Day 2 - 27th October

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Il "Potter, un tuo dito ha appena superato il filo!" urlato da un Draco scandalizzato e oltraggiato da un simile affronto, quella mattina - perché ce ne sarebbero state altre - fu la sua sveglia.

Mugugnando qualcosa di indefinito, strusciò pigramente il viso sul cuscino, e poi aprì svogliato un occhio.

«Che ore sono?»

«Le sei.» fu la risposta apparentemente tranquilla del biondo che, saggiamente, aveva deciso di ignorare quell'insolita sensazione che la scena a cui era stato sottoposto gli aveva procurato.

«Le s... sei?»

«Le sei.»

«MA CHE CAZZO HAI DA URLARE A QUEST'ORA DEL GIORNO?» urlò a quel punto Harry ormai completamente sveglio.

«La mia pazienza ha un limite, Sfregiato, e tu la stai mettendo a dura prova. Te l'ho detto, un tuo dito ha superato il filo.» ripeté di nuovo, scandendo lentamente le parole e per nulla intimidito dal tono minaccioso dell'altro, ma anzi, quasi denigrandolo.

«Draco.»

«Non dirlo nemmeno il mio nome, Potter.»

«Mi spieghi perché invece di dormire, come ogni essere vivente, devi rompere?»

«Tecnicamente ci sono esseri viventi che...»

«Torna a dormire, dannazione!» sbottò nuovamente Harry, per poi girarsi dall'altro lato e mettere più distanza possibile tra lui ed il biondo, che sbuffò e tornò nel letto facendosi un pochino più vicino - ed Harry lo sapeva che l'aveva fatto involontariamente, purtroppo.

«La prossima volta ti crucio per davvero, sappilo.» mormorò piano Draco, ma non abbastanza da non essere sentito.

«Sempre che non ti schianti prima.» ridacchiò l'altro improvvisamente divertito dalla situazione.

Che la vicinanza del biondo lo mettesse stranamente di buon umore?


Draco si svegliò di scatto quando un rumore disturbò il suo sonno.

Gli era sembrato di sentire la porta principale chiudersi ma non ne era sicuro, non sapendo nemmeno se se lo fosse sognato o meno.

Si guardò attorno, ma l'unica cosa che notò furono le coperte in ordine dalla parte del moro.

Strano.

Aveva sempre pensato che il Grifondoro fosse un casinista di prim'ordine e invece dovette ammettere, con non poca sorpresa, che il suo lato della stanza fosse piuttosto ordinato - al contrario del proprio. Non era mica un elfo domestico lui.

Allungò mogio un braccio verso il letto ormai vuoto e lo sentì ancora tiepido sotto la sua mano.

Sospirò alzandosi a sedere e trattenendo a stento uno sbadiglio.

Aveva sonno - cavolo se ne aveva - dato che non era riuscito a dormire fino a quando Harry non gli aveva urlato contro e il riposo era stato tutt'altro che piacevole.

Il sonno era stato agitato e leggero, maledettamente leggero.

Leggero al punto che gli era sembrato di aver avvertito una lieve carezza sui suoi capelli, ma doveva esserselo immaginato.

Non poteva essere, vero?

Scosse la testa e si stiracchiò leggermente prima di alzarsi per andare in bagno: aveva decisamente bisogno di una bella doccia per svegliarsi del tutto.

Seven Days || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora