17° capitolo - CIAO, SONO GIORGIO FERRARIO

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Le ore passano lentamente in aereo e io e Giulio ci stiamo annoiando a morte mentre Giulia e la sua amichetta parlano di shopping e cose così.
«Giulio» richiamo la sua attenzione.
«Sí?» mi chiede girando la testa verso di me.
«Sei stanco?» chiedo sorridendo.
Lui nega ma nel mentre sbadiglia facendomi ridere.
Tolgo il divisore e lo faccio appoggiare su di me sussurrando un «dormi LowLow» per poi chiudere gli occhi.
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«Giorgio...Giorgio» sento.
Apro gli occhi trovandomi Giulio già pronto per scendere «siamo arrivati» afferma passandomi il giubbotto e la valigia.
Appena metto un piede fuori dall'aereo mi investe una serie di ricordi e così capisco che Roma è la mia città natale.
«Io sono nato qui» dico a Giulio e lui sorride come se lo sapesse già.
«Dai, ti presento il tuo coinquilino» mi dice prendendomi per mano e iniziando a correre.
Dopo un po' arriviamo davanti a una grande casa con davanti una Ferrari parcheggiata.
Dall'abitazione esce un ragazzo biondo.
«BIMBO!» urla abbracciandomi.
Una serie di ricordi mi travolge di nuovo.
«Valerio?» chiedo frastornato e notando un enorme sorriso fare spazio sul suo volto.
Nel mentre noto Giulio che si fa più triste, spiegate il perché?
«Quindi vivrò con Vale?» chiedo sorridendo al mio migliore amico.
«Sí» risponde il riccio ancora un po' triste.
«Ehy piccolo, cosa non va?» chiedo sedendomi sul gradino per guardarlo negli occhi.
«Tutto ok» mi sorride ed io gli sorrido a mia volta.
«Ti voglio bene piccolo mio» sorrido abbracciandolo.
«Ehy andiamo, venite in casa» ci invita Vale.
«Ovvio» sorridiamo io e Giulio, è così carino quando sorride!
Io, Giulio e Valerio entriamo in casa «ragazzi voi due andati in camera» ci ordina Vale.
«Ma...» cerco di dire io.
«Niente ma!» ci dice lui spingendoci dentro la mia futura camera.
«VALERIO!» urla il riccio sbattendo contro la porta.
«Giulio tanto non ci apre» sbuffo io conoscendolo bene.
«Lo so» sbuffa lui sedendosi vicino a me.
«Giulio...» sussurro «ho la stranissima sensazione di conoscere tutto» dico ancora guardando il soffitto e sdraiandomi sul letto.
«Giulio» dico allora «mi baci?» chiedo.
Non so bene perché l'ho chiesto ma lo voglio baciare.
«Cosa?» chiede lui sbiancando.
«Lo so che è strano... però... Bhè sento che lo voglio, solo uno!» sussurro rimanendo stranito dalla mia stessa affermazione.
«Okay...» sussurra avvicinandosi.
Sorrido, non pensavo avrebbe accettato.
Mi avvicino baciandolo, una scarica mi passa nella colonna vertebrale.

«Giulio, aspetta!»
«Sí Ferrario?»
«Quando si fa la ricerca?»
«Mmm...quando vuoi»

«Domani Giulio viene da me per una ricerca»
«Chi? sgabello?»
«Non lo chiamare così»

«Come cazzo sai il mio nome? Sei un assassino?»
«No Giú, sono Giorgio»
«Giorgio chi?»
«Il tuo unico amico...»
«Io ho amici?»

«Allora Giulio, com'è qua?»
«Devo fare una ricerca con Giorgio»
«Sull'apparato riproduttore»
«Cos'è avete in programma di scopare? Oddei non davanti a me! Lo sapete che vi shippo ma non ci tengo a vedere una scena di sesso maschile!»

«Giorgio cazzo apri»
«Oh cazzo no»
«Giò te prego me sto vergognando un casino!»

«Ragazzi se non scopate entro fine mese vi uccido»

«Che ne dici se mettiamo in pratica la ricerca?»

«LASCIALO!»
«E perché?»
«PERCHÈ... PERCHÉ...» «È il mio ragazzo»

«Ehy, che ci fa un ragazzo così carino tutto solo?»

«Giulio...» sussurro.
«Sí?» mi chiede.
Io lo bacio, mi è mancato troppo.
«Giulio...io...mi ricordo tutto...» sussurro e lo vedo sgranare gli occhi.
«Cosa?» chiede.
«Mi ricordo dall'inizio» sussurro ancora.

M.S   || MosLow ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora