"Mi mancheresti anche se non ci fossimo conosciuti"

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Tutti si chiederanno il significato della parola "amore", soprattutto noi ragazze nel mezzo dell'adolescenza, siamo curiose di provare e scoprire cosa significhi amare.

Spesso quindi, ci buttiamo tra le prime braccia di un ragazzo che ci troviamo davanti o magari ci concentriamo solo sul ragazzo che ci attrae e ignoriamo stare con tutti gli altri.

Mi chiamo Emma, e ho sedici anni, studio nel liceo della città vicino casa mia e abito in un piccolo paesino di soli 10000 abitanti.

Io e mia sorella Nora siamo iniziate ad uscire con un gruppo di ragazzi del nostro paese circa sei mesi fa, e proprio in quel periodo ho conosciuto Ethan.

Ethan ha diciotto anni, è il tipico ragazzo stronzo, acido e irritante, ma in realtà ha anche molti lati positivi, ed ogni suo pregio, ogni suo difetto, a me fa impazzire.È  soprannominato "bad boy", il solito ragazzo che va insieme a tutte per divertirsi e poi le scarica la notte stessa. Come poteva, e come può tuttora piacermi una persona così?

In realtà inizialmente non mi interessava nemmeno, ci salutavamo quando ci vedevamo al parco con gli altri e niente altro di più, poi col passare del tempo abbiamo iniziato a prendere confidenza, e pochi mesi dopo tutto è cambiato, Ethan mi è iniziato a piacere. All'inizio era una cosa a cui non davo molta importanza, poi col passare del tempo notavo che il sentimento che provavo nei suoi confronti cresceva di giorno in giorno sempre di più. Successivamente abbiamo organizzato con tutta la compagnia una vacanza a Mahwah, un paesino del New Jersey, avevamo trovato una casa molto carina, era davvero grande e soprattutto accogliente.

Cosa ci si poteva aspettare da quella vacanza? In realtà non lo sapevo nemmeno io, decisi però di godermela come non avevo mai fatto, senza pensieri, senza rabbia, ma solamente felicità e gioia.

Quella vacanza fu una nuova e grandissima esperienza per me. Mi cambiò completamente. A cambiarmi in realtà non fu la vacanza stessa, ma fu Ethan, che per la prima volta si prese gioco di me.


5.30 a.m.

Io e la mia migliore amica Zoe andiamo in camera di Ethan e di Jack, un altro ragazzo. Ci sdraiamo nel letto, da una piazza e mezza e siamo tutti un po' fusi, ma Ethan di più, lui inizia a fare spettacolini che mi fanno sorridere al suo primo sguardo.

"Dai Emma vieni qui ". Dice lui.

Io mi avvicino a lui che mi fa appoggiare la mia testa al suo petto stendendo il suo braccio sotto di me abbracciandomi. Mette le mani sotto le coperte e inizia a toccarmi. Parte dal seno, e poi va verso il basso, mi sfiora ogni centimetro della mia pelle e poi si avvicina alle mie mutandine, poi si ferma, mi guarda negli occhi e mi sorride. Ricomincia da dove si era fermato e mette la sua mano all'interno delle mie mutandine, poi mi guarda di nuovo e questa volta non mi sorride, ma mi stampa un piccolo bacio sulle mie labbra, che poco dopo si trasforma in un lungo ed interminabile bacio. Lo sento ansimare, mi avvicino al suo orecchio e gli dico di non fare troppo rumore, che accanto a noi ci sono Zoe e Jack che dormono. Sento la sua mano entrare dentro di me, sento che qualcosa ci sta unendo e io non capisco più niente, sono felice e non riesco a trattenere la gioia che c'è in me. Dopo di che lui mi prende e mi fa sdraiare sopra di lui e poi prendo io il comando e questa volta sono io ad usare le mie mani.

Ethan si toglie la maglietta e continuiamo per tutta la notte a divertirci e stare insieme. Siamo una cosa unica in questo momento, e ciò che mi sembra più assurdo è che non mi sembra per niente vero, nemmeno un po'. Non chiudiamo occhio per tutta la notte, quando Zoe e Jack si alzano per andare a fare colazione, io ed Ethan distrutti ma felici, ci addormentiamo abbracciati nel letto dandoci la "buonanotte" con un bacio.


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