9° capitolo - IO E GIULIO

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"Bene mamma abbiamo finito" dico frettolosamente mentre mi metto in bocca l'ultima cucchiaiata di purè e finendo la ciotola.
"Okay" dice mia mamma.
Prendo quasi di peso Giulio e lo porto di sopra chiudendo a chiave la porta e mettendoci davanti la scrivania per poi guardare la mia barriera soddisfatto.
"Perché?" ride Giulio.
"Così non siamo indisturbati!" dico come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo.
Giulio sorride arrossendo.
Io so che non sono innamorato di Giulio però scopare con lui è diverso di scopare con le ragazze o chiunque altro.
Mi si avvicina abbracciandomi e sento le farfalle nello stomaco... perché?
Penso a sta mattina nella vasca.
Ed ecco che i pantaloni di fanno stretti stretti e Giulio se ne deve essere accorto perché mi guarda come per dire 'io non ho fatto niente' sorride dolcemente.
Non riesco a non sorridere quando lui sorride e il mio cuore inizia a ballare il tip tap mentre il nano malefico inizia a strusciarsi su di me.
"Nano malefico" sussurro.
Lui mi sente e si ferma.
"Se vuoi non faccio nulla" mi guarda sapendo già la risposta.
Vorrei tanto dirgli okay ma io lo voglio davvero!
"No no no no no! Ti prego amore ti prego" dico inginocchiandomi.
Giorgio stai bene? Noooo.
Sorride e mi bacia.
Ed ecco un'altra differenza tra Giulio e le ragazze: con Giulio sembra che è sempre il primo bacio ma con le altre no.
Ricambio il bacio picchiettando con la lingua sui suoi denti per chiedere l'accesso che non tarda ad arrivare.
Mentre ci baciamo lo spingo sul letto e piano piano mi metto sopra di lui reggendomi con l'avambraccio per non schiacciarlo.
Giulio si stacca dal bacio per poi farmi una striscia di succhiotti e disegnare cerchi immaginari sulla mia schiena.
Mi toglie la maglia e io lo bacio cercando di togliergli la maglia senza cadergli sopra.
Lui scoppia a ridere e se la toglie da solo capendo la mia situazione.
Sorrido e poi reggendomi su un solo braccio cerco di slacciargli i jeans ma con scarsi risultati.
"Non si tolgono cazzo" sussurro.
Giulio apre semplicemente il bottone dalla parte opposta di quella che stavo cercando di fare io e ride.
"Ahhh" rido.
"Giorgio da ora in poi non mi metto mai più i jeans promesso" ride.
"Ma no, sei così sexy con i jeans anche se sinceramente stai meglio senza e se ti togli anche le mutande fai invidia a Belén" sorrido.
Lui capisce e si sveste.
Poi mi passa una mano fino alle parti intime dove mi slaccia e mi sfila i jeans.
Io intanto gli bacio/Lecco/riempio di succhiotti/mordicchio il collo.
Lui fissa per un po' la mia erezione probabilmente pensando a cosa fare.
Dopo un po' che non guardo Giulio ma che mi concentro sul suo collo lo vedo sparire così lo guardo e lui mi dà tanti piccoli baci sulle parti intime e lecca leggermente l'inizio.
Cazzo mi fa dannare.
"G-G-G-Giulio s-sei uno stronzo" sospiro gemendo io.
"Provoco solo tesoro caro" mi dice il riccio togliendomi finalmente i boxer e continuando a fare quello che faceva prima.
"G-G-Giulio prendilo in bocca cazzo" gemo io.
Finalmente si decide a prenderlo in bocca e inizia a succhiare.
Gemo e ansimo come un dannato.
"G-G-G-Giulio sto per-" non finisco la frase che gli vengo in bocca.
Lui continua imperterrito a succhiare e io a ansimare e gemere.
Appena mi passa una mano sulla schiena mi viene la pelle d'oca ma non capisco il perché, come non capisco perché il mio cuore sta ballando il tip tap e mi sta venendo la pelle d'oca ad ogni su e giù di Giù.
Gli vengo di nuovo in bocca e sta volta si accontenta e ritorna pari a me baciandomi.
"Amore" sospira.
"Mh?" chiedo.
"Ricambi il favore, vero?" sorride.
Sorrido e lasciandogli una scia di baci fino ad arrivare al suo membro che inizio a baciare ma solo dopo mi rendo conto che io non lo so fare.
"Amore" dico un po' tristemente.
"Non lo so fare" divento un anche un po' rosso.
"Provaci, ti prego amore" sospira.
Così prendo in bocca la sua protuberanza e inizio a fare su e giù.
Lui geme e il mio cuore batte felice, felice di farlo sentire bene.
"Giorgio" dice sospirando e venendomi in bocca, lecco il suo seme e continuo a succhiare e leccare.
Giulio geme come un dannato e il mio cuore batte sempre più forte.
"Sto per venire" dice velocissimo prima di venirmi nuovamente in bocca.
Ritorno al suo livello e lo guardo negli occhi.
"Sei dolce come il miele" affermo soddisfatto.
Sorride diventando rosso.
Lo metto a novanta e poi infilo un dito nel suo culo per farlo abituare.
Sinceramente ha un culo bellissimo.
Infilo anche un altro dito e lui geme.
"Ora entro okay?" chiedo.
Annuisce e io entro mentre lui stringe la coperta con gli occhi lucidi.
"Ti faccio male? Vuoi che smetta?" chiedo preoccupato.
Scuote la testa in segno di negazione.
"Sicuro?" chiedo ancora preoccupato.
"Spingi cazzo" sospira lui.
Dò una leggera spinta facendolo gemere.
"Posso andare avanti?" chiedo.
"Sì" sussurra.
Continuo a spingere aumentando la velocità accompagnato dai gemiti di Giulio.
"Cazzo sto per venire" sospiro.
"Siamo in due" dice.
Veniamo nello stesso momento e mi accascio di fianco a lui.
"Ti amo" sussurra.
Cazzo, ora che dico? Merda.
Io non so se lo amo ma...credo di sì.
Anzi ne sono quasi sicuro.
"Anch'io" sorrido abbracciandolo.
"Giulio?" chiedo sentendolo tremare.
Però non risponde così abbasso lo sguardo sul ricciolo accovacciato e mi accorgo che dorme profondamente.
Lo copro e mi infilo con lui nel letto abbracciandolo e appoggiando le mie parti intime sulle sue per poi addormentarmi.
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Sento degli umidi e dolci baci sul collo così apro un occhio e vedo Giulio di fianco a me con gli occhi socchiusi.
"Dobbiamo andare a scuola" sussurra.
"Che palle" spingo leggermente le mie parti intime sulle sue e sentendolo gemere molto molto piano.
Sorrido.
"Stronzo" sussurra.
Mi alzo e mi infilo in bagno ancora nudo.
Dopo un po' entra anche Giulietto che mi guarda pisciare.
Ahhh se vuole vedere lui.
Ridacchio leggermente e poi vado a prendere dei boxer da mettermi.
Vado a lavarmi e poi mi metto una felpa nera con scritto E FUMO ANCORA e dei jeans blu scuro.
Poi preparo la colazione per me e Giulio che scende con una felpa rosso spinto e dei jeans azzurro scarlatto più delle Adidas nere.
Sorrido alla sua vista assonnata.
"Buongiorno cucciolo" dico ancora col sorriso.
"Buongiorgio cioè buongiorno" sbadiglia.
Rido.
"Ho fatto la colazione" dico passandogli il frullato e una pasta fatta da mia mamma il giorno prima.
Giulio mangia tutto velocemente e controlla per la millesima volta se ha messo il progetto nello zaino.
Intanto che beve il frullato io mi attacco in un abbraccio dietro di lui senza l'intenzione di staccarmi mai più.
"Giorgio, dai che sono le sette e cinquanta" ride girandosi e mettendosi petto contro petto con me.
"Dammi un bacio" sorrido.
Giulio mi dà un bacio passionale e io lentamente e soprattutto malvolentieri mi stacco dall'abbraccio.
Lui mi prende per mano e corre fuori per andare a scuola.
"Come fai ad essere così allegro?" sbuffo.
"Penso al bel voto che prenderemo" sorride felice.
Arriviamo davanti a scuola e ci separiamo: lui va da un suo amico e io da Vale e Mattia.
"Allora?" mi chiede Vale.
"Due volte" sorrido come un ebete.
"Grande bro" mi dà il cinque Matti.
"Però credo di essermi innamorato di lui, anzi ne sono sicuro" dico sotto gli sguardi attenti dei miei amici.
"Ancora meglio!" dicono insieme.
"EBETE" sento un urlo da dietro.
Ci guardiamo tutti e tre e vedo Giulio accasciato atterra sanguinare e Filippo sorridente.
Vale mi guarda come per dire "non fare cazzate" ma la rabbia mi acceca.
"EHY CIGLIONE" urlo sorprendendo sia Giulio che Filippo.
"Hai detto a me coglione Ferrario?" dice avanzando minaccioso.
"Wow hai il cervello" avanzo anch'io.
"E perché vuoi difendere un andicappato?" dice.
Ora mi incazzo.
"Non sono cazzi tuoi ma attento a non lo sfiorare mai più o ti faccio finire in ospedale" dico io minaccioso.
"Intendi fare questo" dice il bullo tirando un pugno a Giulio che si era appena alzato.
Sento mormorii dalla folla e dei "oh cazzo" da parte di quelli che mi conoscono.
Tiro un pugno a Filippo facendolo cadere e mi fiondo su Giulio.
"Ehy stai bene" dico tirandogli su il mento con due dita per guardarlo.
Mi mima un no con la bocca e poi comincia a piangere abbracciandomi.
"Shhh, Giulio ora vai un attimo da Vale che io faccio il culo a Filippo okay?" sussurro accarezzandogli i ricci.
Lui annuisce e va verso Valerio ma Filippo lo prende per la felpa.
"Dimmi perché non dovrei picchiarlo e io lo lascio" mi dice.
Sono messo all'angolo.
"Altrimenti?" provo a dire.
"Altrimenti lo picchio così tanto che non lo riconosci più" sorride.
"Bene, il perché è semplice: è un mio amico" dico io sicuro.
"Fammi il favore Ferrario, non lo faresti mai per un amico" dice ancora il ragazzo.
Cazzo.
Filippo tira un pugno a Giulio e io parto per attaccarlo.
"Fermo o lo mando in ospedale" dice tirando il nano per il cappuccio facendogli mancare l'aria.
"LASCIALO" urlo incazzato.
"È perché?" dice calmo l'altro.
"PERCHÉ.... PERCHÉ..." prendo un respiro e lo guardo male " È il mio ragazzo"
Filippo sbianca ricordandosi del coma quando a toccato la mia ragazza alle elementari.
Lascia Giulio che cade atterra prendendo aria.
Corro da Giulio.
"L'hai detto" mi dice con voce strozzata.
"La tua popolarità andrà a puttane" continua.
"Me ne fotto della popolarità se poi non posso avere te" dico sicuro.
Lui mi si catapulta addosso e io lo stringo in un abbraccio dandogli piccoli baci tra i ricci.
La campanella suona e tutti vanno in classe.
"Adesso noi entriamo, consegniamo la ricerca e ce andiamo, okay?" gli chiedo.
"Sì" sorride.
Lo prendo per mano e guardo Valerio e Mattia che mi sorridono.
"Siete bellissimi" sorride Vale.
"Modestamente" dico.
"Non voi la coppietta dietro" ride.
Io mi giro per vedere di che parlava.
Giulio, Mattia e Valerio scoppiano a ridere.
"E lui si gira anche!" ride Vale.
"Daje entriamo" dice Mattia.
Noi quattro corriamo dentro la scuola a pelo.
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Io e Giulio spieghiamo il progetto e poi corriamo a casa marinando la scuola.
Arriviamo a casa di Giulio e bussiamo ripetutamente la porta.
"AVANTI!" urla la mamma.
"Mamma siamo a casa" dice Giulio entrando e io lo seguo.
"Che ci fate voi due qui?" chiede.
"Emm...sono stato picchiato e Giorgio a picchiato chi mi ha picchiato" sorride innocente.
Sorrido.
"Entrate, mascalzoni" sbuffa la signora Sabatello.
Io e Giulio ci dirigiamo in camera e io mi butto di peso sul letto e lui su di me.
Ridiamo.
"Hai davvero rinunciato a tutto per me?" dice lui ritornando serio.
Già.
"Sì Giulio, per il semplice motivo che ti amo e preferisco te a mille ragazze che vogliono scoparmi!" dico.
"Grazie" dice abbracciandomi.
Sorrido accarezzandogli i ricci e strizzandogli il culo.
Lui sobbalza e mi guarda male.
"Daje si sa che ti piace quando ti tocco il culo e il cazzo!" rido.
"Bhè...non posso dire di no" sorride il ragazzo.
Lui si mette a cavalcioni su di me e io non perdo l'occasione di infilargli la mano nelle mutande e toccargli le parti intime o in modo più volgare il cazzo.
Lui mi guarda con quegli occhi bellissimi e io lo bacio non togliendo la mano dalla mia postazione comoda comoda.
"Cazzo Giorgio abbiamo scopato ieri due volte!" mi rimprovera ridendo Giulio.
"Guarda che è colpa tua eh!" rido.
"Ah sì?" mi chiede.
"Sì, sei tu troppo bello e troppo sexy non è mica colpa mia" rido.
Anche lui si mette ridere e mi abbraccia attorcigliando le gambe alla mia vita mentre io gli dò tantissimi baci stampo.
Alla fine tolgo la mano dalle sue mutande e lo tengo dal culo per poi alzarmi e fare combaciare la sua schiena al muro continuando a limonarlo.

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Alla fine ha "vinto" questa storia e ho scritto 2040 parole.
Questo è il mio penoso regalo di Natale per voi yeee.
Detto questo spero che il capitolo vi piaccia, lasciate una stellina e scusate gli eventuali errori.

M.S   || MosLow ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora