8° capitolo - CON GIULIO PARTE 4

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Giulio mi fissa, io lo guardo e lo prendo in braccio per portarlo in camera e lui ride.
"Ce la facevo anche da solo" ride.
"Non è vero" rido dandogli un bacio stampo sulle labbra.
"Piccolo che ne dici dormire qui?" gli chiedo buttandomi sul letto.
"Con piacere!" sorride prendendo il telefono e inviando l'annuncio alla mamma.
Appena mandato io gli frego il telefono e lo tengo sopra la sua testa.
"Ridammeloo" sbraita lui cercando di prendere il cellulare.
"Ridare cosa?" sorrido pervertito.
Scoppiamo a ridere.
Giulio si ferma di botto guardandomi serio.
Io lo guardo un po' preoccupato, che cazzo starà succedendo?
"Quello puoi darmelo quando vuoi" dice serio indicando le mie parti intime.
Ridacchio e mi metto il telefono nelle mutande poi sorrido.
Si avvicina ma tanto sono sicuro che non lo prende.
Invece mi infila la mano nelle mutande facendo finta di non trovare il telefono e continuando a muovere la mano su e giù come per cercarlo con un sorriso beffardo.
"Cazzo Giulio" sospiro io.
"Mh?" mi chiede facendo finta di non star facendo nulla di male.
"Sei uno stronzo" sospiro.
Cazzooo sono sicuro che gli vengo in mano!
"Chi? Io? Io sto solo cercando il telefono" sorride innocente.
Lo bacio mentre lo tiro su da terra e lo metto sul letto chiudendo a chiave la porta.
Non è che avevo in mente di fare chissà cosa ma non volevo interruzioni!
Giulio sorride muovendo ancora quella mano nelle mie mutande.
Io lo continuo a baciare.
"Cazzo... Giulio sto per-" non mi lascia finire la frase che mi bacia.
Io ricambio il bacio, nel mentre vengo.
Giulio sorride soddisfatto.
"Furfante" dico io togliendomi l'accappatoio e restando solo in mutande come Giulio.
Mentre sorride è ancora più bello.
Il pomeriggio passa con FIFA e canne; ora siamo sul letto a fumarci una sigaretta e a fare i coglioni.
"GIORGIO! GIULIO! È PRONTO!" urla mia madre.
"UN ATTIMO" urliamo io e il nano ancora in mutande.
"La felpa e i jeans più piccoli che hai?"mi chiede Giulio.
Io guardo attentamente il cassetto dove ci sono ancora tutti i vestiti di Tommaso.
Non li darei mai a nessuno ma voglio che Giulio li abbia.
"In quel cassetto ci sono i vestiti di Tommaso" dico infine guardando il riccio.
"Sei sicuro?" mi chiede .
"Ovvio, ormai sei della famiglia" sorrido.
Lui si alza e va a scegliere i vestiti mentre io prendo una felpa nera e dei jeans grigi.
Finalmente Giulio esce dal bagno, indossa una felpa blu notte con scritto FUMO ANCORA e dei jeans neri.
"Sei bellissimo" sorrido dandogli un bacio.
"Tu di più" mi sussurra staccandosi e andando verso la porta.
Lo seguo.
"ALLELUIA!" sorride mia mamma, sorriso che si allarga ancora di più notando i vestiti di Giulio "quelli sono i vestiti di Tommaso? Sono felice che quel cretino te li abbia dati" dice mia madre accarezzando i ricci di Giulio... SOLO IO POSSO ACCAREZZARLO MERDA!
"Giulio ti siedi vicino a me?" chiedo palesemente irritato.
"Certo" ridacchia venendomi incontro.
"Bene! C'è il purè e la salsiccia! Ti piace Giulietto? Altrimenti preparo altro" sorride dolcemente mia mamma.
"Certo" sorride Giulio.
"È a me che non piace il purè!" sbotto io.
"Te lo farai piacere!" mi tira una ciabatta mia mamma.
Schivo la ciabatta e sbuffo sotto le risate di Giulio.
Quando mi giro verso di lui non faccio a meno di sorridere vedendolo felice.
Iniziamo a mangiare e Giulio a volte mi infila cucchiaiate di purè ridendo.
Me ne sta per fare mangiare un'altra ma lo fermo.
"Ti prometto che dopo mi sdebito" mi sussurra baciandomi l'orecchio.
Sorrido e mangio il purè.
Sotto gli occhi increduli di mia madre ne chiedo ancora.
"Giulio, ma che gli hai detto? Ti prendo a mangiare sempre se quell'ebete non fa storie!" grida felice mia mamma.
"Quando vuoi, la tua cucina è buonissima!" ride il nano mentre io mi ingozzo di purè.

M.S   || MosLow ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora