«Cosa sei?!» ringhiò.
«Sei un po' sgarbato...ma per quanto la cosa mi dispiaccia purtroppo io sono dalla tua parte...»
Loren fece cadere il coltello lontano da lui.
«Hai appena cercato di uccidermi. Perché dovrei fidarmi di te?»
«Hai ucciso mia madre e reso di me un mostro. Perché dovrei aiutarti? Semplice...un amico in comune, Steve.»
«Io sono un killer credi che abbia amici??? Beh no. Io adesso me ne vado e tu mi lasci in pace altrimenti te ne pentirai.»
Bucky fece un'unica mossa per uscire dalla cupola ma si fece solo male dopo che una scossa percorse tutto il suo corpo.
Si inginocchiò e si mantenne la testa tra le mani cominciando a gridare.
«Cosa ti succede???»
«La scossa...io...ah...»
Loren si avvicinò lentamente tanto da vedere le cicatrici sulla spalla dell'uomo.
«Sta tranq-»
Non poté finire la frase che un pugnale le perforò lo stomaco.
Loren rise...rise a crepapelle.
Il Soldato estrasse il coltello immaginando una cascata di sangue ma questo non accadde, anzi la ferita si rimarginò velocemente tanto quanto era stata fatta.
Bucky indietreggiò con una visibile paura negli occhi.
«Allora adesso ascoltami bene: non ti conviene stuzzicarmi che io perdo la pazienza. Sia io che questi signori qui intorno ti vogliamo farti tanto male solo che io ho anche una seconda possibilità quindi lascia che io ti salva da una pallottola in testa.»
«Dove mi porterai?»
«Dove possiamo tenerti sotto controllo e curarti» Bucky sembrò dubitare «Bucky tu hai paura...paura che qualcuno ti faccia del male ma noi possiamo proteggerti!»
«Va bene»
«Ti farò un'iniezione che ti farà addormentare finché non ti portiamo in un posto sicuro...ricorda che però qualunque cosa negativa tu faccia io accenderò con uno schiocco di dita questo liquido che scorrerà nelle vene e sentirai tanto ma tanto dolore!»
«Mi piace il dolore...»
«Non esserne sicuro...»
Loren gli si avvicinò infilando l'ago della siringa presa dalla tasca nella vena del suo collo.
In un batter d'occhio il Soldato cadde a terra.
Non appena sciolse la cupola di energia alcuni soldati si avvicinarono con le pistole puntate o al petto o alla testa dell'uomo steso a terra.
«Lo facciamo fuori?»
«No. Me ne occupo io di lui.»
Tutti si allontanarono dal corpo mentre invece Wanda si mise al suo fianco.
«Ti senti bene?»
«No...vorrei così tanto squarciarlo con tutta me stessa ma non posso...dovrò farmene una ragione»
Wanda rimase in silenzio e continuò a camminare fino all'entrata del jet dove poi raggiunse Harry.
Loren si avvicinò al corpo del soldato steso sul lettino prendendo nella mano il viso. Aveva così tanti ricordi guardandolo. Con un dito gli aprì un occhio. Quel colore così intenso...«Ho paura...»
«Ci sono io...»
«Ogni giorno mi fanno sempre più del male...»
«Diventerai forte...»
La piccolina si strinse ancora di più al corpo tonico al suo fianco.
«Ti fa male?»
Domandò guardando i profondi solchi sulla spalla sinistra dell'uomo.
«Si tanto...ma è un prezzo da pagare per tutto ciò che faccio...»
«Tu sei buono e io lo so...»
«Come vorrei fosse così...»
«Per me lo sei Bucky...io ti voglio bene...!»
Entrambi alzarono lo sguardo.
Rimasero lì per ore e ore finché la piccola non si addormentò ipnotizzata da quegli occhi.«Loren?»
Wanda continuava a scuoterla ormai da troppo tempo.
«Si?»
«Stai piangendo.»
«Cosa?!»
Loren si toccò la guancia e solo in quel momento notò che stava davvero piangendo. Quell'uomo era stato qualcosa per lei ed era un suo dovere scoprire cosa.
Si asciugò velocemente e si rivolse di nuovo alla ragazza difronte a lei.
«Mi volevi?»
«Si...o meglio no è Steve a volerti...»
Oddio Steve...se ne era completamente dimenticata in quel momento.
«Dov'è?»
«Di là...»
Senza pensarci due volte corse nella stanzetta in cui si trovava Steve trovandolo steso su un lettino che stringeva i denti mentre un uomo gli toccava la ferita al petto.
Si avvicinò lentamente prendendogli la mano e stringendola forte.
«Come sta?»
Si rivolse all'uomo in piedi.
«Le ferite sono molto profonde e sta perdendo troppo sangue...quindi ci vuole un miracolo o al più presto la macchina rigeneratrice ma sfortunatamente ci vuole ancora un po' all'arrivo...troppo direi...»
«Ci penso io qua lei vada...»
Il medico uscì lasciandoli soli.
«Sarei dovuta intervenire prima....non doveva capitare tutto questo...è stata colpa mia...»
«No...n-no Loren non d-ire così-ì...l-l-lo hai sal-lvato e-e...»
«Shh non dire niente... potresti solo peggiorare.»
«Mi aiuterai?»
«Io ci sarò sempre ma farà male...e tanto...»
«Nn ho altra scelta...qualunque cosa accada dici a Bucky c-»
«Glie lo dirai tu!»
Così Loren premette con tutta la forza che aveva in corpo sulle ferite di Steve. Quest'ultimo cominciò ad urlare e dimenarsi cercando in qualche modo di trattenersi dal saltare in piedi e scappare. I capelli di Loren si illuminavano come non mai di un arancione fosforescente che voleva indicare tutto il potere che fluiva nelle sue vene.
Quando le ferite furono del tutto rimarginate la ragazza si staccò con fatica dal corpo dell'uomo appoggiandosi poi a lui, pure sfinito.
«G-grazie...»
Loren prese un ultimo respiro e si alzò prendendo una mascherina d'ossigeno e posizionandola sul viso del Capitano.
«Riposa...e per qualunque cosa chiamami...»
Gli mise una mano tra i capelli e gli diede un bacio sulla fronte.Quando uscì dalla stanza si stese su i sedili posteriori cercando di prendere fiato. Chiuse gli occhi in cerca di un po' di pace. Sapeva che ogni piccola o grande ferita che curava si prendeva un po' dei suoi poteri ma non riusciva a resistere. Si sarebbe sentita troppo in colpa se non avesse fatto nulla.
Il viaggio non durò più del dovuto e finalmente Loren si era fatta qualche ora di sonno.
In quel momento tutti erano davanti ad una cella in vetro infrangibile. Era simile ad un appartamento...si, era proprio un appartamento in mezzo ad una grande stanza con le pareti in vetro. All'interno c'era il Sergente Barnes steso su un letto matrimoniale.
Da lì a poco mi sarebbe stato ordinato di entrare in quella stanza e svegliarlo.
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Captain America || Among the rose thorns (INREVISIONE)
FanfictionIN REVISIONE Troppe vittime aveva lasciato alle sue spalle quell'attacco, e tra queste spiccava Loren. Aveva visto con i suoi occhi morire il suo unico amore e troppe persone erano apparite nella sua vita. Da ora in poi dovrà superare parecchi osta...