#10~Bucky Barnes

73 5 0
                                    

WINTER SOLDIER
James Buchanan Barnes
Data di nascita 10 marzo 1917
Luogo di nascita Shelbyville, Indiana
STATO
Identità identità pubblica
Cittadinanza americana
Stato civile singolo
Occupazione assassino/ex sergente militare
Formazione scolastica abbandono delle scuole superiori/allenamento militare
CARATTERISTICHE
Genere maschio
Altezza 1.83
Peso 78kg
Occhi blu
Capelli marroni
Caratteristiche speciali braccio bionico
Origine Umano equipaggiato con un braccio cibernetico, addestrato come un maestro assassino/ex assistente di Capitan America
\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/

Bucky Barnes è stato trovato oggi...o meglio ci ha trovati.
Missione 1703
Uccidere i vendicatori.
Catturare la ragazza.
I comandi che gli avevano dato erano stati ben chiari ma avvolte non tutto va come dovrebbe andare.
.·°·.·°·.·°·.·°·.·°·.·°·.·°·.·°·.·°·.·°·.·°·.·°·.·°·.·°·.·°·.·°·
«Loren devi muoverti!»
«Arrivo arrivo sta calma...»
«Non ho intenzione di aspettarti e perdermi la torta a cioccolato che capita una volta al mese!» disse Wanda infuriata mentre Loren se la prendeva con comodo nel pettinarsi i lunghi e lisci capelli.
«Okok ma non pensavo fossi così ingorda...» spuntò uno strano sorriso da provocazione su quel faccino che di solito è docile docile, o che almeno così vuol far pensare...
Così Wanda forzò tutti i suoi poteri su quella spazzola viola e la sbriciolò in tanti piccoli pezzettini.
Loren inizialmente le diede della bambina dicendole che quella era la sua spazzola preferita e che l'avrebbe pagata cara...ma proprio mentre stava per prendere il suo cuscino e tirarlo addosso a Wanda, suonò l'allarme missione.
Si precipitarono entrambe nell'ufficio del professore lasciandosi alle spalle il loro piccolo e stupido litigio trovando tutti i vendicatori in sala, compresi i viaggiatori del tempo...e Harry...
Loren silenziosamente si avvicinò a quest'ultimo e gli diede la mano...poteva vedere chiaramente il capitano dall'altra parte della sala guardare insistentemente quella stretta magari aspettandosi che si sciogliesse. La cosa non la divertiva poco ma lo lasciò perdere e si concentrò su Harry.
«Stai bene?» disse sottovoce
«Si sto meglio tu?»
«Benissimo. Senti mi dispiace tantissimo, è stata tutta colpa mia, io vol-»
«No, non dirlo neanche...»
«Ma i-»
La loro discussione fu interrotta dal professore che entrò e cominciò ad illustrare la missione.
«Signori e signore questa sarà una missione davvero importante perché si tratta di un uomo che per motivi belli o brutti è stato nella nostra vita...si tratta di Bucky Barnes, altrimenti noto come il Soldato D'Inverno» un brusio di voci si alzò in tutta la sala.
Loren di istinto puntò il suo sguardo in quello di Rogers che fece un sorriso quasi sofferente, probabilmente stanco di tutto questo.
«È stato avvistato a Central Park e alcune fonti ci dicono che è diretto alla fabbrica abbandonata di scarpe in periferia che in realtà era una base Hydra ora non più in funzione...il nostro compito è trovarlo e catturarlo...ma vi avverto per alcuni è stato un amico ed è molto emotivamente compromesso quindi è d'obbligo dirvi che siamo alleati con FBI che hanno l'ordine di catturare il Soldato vivo o morto...diciamo che noi puntiamo per il vivo...il piano è arrivare nei pressi della fabbrica e aspettare che arrivi colpendolo alle spalle.»
«Chi gli farà del male se la vedrà con me!» disse il Capitano con sguardo duro.

Entrai nello jet notando che mancavano ancora Wanda e Harry, i nostri partner.
Questa missione era stata affidata solo a noi quattro più alla squadra dello SCHIELD che avrebbe sparato a vista.
Mi sedetti vicino a Steve che muoveva la gamba nervosamente.
«Ma allora quanto ci mettono?!» sbottò all'improvviso.
Gli misi una mano sulla spalla e lo guardai negli occhi.
«Devi stare tranquillo Steve...ci sono io qui con te...devi fare finta che siamo solo noi due...»
«Ma è....è Bucky...e io non so se...» aveva le lacrime agli occhi e questo mi intenerì molto quindi lo abbracciai e misi la sua testa sulla mia spalla.
«È tutto ok...sta tranquillo...nessuno gli farà del male...qualunque cosa accada o per qualunque evenienza ci sono io ad aiutarti...so che ti fa star male...»
«Grazie...»
Gli accarezzai la nuca mentre si sfogava. Devo dire la verità la cosa mi mancava molto ma dovevo resistere e non cedere alla tentazione di baciare le sue morbide labbra che....

Ferma ferma ferma! Non andare oltre!
Ma cazzo sei sempre in mezzo?!
Mi sorprende sempre di più la tua stupidaggine...vuoi capire che sono te???
Io devo avere proprio dei problemi allora!
Ma non mi dire ci sei arrivata...
Stronza.
Mongoloide.
Cretina.
Scema.
Troia.
Rompic-

«Allora piccioncini si va?»
Inizialmente crebbi fosse rivolto a me e Steve ma appena mi girai vidi Harry mano nella mano con Wanda.
Questa si che è nuova!
Nel frattempo Steve si era spostato ma senza lasciarmi la mano che aveva preso poco prima. Io glie la strinsi forte perché anch'io avevo bisogno di un sostegno...dopotutto sto per incontrare colui che ha rovinato la mia vita no?

Atterrammo dopo qualche ora in un boschetto poco lontano dalla fabbrica.
Avevo paura...paura di reagire male alla sua vista.
Preparai la pistola con il sonnifero mettendola nella cintura per poi prendere i miei fidati coltelli e metterli nei loro foderi sotto il pantalone in pelle.

L'aria era un po' fredda ma dopotutto mi ero abituata all'aria calda di Miami.
Io, Wanda e Harry entrammo dal tetto dopo esserci arrampicati sulle mura mentre Steve e gli altri erano entrati dalla porta principale per distrarlo.
Arrivammo su una specie di balconcino raso raso al soffitto dove probabilmente era impossibile notarci...era la postazione perfetta per intervenire in caso di difficoltà.
Potevo vedere chiaramente Steve che discuteva con Bucky mentre quest'ultimo stringeva i pugni probabilmente pronto a sferrare dei colpi. Steve era fragile e si vedeva a metri di distanza.
Affinai l'udito riuscendo a sentire un po' della loro amichevole chiacchierata.
«Chi è Bucky?!»
«Sei tu! Per favore ascoltami...adesso non ricordi perché ti hanno fatto del male ma tu sei una brava persona...»
«Cazzate...tu vuoi solo portarmi dietro le sbarre!»
«Giuro ch-»
«NO!»
Bucky con una mossa veloce prese la pistola e sparò alla gamba di Steve.
Cominciarono a combattere e vedevo chiaramente quest'ultimo in difficoltà. Dovevo intervenire assolutamente altrimenti sarebbe finita male.
Proprio mentre stavo per scendere Steve cadde a terra sanguinolento, per poco non urlai.
È a quel punto che comparve la squadra che aprirono il fuoco portando via il Capitano.
Il Soldato le parò tutte tranne due che colpirono una la gamba e una la spalla...lo rallentavano si, ma non fermavano.
Ero tentata di lasciarlo lì a morire come farebbe tranquillamente lui con me ma mi decisi e scesi in suo soccorso.
«Wanda io vado...»
«Vengo anch'io!»
«No...voi restate qui ci penso io!»
Scesi velocemente formando una cupola di energia che circondava me e Bucky e che non ci faceva colpire dalle pallottole. Eravamo solo io e lui...
«Chi sei?!»
Di tutta risposta presi il sonnifero e lo sparai. Nessun effetto.
«Credi davvero che possa aiutarti? Dimmi chi sei...»
«Non mi riconosci??? Sono la bambina che hai rapito, alla quale hai ucciso la madre, alla quale hai rovinato la vita, quella che hai fatto torturare a morte!»
«Mi dispiace ma no.»
«Immagino...troppo senza cuore!»
Bucky fece un ghigno e mi tirò un coltello. Brutta scelta amico!
Il coltello cambiò direzione e arrivò alla sua gola...un millimetro e l'avrei ucciso.

Continua...

Captain America || Among the rose thorns (INREVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora