale deve portarmi, dopo di che mi appoggio al sedile e accosto la mia testa sul finestrino guardando ogni singolo tratto della strada che sto percorrendo, mi metto le cuffie e faccio partire una canzone casuale, parte Naked - James Arthur, tiro un sospiro e mi asciugo le lacrime che stanno uscendo a dirotto dai miei occhi.
Quando arrivo a casa vado diretta in camera mia e mi butto sul letto esasperata, inizio a pensare, la mia mente si apre in un mondo che non avevo mai conosciuto e capisco una sola cosa, devo prendere una decisione riguardo Ethan: o continuo a provarci, a stargli dietro nonostante il suo comportamento, o la finisco qui, ci chiudo, per sempre.
Prima di prendere una decisione ci rifletto per più di due ore, decido di seguire la mia testa e di lasciare stare il mio cuore, decido di chiuderla con Ethan, di mettere la testa a posto e di iniziare a pensare a me stessa.
Dopo di che mi addormento, mi sveglio e appena apro gli occhi sono felice, ma poi mi alzo e vado a guardarmi allo specchio, magicamente il mio sorriso sparisce in un solo secondo e mi ritrovo ancora una volta a piangere.
Cosa stava succedendo? Mi siedo sul bordo della vasca e mi metto le mani nei capelli, mi rialzo, mi riguardo allo specchio e capisco tutto.
Mentre dormivo, ho fatto un sogno, io e Ethan stavamo insieme, mi passava a prendere a casa e mi portava fuori a cena, andavamo lontano da casa, dopo di che salivamo in macchina e ricordo che Ethan iniziò a guidare, guidò per molte ore e dopo di che ci ritrovammo al mare, distesi sulla spiaggia abbracciati a baciarci.

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